Una esigenza di affidabilità L’interesse che quest’anno ha riscosso la questione, nota da tempo, della grande differenza tra il numero delle lodi alla maturità nel Meridione d’Italia e il numero più contenuto nel Nord, segnala un atteggiamento nuovo e positivo da parte dell’opinione pubblica, che vuole evidentemente affrontare questo tema e non accettarlo come un dato di realtà scarsamente modificabile.

L’idea della rete tra scuole è politicamente molto corretta: evita che l’autonomia si trasformi in una competizione tra istituzioni della Pubblica Amministrazione; consente di valorizzare il lavoro collaborativo tra scuole per rafforzarne l’iniziativa; moltiplica i legami con il territorio, con una migliore capacità di acquisire risorse; mette in comune conoscenze, modelli innovativi, professionalità per una crescita complessiva del sistema educativo.

Ma il concorso serve a scegliere i migliori o solo a coprire i posti vacanti? Continuano a girare sul web, ma anche sulla carta stampata, titoli che fanno notizia: “Concorso docenti, tutti incapaci?”; “Candidati, riammessi dopo i ricorsi, superano la prova”; “Denunce di irregolarità nelle procedure”; “Opinabilità e varietà nelle griglie di valutazione”; “La beffa del sostegno: in 4 regioni più

“…obbligatoria, permanente, strutturale…” Il Piano Nazionale di Formazione (previsto dal comma 124 della legge 107/2015) per il triennio 2016-19 sta per essere reso pubblico. Il Piano è stato anticipato il 26 luglio 2016 alle Organizzazioni Sindacali e si propone di porre al centro la scuola, il miglioramento degli apprendimenti degli studenti, la valorizzazione della professionalità dei docenti e la loro