Un’opportunità dimenticata per migliorare l’apprendimento

Negli ultimi anni, la didattica a distanza (DAD), nata dall’urgenza pandemica, è stata criticata e abbandonata, quasi condannata all’oblio. Seppure ne siano stati evidenziati i limiti, soprattutto per il senso di isolamento e la difficoltà di coinvolgimento degli studenti, essa ha mantenuto viva in quel contesto drammatico la relazione didattica e umana tra insegnanti e alunni, in un momento di

Framework Unesco: quadri di competenze per studenti e docenti

Durante la Digital Learning Week, organizzata dall’UNESCO e conclusa il 5 settembre scorso a Parigi, sono stati presentati due nuovi quadri di competenze sull’Intelligenza Artificiale (IA): uno destinato agli studenti e uno agli insegnanti. Ne abbiamo già parlato nel numero 398 di Scuola7 del 16 settembre scorso dove abbiamo messo in evidenza che l’approccio adottato dell’UNESCO mette al centro l’essere

Come supportare il processo decisionale umano

L’intelligenza artificiale (IA) sta rapidamente ridefinendo il mondo moderno, influenzando ogni aspetto della nostra vita, dall’istruzione alla sanità, dal lavoro alle relazioni sociali. L’UNESCO. riconoscendo la necessità di preparare le nuove generazioni per questo cambiamento epocale, ha lanciato, in occasione della Digital Learning Week 2024[1] che si è svolta a Parigi dal 2 al 5 settembre, due nuovi quadri di competenze

La cittadinanza digitale nelle dichiarazioni del Ministro

La legge 92 del 20 agosto 2019, “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica” ha compiuto cinque anni la scorsa settimana. È una legge “fresca”, ancora in fase di decollo, ma che ha comportato per dirigenti e docenti un grande lavoro organizzativo, educativo, progettuale e docimologico. Nell’articolo 1 vengono enunciati i principi e sono molto chiari. Gli obiettivi della legge 92/2019 Nell’articolo

Strumenti di lavoro e riflessioni sui processi educativi

L’educazione del 21° secolo affronta sfide complesse, tra cui la necessità di interagire e formarsi in contesti mobili e ubiquitari e la conseguente necessità di aggiornare e migliorare i processi didattici nell’insegnamento online, in presenza e ibrido. Insegnanti e studenti possono da qualche tempo sfruttare il potenziale degli strumenti basati sull’intelligenza artificiale per strutturare ambienti di apprendimento più flessibili, personalizzati

Dai rapporti Unesco e OCSE-PISA alle scelte del Ministro

Il Ministro Valditara sarà certamente ricordato per la sua battaglia contro il cellulare in classe. È stato comunque il Ministro Fioroni, nel lontano 15 marzo 2007 a vietare l’uso dei cellulari[1], quando, per intenderci, erano solo telefonini. Quasi un decennio dopo però, la Ministra Giannini, esattamente il 27 ottobre 2015, presentava il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) che comprendeva l’azione

La lingua al centro del processo educativo

Nel contesto educativo contemporaneo, le sfide legate all’insegnamento e all’apprendimento delle lingue sono molteplici, complesse ma sempre stimolanti. Michael Byram scriveva presentando il Quadro di Riferimento Europeo delle Competenze per la Cultura Democratica: “L’insegnamento delle lingue non dovrebbe limitarsi solamente alla comunicazione e allo scambio di idee – al dialogo interculturale – ma dovrebbe mirare a qualcosa di più: all’azione

Una vetrina di novità e di buone pratiche

La settima edizione di Didacta Italia ha proposto 1780 eventi, ha avuto 430 espositori ed ha registrato la presenza di oltre 20mila visitatori. Numeri certamente significativi. Didacta è sempre una rassegna importante, un’occasione di dialogo e condivisione reciproca fra docenti, dirigenti e personale scolastico, fra istituzioni presenti, aziende, associazioni del vasto ed eterogeneo mondo dell’istruzione e dell’educazione. Una rassegna fieristica

È possibile sviluppare la cultura digitale senza smartphone?

