Un modello ancora da costruire

L’esperienza traumatica della pandemia ha consentito alle autonomie scolastiche di sperimentare l’importanza di essere dentro una comunità più larga, che mette insieme risorse umane e materiali con un obiettivo comune: aumentare la coesione sociale e l’equità di un contesto territoriale per abbattere le povertà educative. La pratica improvvisata e/o la mancanza di una storia collaborativa interistituzionale sono state spesso alla

Dubbi e speranze nel Rapporto di Primavera dell’AsVis

“Scenari per l’Italia al 2030 e al 2050. Le scelte da compiere ora per uno sviluppo sostenibile”. Con questo titolo, il Rapporto di Primavera 2024[1] dell’Agenzia propone un’analisi del cammino verso i diciassette Gol dell’Agenda ONU 2030, prendendo in esame in modo particolare le politiche pubbliche dell’ultimo anno e mezzo e la revisione in atto del PNRR. Una visione d’insieme

Realizzazione dello Spazio Europeo dell’Istruzione

Dopo la Comunicazione della Commissione Europea “Progressi compiuti nella realizzazione dello Spazio europeo dell’Istruzione” del novembre 2022[1], tutti i sistemi educativi dell’UE hanno potuto utilizzare un Quadro comparativo dei risultati ottenuti, grazie ad un processo di cooperazione in materia di istruzione, decisamente potenziato dai forti investimenti nei Piani di Ripresa e Resilienza. La domanda esplicita (e sicuramente la scadenza elettorale

Educare, prima che sia necessario rieducare

C’è un grave problema che si evidenzia nell’iter parlamentare, avviato alla fine del mese di marzo, della Proposta di legge che intende introdurre nel codice penale l’articolo n. 612-bis.1. Si tratta di reati relativi al bullismo e cyberbullismo[1]. Nella presentazione, si legge: “Il bullismo e il cyberbullismo sono due fenomeni sociali connessi ed estremamente preoccupanti, che hanno raggiunto una crescente

Un libro per capire le scelte europee

Quale posto occupino nell’agenda dell’UE l’istruzione e la formazione è una domanda più che legittima dopo che le ingenti misure anti crisi (economica e sanitaria prima, per le politiche di guerra attualmente) hanno consentito ai Paesi membri di varare Piani di ripresa e resilienza, in cui gli investimenti sull’istruzione hanno avuto un peso rilevante. Tutto questo non sarebbe stato possibile

Il dibattito in corso

Nella splendida cornice di Villa Altieri a Roma, il 19 febbraio, si è svolto un interessante Convegno nazionale sul tema “La Filiera Tecnologica Professionale”. Il Consorzio degli Istituti Professionali e il Consorzio Nazionale per la Formazione, l’Aggiornamento e l’Orientamento (CONFAO) hanno scelto di approfondire le ragioni che hanno promosso i nuovi assetti della filiera con il disegno di legge n.

I diritti sociali e le riforme in atto

L’investimento nell’istruzione e nella formazione dei fondi di Next Generation EU ha evidenziato la volontà di affidare ai sistemi educativi un ruolo decisivo per lo sviluppo sostenibile ed equo delle democrazie dei Paesi europei. Nell’epoca delle transizioni verde e digitale, esso è diventato un vero e proprio terreno di prova della tenuta del profilo del cittadino europeo garantito nel suo

Un modo diverso per affrontare lo studio della Costituzione

Cosa significa per un insegnante mettere lo studente al centro del processo di insegnamento apprendimento? In genere chi insegna ha già ampiamente sperimentato che la “chiarezza espositiva e di spiegazione” non aiutano la comprensione dell’allievo, se non sono integrate da esperienze significative di apprendimento in situazione. Centralità dello studente nell’epoca delle transizioni Il problema è sicuramente complesso, perché la domanda

Un Report sulle misure e sulle politiche adottate

Nel mese di ottobre è stato pubblicato un interessante Report comparativo, curato da Eurydice: “Promoting diversity and inclusion in schools in Europe”[1]. Il Rapporto pone alla riflessione dei decisori politici, e di tutte le professionalità del mondo della scuola, quanto si sta realizzando nelle democrazie occidentali sull’accesso e sulle pari opportunità nell’istruzione delle giovani generazioni, nella prospettiva ineludibile dell’apprendimento permanente.

