Commento di Ivana Barbacci, Segretaria Generale CISL Scuola

Ivana Barbacci, segretaria generale nazionale Cisl Scuola, dopo una lunga trattativa il contratto scuola è stato finalmente rinnovato. Ci racconta com’ è andata? La trattativa non è stata per nulla semplice. Il contratto andava già rinnovato dal 2019 e in realtà in tutti questi anni la scuola si è dovuta adeguare ai grandi cambiamenti della nostra società, anche in conseguenza

Cosa ne pensa Ivana Barbacci, Segretaria Generale CISL Scuola

La firma sul nuovo contratto ci ha colti quasi di sorpresa, non ci si aspettava che potesse avvenire con questa rapidità. Come si spiega? Intanto diciamo che quella raggiunta è un’intesa sulla parte economica, peraltro aperta a ulteriori sviluppi in relazione alle scelte che verranno fatte con la prossima legge di bilancio, ma non è ancora il rinnovo del contratto

Intervista a Ivana Barbacci, Segretaria Generale CISL, sul Decreto legge 30 aprile 2022, n. 36

Perché protestate contro la decisione del Governo di riformare per legge il reclutamento dei docenti? Non ci sembra che questa sia una materia contrattuale. Intanto una precisazione, che non è di poco conto: qui siamo di fronte a una riforma fatta con un decreto legge, strumento che per sua natura andrebbe adottato solo in caso di necessità e urgenza e

Intervista a Mariella Spinosi, componente del Gruppo di esperti coordinato dal Prof. Patrizio Bianchi

1. Allora, il Comitato di Esperti ha concluso i propri lavori consegnando (il 13 luglio u.s.) un corposo Rapporto tecnico al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, che aveva istituito il gruppo ponendo specifici quesiti alla Commissione. Qual era il “mandato” ricevuto dal Ministro? Sì, i lavori si sono conclusi con 18 giorni di anticipo rispetto alla scadenza del mandato, prevista per

Sig.ra Vice Ministra, in tutte le stagioni della politica il rapporto tra il mondo della scuola e chi Governa non è stato dei più facili: forse si sono accumulate troppe speranze, ma anche molte disillusioni. Sembrano molto distanti le aspettative dei docenti (che reclamano una loro maggiore considerazione nella società) e le concrete scelte legislative. È solo un problema di

Gentile Presidente,in questi mesi il Paese sta vivendo notevoli turbolenze politiche, di cui è ancora difficile intravvedere una via d’uscita. Prevale un clima di incertezza e all’orizzonte si profila, così preannunciano gli economisti, il rischio di una recessione e di una crisi economica incombente. Insomma, l’autunno che ci attende sembra nascere sotto una cattiva stella e alimenta un pessimismo diffuso

Intervista a Maddalena Gissi, Segretaria generale di CISL Scuola

Segretaria, le facciamo subito una domanda un po’ provocatoria: non le sembra che l’intesa sottoscritta il 24 aprile 2019 sia “lastricata” sostanzialmente di buone intenzioni tutte da verificare? Non è un po’ poco per decidere la revoca di uno sciopero? Anche se è un po’ come partire dal fondo, lo faccio volentieri perché la domanda mi dà la possibilità di fare

Le ragioni del NO dell’ANP ai controlli biometrici

Intervista ad Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP – Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola. È di questi giorni il via libera della Camera dei deputati al Decreto Concretezza, che tra le misure per il personale pubblico prevede la rilevazione biometrica della presenza dei dirigenti scolastici nelle scuole attraverso la lettura delle impronte digitali. L’ANP si è da subito

Gentile Presidente, continua il “tormentone” sull’INVALSI, o meglio, sul “senso” da attribuire alle prove di rilevazione degli apprendimenti, che da una decina di anni coinvolgono la totalità degli allievi di alcune classi scolastiche (2^ e 5^ della scuola primaria, 3^ media, 2^ superiore e – dal prossimo anno – 5^ superiore). I messaggi che si percepiscono a livello politico sembrano

Intervista ad Antonello Giannelli, Presidente dell’ANP – Associazione nazionale dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola

All’indomani della sottoscrizione del rinnovo del contratto nel nuovo comparto dell’istruzione e della ricerca, l’ANP ha affermato che “per i sindacati che hanno sottoscritto l’ipotesi la qualità dell’istruzione e gli interessi degli stessi lavoratori non contano”. Ci spiega il senso di questa affermazione? È del tutto evidente che il nuovo CCNL non punta ad innalzare la qualità dell’istruzione. In primo

Intervista a Maddalena Gissi, segretaria generale di Cisl Scuola

Alla segretaria generale della Cisl Scuola, una dei più attivi protagonisti nella trattativa che ha portato al rinnovo del contratto nel nuovo comparto dell’istruzione e della ricerca, la prima domanda è d’obbligo: come valuta il risultato ottenuto? Credo sia stato fatto un buon lavoro, la firma del contratto l’abbiamo definita una scelta giusta e responsabile. Addirittura doverosa per lavoratrici e

Intervista al Presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia

Scuola e imprese, un dialogo non sempre facile ma indispensabile, a partire dall’alternanza scuola-lavoro. Ma non solo. I comitati tecnico-scientifici, le chance occupazionali, il bollino qualità dell’alternanza, le potenzialità di industria 4.0. Questo e altro nell’intervista esclusiva a Vincenzo Boccia. Il rapporto tra scuola e imprese in Italia è tra i più complessi. Il mondo delle imprese lamenta una scarsa

Intervista alla Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli

Abbiamo rivolto alla Ministra dell’istruzione, Sen. Valeria Fedeli, alcune domande sull’attuale momento che vive la scuola italiana, alle prese con importanti scadenze istituzionali (l’attuazione dei decreti legislativi della “Buona Scuola”), ma anche alla ricerca di un rinnovato rapporto di fiducia con i suoi utenti, la società civile e le istituzioni. Chi lavora nella scuola chiede di essere ascoltato e riconosciuto

Intervista a Davide Faraone, Sottosegretario all’Istruzione del Governo Renzi

Nella giornata di martedì 19 luglio, il Sottosegretario sarà presente alla Summer School Ischia 2016 – Una “buona” scuola che funzioni – organizzata da Tecnodid@Formazione. È passato un anno dall’approvazione della legge 107/2015 e molti commi del provvedimento hanno trovato attuazione, alcuni tra difficoltà e polemiche (pensiamo agli incentivi per il merito, alla cosiddetta “chiamata diretta” dei docenti), altri con