Il 22 febbraio scorso una agenzia di stampa del MIM ha anticipato un passo delle nuove Linee guida sull’educazione alla cittadinanza: “È sconsigliato l’utilizzo anche a fini didattici dello smartphone dalle scuole d’infanzia alle scuole secondarie di primo grado. Per le scuole primarie è raccomandato invece l’utilizzo del tablet esclusivamente per finalità didattiche e inclusive”. Subito si è riacceso il

Sviluppo delle didattiche con l'intelligenza artificiale

Girando per le scuole è facile percepire una sorta di diffidenza di molti docenti verso l’intelligenza artificiale. Una frase ricorrente è: “già copiavano prima, figurati ora con Chat GPT”. Qualcuno lo afferma con cognizione di causa, altri perché amano indossare la veste dell’apocalittico. In realtà è una paura legittima che riguarda non tanto la poca certezza sull’autenticità e attendibilità delle

Scenari possibili di una scuola aperta all’intelligenza artificiale

L’impatto dell’intelligenza artificiale (AI) e delle tecnologie emergenti sull’istruzione è un tema di crescente rilevanza. L’avvento di queste tecnologie sta ridefinendo e ridefinirà sempre di più il paradigma educativo, portando ad un’evoluzione (forse meglio dire “una rivoluzione”) dei modelli più consolidati e tradizionali. Non siamo, infatti, in presenza di un semplice lancio di un’App che “fa cose”, ma di uno

L’importanza del coding

Negli ultimi decenni il mondo ha assistito a una rapida trasformazione digitale che ha influenzato ogni aspetto della nostra vita. L’importanza del coding, ovvero il processo di scrittura e sviluppo di codice informatico, è diventata sempre più evidente. Il conoscere i linguaggi informatici e saperli “gestire” è una delle competenze digitali previste nell’area 3 del DigComp 2.2. Nel mondo della

Rapporto Unesco 2023

Il documento “Guidance for generative AI in education and research”[1] è stato elaborato e proposto da UNESCO[2] e pubblicato il 7 Settembre 2023[3]. Vuole essere, come dichiarato nell’introduzione, “la prima guida globale dell’UNESCO per l’uso dell’intelligenza artificiale generativa”.La pubblicazione offre raccomandazioni concrete destinate ai decisori politici e al mondo dell’educazione su come l’uso degli strumenti GenAI possa e debba essere

Scuola 4.0 ed Équipe formative territoriali

Come ogni anno a settembre, puntuale, arriva la notizia che polarizza gli apocalittici e gli integrati[1]. Lo scorso anno il ritiro degli smartphone a scuola e il solo utilizzo per attività didattiche. Quest’anno le nuove linee operative svedesi nella scuola dell’infanzia, che prevedono lo sviluppo della manualità e della grafia a mano libera prima dell’uso del digitale. Sono notizie che

Esperienze di curricolo trasversale

Educare le generazioni più giovani all’onlife e alla cittadinanza digitale non rappresenta una sfida così nuova se diamo enfasi non allo strumento e alla tecnologia ma all’uomo, alle sue relazioni, alle sue paure, ai suoi bisogni. Cambiano i canali e gli strumenti, cambiano le modalità ma l’umano rimane sempre umano. Ecco allora che, anche nell’età dell’onlife, gli antichi e più

Come migliorare l’insegnamento e l’apprendimento

Più che parlare di intelligenza è opportuno parlare di intelligenze artificiali al plurale, considerando quanto siano diverse e varie per caratteristiche tecniche, funzionali e per finalità. In questo contributo parleremo genericamente di AI (Artificial Intelligence) come sostantivo collettivo.   Ma cosa si intende, esattamente, per AI? “L’intelligenza artificiale è l’abilità di una macchina di mostrare capacità umane quali il ragionamento,

La sfida è nella progettazione pedagogica

Il 2007 è certamente una data “cerniera” di profondo e trasversale cambiamento della società, paragonabile ai grandi eventi che hanno impresso mutamenti e accelerazioni a livello storico: il lancio del primo iPhone e la graduale e costante diffusione degli smartphone. Da quella data, con tante spinte gentili, il digitale è diventato una dimensione del nostro esistere, tanto che oggi, come

Fra competenze e curricoli digitali

Il 24 Marzo, presso l’IPSSEOA Bernardo Buontalenti di Firenze, accolti dalla dirigente scolastica dott.ssa Cellai e dai suoi impeccabili studenti, si è svolto il seminario intitolato “DigComp 2.2 competenze e curricoli digitali”, tappa di approfondimento per la riflessione sul Piano Nazionale Scuola Digitale. Fra i relatori più attesi citiamo la sottosegretaria al MIM, on. Paola Frassinetti, il Direttore Generale della

Le nuove Linee guida europee per l’Educazione digitale

L’attenzione per il digitale e le caratteristiche di pervasività che questo assume nella quotidianità di ciascuno di noi, impongono una riflessione sui temi delle competenze utili all’esercizio di una cittadinanza attiva e responsabile nel mondo attuale. Nella riflessione che segue cerchiamo di analizzare il contributo europeo sul tema, gli strumenti a disposizione di quanti operano nel settore dell’istruzione e lo