Un libro per capire i trend e le politiche scolastiche

“La cooperazione nel settore dell’istruzione è diventata gradualmente uno strumento importante per l’attuazione delle politiche esterne dell’UE quale strumento indiscutibile di potere leggero. […] I programmi di scambio contribuiscono a proiettare un’immagine positiva dell’Europa nel mondo, diffondendo i suoi messaggi e i suoi valori fondamentali, così come a plasmare le relazioni dell’UE con altri paesi e regioni”[1]. È questo l’incipit

Dalla paura all’accettazione della complessità

Il dialogo tra la giovane Giorgia Vasaperna e il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin al Giffoni Film Festival sul fenomeno dell’“eco-ansia” ha catturato l’attenzione di tutti i media (e anche nostra), forse più di quanto non abbiano fatto l’appello sull’emergenza climatica, sottoscritto dal nostro Presidente della Repubblica e da altri cinque Capi di Stato del Mediterraneo, o il documento di

L’ECEC nel sistema educativo secondo l’Unione Europea

Nel 2017, il Consiglio dell’Unione Europea approvava il Pilastro europeo dei diritti sociali[1]e inseriva al primo punto (in tutto sono venti) del Capo I “Pari opportunità e accesso al mercato del lavoro” proprio istruzione, formazione e apprendimento permanente con questa affermazione: “Ogni persona ha diritto a un’istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente di qualità e inclusivi, al

Si parte dalla scuola secondaria superiore

È utile ripercorrere gli ultimi passaggi di un iter normativo che parte dalla “Riforma del sistema di orientamento”, nell’ambito della Missione 4 – Componente 1 – del Piano nazionale di ripresa e resilienza, finanziato dall’Unione europea – Next Generation Eu”del PNRR, per poi zoomare sugli ultimi provvedimenti. Iter normativo L’art. 1, comma 561, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197,

Tra equità ed efficacia dei sistemi scolastici

I risultati di apprendimento delle indagini nazionali e internazionali e il tasso di abbandono scolastico restano indicatori cardine dello stato di salute del sistema scolastico italiano come di quello degli altri Paesi UE. È successo, però, che le riflessioni sui dati (in peggioramento) di queste stesse indagini insieme alla congiuntura totalmente inedita della pandemia, facessero emergere il ruolo dell’equità dei

Riflettere sui dati delle indagini nazionali e internazionali

Aprile e maggio sono i mesi di somministrazione delle prove standardizzate INVALSI e può essere utile una riflessione, anche con i nostri studenti, sull’importanza delle rilevazioni. “Il dato ha senso se lo usiamo per mettere in atto processi di miglioramento”. È il richiamo che fa Roberto Ricci nell’editoriale di INVALSIOpen del 21 febbraio scorso. Poi continua specificando: “Questa consapevolezza negli

Investire sulla lettura per sviluppare il capitale umano

L’ISTAT[1] ci dice che nel 2021 ad aver letto almeno un libro nell’ultimo anno è il 40,8% della popolazione di 6 anni e più (leggermente in calo rispetto all’anno prima) e che Il 69,2% dei lettori legge solo libri cartacei, il 12,1% solo e-book o libri on line, lo 0,5% ascolta solo audiolibri mentre il 18,2% utilizza più di un

Cosa dicono le indagini europee e internazionali

È ormai nel linguaggio comune considerare quello che stiamo vivendo come un periodo di “transizioni” rapide, da quella climatica a quella energetica, a quella digitale. Da qui la richiesta legittima di avere cittadini competenti e resilienti, per governare i cambiamenti in atto, che abbiano un corredo di saperi da aggiornare costantemente. La competenza civica a supporto delle competenze settoriali Quanto

Istruzione precoce e curricolo di base continuo

“L’istruzione è essenziale per la vitalità della società e dell’economia europee. Lo spazio europeo dell’istruzione mira a fornire alle comunità dell’istruzione e della formazione il sostegno di cui hanno bisogno per svolgere la loro missione fondamentale in tempi difficili e stimolanti”. Sono queste le dichiarazioni della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in premessa al documento europeo del

Nell’orbita intorno all’umano con la filosofia

La giornata mondiale della filosofia 2022, celebrata presso la sede dell’UNESCO a Parigi, dal 16 al 18 novembre 2022, è stata dedicata all’uomo del futuro. L’appuntamento annuale realizzato in Italia ha scelto di porre al centro delle riflessioni filosofiche[1] un tema che è sintetizzato nell’espressione “Metamorfosi dell’Umanesimo”[2]. World Philosophy Day 2022: The Human of the Future In Italia il programma

Un’occasione per fare il punto della situazione

La nota del MI n. 2936 “Progetti e concorsi in tema di educazione civica, realizzati dal MI in collaborazione col Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati” è stata diramata il 15 settembre. Siamo all’avvio dell’anno scolastico e si sta predisponendo il nuovo PTOF, è dunque il momento giusto per stimolare le scuole a produrre idee e percorsi sulla

