La breve pausa estiva è un’occasione propizia per fare il punto sull’anno scolastico che si chiude, quando già fervono i preparativi per un avvio del prossimo, che si spera più tranquillo del precedente (almeno il cronoprogramma ha preso il posto dell’algoritmo!). Lo facciamo riprendendo tutte le voci che sono state curate dai collaboratori di “scuola7.it” nei numeri della newsletter del

I docenti neo-assunti in ruolo (e sono stati tanti nell’ultimo triennio, a far tempo dalle immissioni in ruolo dovute alla “Buona Scuola” nel 2015-16) sono tenuti a svolgere un periodo di prova e di formazione (vedi le caratteristiche nel fascicolo monografico di “Notizie della scuola” (cfr. NdS 17). Il percorso formativo è stato reso più rigoroso e articolato, anche a

Il 2017 è stato caratterizzato dal ricordo della figura di Don Milani, in occasione del cinquantenario della sua scomparsa (1967). In quell’anno fu pubblicata anche la “Lettera ad una professoressa” scritta dai ragazzi della scuola di Barbiana, ma direttamente ispirata dal priore. Molte sono state le iniziative e i momenti d studio dedicati ad una figura di spicco della cultura

La parola “competenza” è un termine sempre più diffuso nella scuola italiana. I documenti programmatici nazionali (Indicazioni per il primo ciclo, indicazioni e linee guida per il secondo ciclo) ne fanno ampio riferimento; le scuole sono impegnate a progettare “didattiche per competenze”; la stessa valutazione richiede oggi una valutazione (anzi, una certificazione) delle competenze. L’Unione europea ispira i suoi documenti

Il 2017 sarà senz’altro ricordato come l’anno del tormento dei dirigenti. Dopo aver subito le metafore sbracate a seguito della “Buona Scuola”, con il presunto rafforzamento dei poteri dei dirigenti (il “preside sceriffo, l’uomo solo al comando, i pieni poteri, ecc.), molti nodi sono giunti al pettine. Intanto la cronica carenza di dirigenti (tale che si stima nel prossimo anno

Lo scenario europeo resta ancora un punto di riferimento per le scuole, nonostante le gelate della “Brexit” e le persistenti difficoltà a far fronte comune di fronte alle sfide della globalizzazione. Nel campo dell’istruzione l’ancoraggio ad un comune quadro europeo offre ancora numerose opportunità ai diversi sistemi educativi nazionali. Continua ad operare una linea finanziaria legata ai finanziamenti europei e

Si sono create molte aspettative nella scuola italiana attorno al tema della formazione in servizio, definita dalla legge 107/2015 “obbligatoria, permanente, strutturale”. Il punto di partenza è assai fragile: la formazione (per lo più in forma di aggiornamento frammentario) è un’esperienza marginale per gli insegnanti italiani e bassi appaiono i livelli di partecipazione (come pure la scarsa soddisfazione per attività

La parola “governance” richiama uno stile di governo più orizzontale, più vicino alle istanze dei cittadini (in questo senso si avvicina al tema della sussidiarietà), e comunque l’esigenza di affrontare e risolvere i problemi attraverso l’apporto di una pluralità di istituzioni pubbliche e di soggetti privati. Certamente è un termine che ha a che fare con le forme di governo

Il processo di integrazione scolastica (o come meglio si dice oggi, di “inclusione, per sottolineare il superamento di una visione assistenziale) è stato contrassegnato nel nostro Paese da rilevanti provvedimenti legislativi (si pensi alla legge quadro 104/1992 sui diritti della persona disabile). La scuola non si è sottratta a questo impegno civile, e nel corso di oltre quarant’anni (a far

Come si posiziona oggi il nostro Istituto Nazionale di Valutazione (INVALSI) nella vita della scuola e nel rapporto con gli insegnanti? Spesso, in questi anni, abbiamo assistito ad accese polemiche nei confronti dell’INVALSI, soprattutto in occasione delle rilevazioni annuali degli apprendimenti, previste in forma censuaria e obbligatoria dal 2007. Al di là della struttura delle prove (che in effetti sta

Allora, hanno ragione i 600 intellettuali che nella primavera di quest’anno hanno lanciato un grido di allarme sulla fragilità delle competenze linguistiche dei ragazzi italiani? In un documento inviato alle autorità del Paese (cfr. Lettera aperta) autorevoli professori (quasi tutti universitari) lamentano che sulle soglie dell’Università gli studenti presentano gravi lacune nella padronanza della lingua: lessico povero, vistosi errori grammaticali

La legge 107/2015, oltre ad avviare un ampio programma di assunzioni in ruolo di personale docente (anche per smaltire le graduatorie ad esaurimento), aveva ipotizzato importanti novità nella gestione del personale. In particolare l’idea forte era quella di superare la titolarità su una specifica sede scolastica, in favore di una titolarità più ampia (di ambito, la nuova configurazione territoriale sub-provinciale),