Il Next generation Lab

A pagina 19 del Piano Scuola 4.0 si legge: “Next Generation Labs è il titolo della seconda azione del Piano “Scuola 4.0”, che prevede la realizzazione di laboratori per le professioni digitali del futuro, capaci di fornire competenze digitali specifiche nei diversi ambiti tecnologici avanzati, trasversali ai settori economici, in un contesto di attività autentiche e di effettiva simulazione dei

Indicazioni per l’attuazione delle linee di investimento per il digitale del PNRR

Il 14 giugno scorso è stato firmato e inviato alle scuole ed agli Uffici Scolastici Regionali il nuovo Piano Scuola 4.0. È un documento di sintesi che offre supporto alle azioni delle scuole accompagnandole nell’attuazione delle relative linee di investimento provenienti dal cospicuo fondo del PNRR (Missione 4 – Componente 1). Non è un documento solo tecnico, ma cerca di

Una carrellata tra eventi, prossimi appuntamenti e nuovi interventi legislativi

Il tema del digitale rimane al centro della maggior parte delle agende politiche del Paese e dell’Unione Europea. Nelle ultime settimane, pur senza scalpore ed evidenze particolari, alcune novità significative hanno interessato direttamente o indirettamente il mondo della scuola. Analizziamole nel dettaglio e proviamo a delinearne i possibili sviluppi. Il premio Nazionale per le Competenze digitali Si è svolto per

Le novità per un approccio integrato e trasversale

La Legge 29 dicembre 2021, n. 233 (che converte, corregge ed amplia il decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza) propone alcune novità interessanti per la scuola e il digitale nell’articolo 24bis, passato un po’ in secondo piano fra i pandori e i panettoni delle festività natalizie. È un

Come crescere in consapevolezza, responsabilità e competenza

Viviamo un’epoca di profonde innovazioni, quella digitale è pervasiva, trasversale, quotidiana. È sul digitale che si basano molte delle nostre azioni e delle nostre interazioni: dall’orientamento per arrivare ad una destinazione, alla ricerca continua di informazioni e contenuti, alle relazioni amicali e sociali, agli acquisti online, all’interazione con i servizi pubblici, all’utilizzo delle grandi piattaforme professionali o del tempo libero. 

Riflessioni sull’epoca del digitale integrato

La didattica digitale integrata (DDI) è diventata in breve tempo pane quotidiano per tutti i docenti e gli alunni, assieme alle loro famiglie. Si è imposta come novità necessaria per trovare soluzioni concrete alla pandemia per limitare le possibilità di contagio, consentendo alla scuola di mantenere la sua missione formativa e di offrire percorsi di apprendimento più o meno efficaci

A chi, come e con quali strumenti

Vivere periodi storici complessi come l’attuale è difficile per tutti. Non esistono scorciatoie. Non ci sono soluzioni “standard”. Bisogna attraversarli, perseverare nei comportamenti responsabili, di prevenzione e di gestione dell’emergenza. Attraversare la complessità significa anche evitare contrapposizioni plastiche fra punti di vista diversi, come sta accadendo sulla ormai abusata questione di un prolungamento dell’anno scolastico fino a fine giugno. La

Tra presenza e distanza… L’epidemia è uno stress test di cui avremmo fatto volentieri a meno, ma sta portando molti nodi al pettine nel sistema Paese. Paradossalmente anche la didattica non ne è esente, anzi, ne sta subendo l’urto. Si parla di distanza e di presenza. Ovvio che la presenza è meglio della distanza, ma il problema è la didattica.

Apocalittici o integrati? Nelle prime settimane di Marzo non ho mai ricevuto tante richieste di giornali locali per delle interviste. La didattica a distanza sembrava essere la scoperta più sensazionale del mondo, un vaccino reale al lockdown delle scuole. Effettivamente i docenti hanno conosciuto una full immersion di digitale reagendo alle difficoltà oggettive in modo veloce e inatteso, così come

Si cambia solo nome? Le linee sulla Didattica Digitale Integrata riprendono in gran parte le indicazioni sulla didattica a distanza della nota dipartimentale 17 marzo 2020, n. 388. Da questo punto di vista, quindi, non ci sono novità rilevanti se non nel cambiamento del nome da cui è importante partire. Le scuole il prossimo anno scolastico dovranno predisporre un piano

Un brulichio di iniziative generose Un nuovo acronimo si è aggiunto alla lunga lista dei termini “scolastichesi”: DAD. L’omografia con il termine inglese fa suonare questa sigla molto famigliare, quasi affettuosa. Che siamo di fronte ad una paternità, ad una possibile nuova generazione di una nuova fase è molto probabile. Questo momento di emergenza è sicuramente padre di una consapevolezza: