Come ogni semestre facciamo il punto sullo stato di salute della scuola, prendendo spunto dalle news che abbiamo pubblicato su Scuola7.it negli ultimi sei mesi. Questo consente di recuperare facilmente (con appositi link) un’informazione preziosa, disponibile sul web, e di cogliere qualche indizio sul futuro. Cosa accadrà nei prossimi mesi? Non è facile interpretare questa stagione della politica scolastica. Il

Nel 2019 ricorrono i vent’anni dall’approvazione del Regolamento per l’autonomia (DPR 8-3-1999, n. 275) che vedeva tra i suoi “cavalli di battaglia” l’elaborazione da parte di ogni scuola autonoma del POF, il piano dell’offerta formativa. Nel 2015, a seguito della legge 107/2015, il POF ha acquisito una veste più strategica, qualificandosi come triennale (di qui il nuovo, impronunciabile acronimo PTOF)

Dopo molte attese è stato pubblicato il nuovo Regolamento di contabilità per il funzionamento amministrativo delle scuole (D.I. n. 129 del 28 agosto 2018). Già si è aperta la discussione: si tratta di vera innovazione o di un semplice restyling per tener conto dell’evoluzione normativa? Il nuovo Regolamento prende il posto del precedente (D.I. 44 del 1° febbraio 2001) e

Nel secondo semestre del 2018 il concorso a 2.445 posti di dirigente scolastico ha preso decisamente forma. È stato superato l’insidioso “giro di boa” della prova preselettiva del 23 luglio 2018 senza eccessivi problemi, se non qualche amara riflessione circa gli effetti “perversi” che una procedura così strutturata rischia di apportare alla preparazione dei futuri dirigenti, che non può certo

La figura del dirigente scolastico continua ad essere al centro dell’attenzione, sia per gli strascichi delle novità introdotte con la Legge 107/2015 (che hanno in qualche modo rafforzato le sue prerogative in materia di organizzazione del lavoro), sia per l’emergenza dovuta alla carenza di capi di istituto (non a caso è in fase di svolgimento un concorso di ampie dimensioni),

Il tema dell’educazione civica (o alla cittadinanza o civicness o senso civico) ha assunto negli ultimi mesi un inaspettato rilievo, sia per le emergenze sociali e scolastiche che sono sotto gli occhi di tutti, sia per la presentazione di proposte di legge relative al tema, alcune anche di iniziativa popolare (che come è noto richiedono 50.000 firme di sottoscrizione). È

Il Piano nazionale per la formazione dei docenti (di cui al DM 797/2016) è entrato nel suo terzo anno di vigenza. È possibile quindi formulare un primo bilancio ragionato di quanto è avvenuto sul territorio, con la novità della progettazione e gestione della formazione a livello di ambito territoriale. Non sempre questa dimensione ha consentito di elevare la qualità dei

Il rapporto tra scuola e genitori non è sempre fluido, come dimostrano vari episodi poco edificanti di cronaca scolastica. È costantemente dietro l’angolo la spada di Damocle di qualche contenzioso di fronte alla magistratura, a volte per vicende (come le mense scolastiche o i vaccini) che sembrano esulare dalle specifiche responsabilità della scuola in materia di istruzione (cfr. Olivieri, 103).

La scelta dell’integrazione scolastica degli allievi disabili è un elemento caratterizzante del sistema scolastico italiano: sono ben 245.723 gli allievi certificati inseriti nelle classi “normali”, con un impegno di 141.412 insegnanti di sostegno. Tuttavia emergono in modo ricorrente palesi insoddisfazioni circa lo “stato di salute” dell’integrazione (cfr. Lega, 111): scarsa presenza di docenti di sostegno (questo dato è però smentito

Il dualismo tra istruzione professionale (IP) e formazione professionale (FP) ha origini fin dal testo della Costituzione (1948), che attribuiva alle Regioni la “seconda gamba” del sistema, che avrebbe dovuto convivere con il “ramo aureo” dell’istruzione professionale di Stato. Un rapporto non facile, fatto di numerosi stop and go (fino al tentativo di unificare il segmento dell’istruzione-formazione professionale nell’ambito della

Il dibattito sulle competenze linguistiche dei nostri ragazzi si è ravvivato, anche in relazione alle nuove prove d’esame (v. alla voce Maturità) e alle tipologie di prove scritte richiamate nelle nuove disposizioni. Si vorrebbe superare le pratiche di scrittura retorica (il classico tema), per offrire più spazio alle scritture funzionali (ad esempio le sintesi, i riassunti) e concentrare l’attenzione di