La scuola italiana è finita spesso sotto accusa perché ritenuta poco permeabile alle innovazioni metodologiche e didattiche. Alcune ricerche realizzate intervistando gli insegnanti confermano la forte prevalenza nella pratica quotidiana di didattiche espositive e frontali. Insomma, la forza della tradizione è assai più persistente delle nuove didattiche che coinvolgono solo pochi gruppi di innovatori. Tuttavia il pianeta “innovazione” è in

Il tema dell’equità rappresenta uno dei valori fondanti della nostra Carta Costituzionale (l’art. 3 impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla piena uguaglianza tra i cittadini) e costituisce un principio ispiratore per ogni sistema educativo. L’equità dei risultati (potremmo parlare del “valore aggiunto” apportato dalla scuola) è una delle priorità data al sistema nazionale di valutazione,

Il rapporto tra mondo della scuola e mondo dell’economia soffre di un approccio tradizionale: la scuola rivendica la sua funzione culturale “disinteressata”, mentre l’impresa spinge per intercettare le domande e le innovazioni del mercato. Evidentemente sono due visioni diverse, apparentemente inconciliabili, che non danno ragione dei nuovi scenari globali ove cultura, competenze personali, livelli di istruzione, diventano indispensabili fattori di

E’ vero che le leggi, gli ordinamenti, i documenti ufficiali della scuola (PTOF, RAV, PdM…) rappresentano bene l’organizzazione istituzionale e il funzionamento del nostro sistema educativo. C’è però un’altra scuola, apparentemente minore, che è fatta di piccoli episodi (un cellulare che squilla inaspettatamente, una benedizione pasquale rifiutata, un panino non autorizzato…), che però tanta parte assumono – a torto o

Non si può dire che la parola “riforma” sia assente dal lessico della scuola italiana, anzi molto spesso abbiamo assistito ad un vero e proprio abuso del termine. Passata la stagione dei grandi tentativi di riordino dei cicli (Berlinguer, 2000 e Moratti, 2003), non a caso oggetto di critiche corrosive, i Ministri che si sono via via succeduti hanno in

Il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) delle scuole, istituito operativamente con il Regolamento DPR 80/2013, si sta sviluppando nella successione delle diverse sequenze programmate: autovalutazione, valutazione esterna, miglioramento, rendicontazione sociale. Il ciclo valutativo, ricorsivo, è triennale, anche se le diverse fasi non sono perfettamente allineate. Si pensi ad esempio alla valutazione esterna delle scuole: solo il 5% delle istituzioni scolastiche

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) rappresenta certamente un tentativo organico, con le sue numerose azioni (35), di recuperare il ritardo (digital divide) che il nostro paese ha accumulato nei confronti degli altri partner non solo europei, attraverso un deciso investimento nel mondo della scuola. Non sono mancati, a partire dall’avvio del Piano (DM 851/2015), i momenti di confronto e

Il rapporto della scuola con la cultura umanistica (le lettere, l’arte, i saperi disinteressati in generale) è per molti aspetti ambivalente. La scuola (soprattutto quella secondaria di II grado) viene spesso considerata troppo legata alla sua matrice gentiliana, per la centralità delle discipline letterarie, storiche, filosofiche. Si pensi al paradigma del liceo classico, come prototipo della formazione per i ceti

Sono molte le questioni che si addensano attorno al tema della valutazione degli allievi. I livelli di apprendimento sono oggetto di periodiche rilevazioni nazionali e internazionali (e ne parliamo nella voce INVALSI), i dati complessivi sul rendimento scolastico costituiscono un’informazione pregiata per esprimere una valutazione sul “valore aggiunto” di una scuola (e se ne parla nella voce SNV). Gli apprendimenti,

L’impressionante diffusione dei dispositivi tecnologici e la pervasiva presenza di connessioni in rete tra una pluralità di soggetti, tra cui anche i nostri ragazzi, ha determinato elevati livelli di allarmismo sociale ed educativo. Di fronte a “generazioni permanentemente connesse” è facile reclamare controlli, divieti, ritorni all’età dell’oro del libro e della penna. Occorre assumere un atteggiamento realistico, saper vedere le

Il nostro paese vanta prestigiose tradizioni in materia di educazione infantile, basti pensare ai nomi di Montessori, Agazzi e più recentemente di Malaguzzi, che ha dato luogo ad una estesa rete di scuole dell’infanzia. A partire dalla istituzione della scuola materna statale (Legge 18-3-1968) – di cui in quest’anno scolastico si celebra il cinquantenario – il servizio educativo si è