Le sfide per il welfare

“Ce lo chiede l’Europa”. È un’espressione che ricorre spesso quando si affrontano i temi più importanti delle politiche pubbliche nel nostro Paese, ma altrettanto spesso non conosciamo i dati e le evidenze che hanno reso indifferibile una scelta o una decisione. Proviamo, perciò, a leggere (e condividere) nei dati resi disponibili dalle diverse Agenzie che lavorano per la Commissione europea

La Risoluzione del Parlamento Europeo del 6 aprile 2022

La Risoluzione del Parlamento Europeo sull’attuazione di “misure per l’insegnamento dell’educazione civica”[1], rivolta alla Commissione Europea e al Consiglio, assume un’importanza  particolare a partire da due evidenze: la sua data di approvazione, perché siamo in pieno svolgimento del conflitto russo-ucraino; l’unanimità[2] dei voti dei rappresentanti eletti, perché l’emergenza produce una presa in carico trasversale delle preoccupazioni e delle volontà che

Obiettivi comuni europei dell’educazione alla cittadinanza

La scuola italiana si appresta a rispondere al monitoraggio sull’insegnamento trasversale dell’educazione civica[1]. Due anni di sperimentazione della legge 92/2019 nelle scuole del primo e del secondo ciclo, che hanno coinciso con gli anni scolastici più difficili e tormentati dall’inizio del terzo millennio (e non solo), segnati sicuramente dai pesanti costi sociali ed economici provocati dalla pandemia da Covid19, e

Tipologie di testo e tipologia di resilienza

Il 22 giugno 540 mila studenti e studentesse sono tornati ad affrontare la prima prova scritta dell’esame di maturità 2022. Hanno archiviato le vivaci proteste messe in campo durante l’anno: una generazione resiliente guarda avanti. Pandemia e guerre più o meno vicine, più o meno minacciose per il loro futuro sono esperienze che li chiamano a non sottrarsi alle prove.

L’ITS nel nuovo disegno di legge n. 2333 del 25 maggio 2022

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza gli investimenti assegnati alla Missione 4, Istruzione e Ricerca, sono in totale 33,1 miliardi di euro; di questi 1,5 miliardi saranno investiti nelle azioni di riforma previste per gli Istituti Tecnici Superiori. È una quota considerevole all’interno del sistema di istruzione e formazione, se rapportata semplicemente ai dati quantitativi di questo segmento del

Le competenze non cognitive che servono per la vita

Tre anni di pandemia, una guerra in atto dopo settant’anni di pace in Europa, uno scenario geopolitico estremamente complicato da leggere e interpretare sono il contesto in cui la scuola ha il compito di costruire (non da sola, ma da protagonista) il pensiero e l’etica del futuro sostenibile. Basterebbe molto meno per dire che è necessario sviluppare sul campo una

Perché gli studenti scendono in piazza

I giovani, gli studenti che sono tornati in questi giorni a riempire le piazze delle nostre città, quelli del Fridays for Future, quelli che sono entrati inesorabilmente nelle file dei Neet, come pure quelli che, in tutto il mondo, stanno scegliendo la YOLO Economy[1], tutti vanno ascoltati. La scuola deve capire il senso e le ragioni delle loro proteste se

Dall’Atlante delle riforme (im)possibili, di Giancarlo Cerini

La stagione dei concorsi ordinari, quelli imminenti e quelli (speriamo) prossimi, sono una importante cartina di tornasole per la realizzazione della centralità delle politiche scolastiche nel Piano di Ripresa e Resilienza, centralità ben formulata nel titolo delle Linee Programmatiche del Ministro Bianchi “La scuola motore del Paese”. Una professionalità che parte da un buon reclutamento Il nesso tra qualità del

Un altro modo per garantire gli apprendimenti

La seconda edizione del Progetto di Filosofia “Orizzonti della convivenza. Percorsi didattici per l’insegnamento dell’Educazione civica”, promossadal Ministero dell’Istruzione e dall’Istituto Italiano di Studi Filosofici prende avvio, per l’anno scolastico 2021-2022[1], con un ciclo di Seminari a distanza rivolto agli insegnanti della scuola secondaria di secondo grado e dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA). Gli obiettivi dei seminari

Un processo a ritroso

Il colloquio orale, prova unica dell’esame di Stato appena concluso per 540.000 studenti, ha previsto, per la prima volta, che le Commissioni esaminatrici tenessero conto delle informazioni contenute nel curriculum dello studente (DM n. 53/2021, art. 17 comma 2). È stato introdotto, dunque, un documento di riferimento fondamentale per l’esame di Stato e per l’orientamento dello studente (nota DSGOV n.