Con le indicazioni fornite dal Miur con nota 3050 del 4-10-2018 prende forma il nuovo esame di Stato, a seguito della delega contenuta nella Legge 107/2015 e portata a buon fine con il D.lgs. 62/2017. Le novità non sono eclatanti, però significative: si semplifica l’esame abolendo la terza prova (il c.d. “quizzone”), si dà un maggiore rilievo al credito maturato

Il quadro curricolare della scuola italiana (curricolo obbligatorio) è fissato nell’ordinamento scolastico e presenta una certa rigidità. Le tabelle con gli orari attribuiti alle singole discipline sono un vincolo preciso, appena scalfito dai margini di flessibilità che pure sono stati introdotti con il Regolamento dell’autonomia scolastica (Dpr 275/1999 e s.m.i.). Questo impianto ha reso più complesso, ma non impossibile, dedicare

L’ordinamento scolastico nel corso del 2018 non ha subito consistenti variazioni, tenendo conto del rallentamento nella fase di attuazione dei decreti legislativi emanati nel 2017. La stessa legge 107/2015 era stata assai parca di interventi sulla struttura scolastica, se si escludono l’istruzione professionale e in parte il sistema integrato 0-6. Si è preferito potenziare gli strumenti dell’autonomia, rendendo più flessibile

Il nuovo assetto politico (Governo Conte, formato sulla base del contratto di governo tra Movimento 5 stelle e Lega) ha iniziato nel secondo semestre del 2018 a produrre i primi effetti. Si è trattato all’inizio di provvedimenti tampone (come il decreto mille proroghe, legge 21-9-2018, n. 108), necessari per far fronte ad alcune emergenze dovute a sentenze della magistratura (come

L’anno scolastico 2018/19 vedrà alcuni cambiamenti nell’esame di Stato del secondo ciclo, a seguito dell’attuazione del D.lgs. 62/2017 che introduce modifiche alla normativa sulla valutazione e sullo svolgimento degli esami. Ci sono cambiamenti significativi in materia di prove d’esame, con l’abolizione della terza prova pluridisciplinare, una diversa categorizzazione delle prime e seconde prove ed un maggior peso dato al curriculum

La formazione iniziale dei docenti e le procedure per il loro reclutamento hanno sempre rappresentato un problema irrisolto del sistema scolastico italiano. Assodato il principio di una formazione iniziale di rango universitario per tutti i docenti (con problematiche giudiziarie non ancora concluse), le forme di preparazione professionale e abilitativa all’insegnamento hanno subito parecchie modifiche negli ultimi vent’anni, mantenendo una consistente

Il tema della sicurezza degli edifici scolastici è all’ordine del giorno nel dibattito pubblico, sia per i ricorrenti episodi di mala-scuola o di inadempienze in materia di prevenzione dei rischi (si pensi allo scarso numero di edifici scolastici dotati di certificazione antincendio – CPI), sia per le denunce che in maniera sistematica vengono rese pubbliche dagli annuali rapporti sullo stato

Prosegue il processo di modernizzazione tecnologica del sistema scolastico italiano. Il PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) rappresenta un’occasione per mettere a fuoco (e finanziare) una pluralità di risorse utilizzabili per rinnovare gli ambienti di apprendimento delle nostre scuole (cfr. Brescianini, 116). Ma il digitale non consiste solo nello sviluppo delle infrastrutture, sempre più necessario (ad esempio nella sostenibilità delle connessioni),

A volte nella scuola si assiste ad un profluvio di sigle e acronimi da lasciare attoniti (PTOF, RAV, PDM, UdA, ecc.). Forse dipende anche da questo gergo se un tema nobile come quello delle competenze è diventato divisivo, tanto da smuovere “maître à penser” altolocati e schiere di docenti a firmare petizioni contro le competenze (cfr. Muraglia, 105) Ma perché

Mentre il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) sviluppa, tra qualche ritardo e incertezza, le sue azioni in materia di rilevazione degli apprendimenti, di valutazione dei dirigenti scolastici, di valutazione esterna delle scuole, si riapre il dibattito sul ruolo dell’Invalsi soprattutto in materia di prove standardizzate di apprendimento, tanto è vero che la partecipazione alle prove per il 5° anno delle

Molte speranze sono riposte nel provvedimento sullo zerosei (D.lgs. 65/2017, una delle deleghe previste dalla c.d. Buona Scuola), per un rilancio dei servizi educativi rivolti all’infanzia. In effetti i dati sulla presenza di asili nido (per la fascia di età 0-3 anni) sono al di sotto degli standard europei (siamo al 23% di “copertura” rispetto al traguardo fissato del 33%),