A che punto siamo con la sostenibilità?

Quaderno di Eurydice Italia 2024

Ritorniamo sul tema della sostenibilità affrontato recentemente, in occasione della pubblicazione del quaderno di Eurydice Italia 2024, e illustrato nel sito dell’Indire da Maria Chiara Pettenati[1]. Sappiamo tutti quanto sia importante non compromettere le generazioni future, pur soddisfando i bisogni di quelle attuali. L’esigenza di una crescita economica sostenibile e rispettosa dell’ambiente ha preso forma all’inizio degli anni Settanta, quando la società ha preso coscienza del fatto che il tradizionale modello di sviluppo avrebbe causato nel lungo termine il collasso dell’ecosistema terrestre. Da qui, poi, si è iniziato ad affrontare questo problema con diversi approcci che hanno investito i diversi sistemi d’istruzione. Basti pensare ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030.

Ma, a che punto siamo con la sostenibilità in Europa? È questa la domanda che si pone la Commissione / EACEA / Eurydice[2] nel recente Rapporto offrendo un’analisi approfondita su come le competenze di sostenibilità vengono integrate nei curricula scolastici europei e su quale supporto viene fornito agli insegnanti e alle scuole per affrontare le sfide della transizione verde.

Il Rapporto

Il Rapporto, come è stato ben analizzato dalla curatrice ufficiale[3], si basa su dati qualitativi riguardanti politiche e misure di sostegno, raccolti tramite un’indagine condotta da Eurydice per analizzare i dati relativi all’istruzione primaria e all’istruzione secondaria generale in 39 sistemi educativi europei.

Tale documento propone l’approccio olistico alla sostenibilità a livello scolastico, che coinvolge non solo l’insegnamento in classe, ma anche iniziative e progetti pratici che mirano a sensibilizzare studenti e comunità sui temi ambientali. Vengono inoltre esaminate le misure di supporto disponibili per le scuole, come risorse educative, formazione degli insegnanti e strumenti di valutazione per monitorare l’integrazione dell’apprendimento per la sostenibilità.

Raccomandazione dell’UE

Il quadro strategico 2021-2030 per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione individua come priorità la necessità di incorporare le competenze di sostenibilità nei sistemi educativi europei e di formazione, evidenziando il ruolo cruciale degli insegnanti e delle scuole nel promuovere una transizione verde e sostenibile. La Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea sollecita gli Stati membri ad intensificare e potenziare gli sforzi utili a sostenere i sistemi educativi e di formazione affinché gli studenti riescano ad accedere a “un’istruzione e a una formazione eque, inclusive e di elevata qualità in materia di sostenibilità, cambiamenti climatici, protezione dell’ambiente e biodiversità, tenendo debitamente conto delle considerazioni ambientali, sociali ed economiche”.

L’obiettivo principale del Rapporto Eurydice è quello di fornire un quadro generale delle attuali politiche e pratiche in Europa per sostenere e promuovere l’apprendimento per la sostenibilità, esaminando l’inclusione delle competenze di sostenibilità nei curricula, il ruolo degli insegnanti e dei dirigenti scolastici nella promozione della sostenibilità e gli approcci olistici alla sostenibilità a livello scolastico da un lato e la formazione, la guida e il sostegno adeguati al fine di acquisire le conoscenze necessarie ed essere in grado di attuare le pedagogie legate alla sostenibilità e gli approcci didattici idonei dall’altro. Infine, rivestono particolare importanza le misure di sostegno disponibili per le scuole e il monitoraggio dell’integrazione dell’apprendimento per la sostenibilità nelle attività scolastiche.

Dal GreenComp al Quaderno 2024

Il Quaderno dedica un capitolo a questo tema. Analizza come le competenze di sostenibilità a tutti i livelli di istruzione sono integrate nei curricula scolastici dei vari Paesi europei affinché gli studenti diventino agenti di cambiamento positivi nelle loro famiglie e nella loro vita personale. Viene evidenziato quanto sia importante l’approccio trasversale, cioè un approccio che incorpora i concetti di sostenibilità in diverse materie, e non li tratta come argomenti separati. Va ricordato che nel febbraio 2022, la Commissione europea ha elaborato e pubblicato il nuovo Quadro europeo delle competenze in materia di sostenibilità: il GreenComp. Si tratta di una delle azioni politiche stabilite nel Green Deal europeo (piano di investimenti per raggiungere l’obiettivo che si è posta l’Unione europea di diventare il primo blocco di Paesi al mondo a impatto climatico zero entro il 2050) come catalizzatore per promuovere l’apprendimento sulla sostenibilità ambientale nell’EU. Il GreenComp che si occupa di apprendimento permanente sulle competenze chiave relative alla sostenibilità, aveva già delineato una serie di competenze da inserire nei programmi d’istruzione per aiutare gli studenti le competenze che servono. Tali competenze sono suddivise in quattro aree tematiche:

  • incorporare i valori della sostenibilità;
  • abbracciare la complessità nella sostenibilità;
  • avere visione di futuri sostenibili;
  • agire per la sostenibilità.

La sostenibilità nel curricolo

Il Rapporto analizza numerosi aspetti legati all’apprendimento delle competenze alla sostenibilità degli studenti. La prima fondamentale è quella di integrare la sostenibilità nel curricolo. L’obiettivo principale è garantire che gli studenti sviluppino competenze essenziali per comprendere e affrontare le sfide ambientali. Le competenze di sostenibilità devono essere integrate in modo transdisciplinare nei curricula primari e secondari, piuttosto che essere insegnate come discipline isolate. Questo approccio mira a promuovere una comprensione olistica e sistemica della sostenibilità.

La sostenibilità trasversale

Il secondo aspetto è considerare la sostenibilità come area di apprendimento cross-curricolare: viene analizzato come i vari Paesi europei hanno integrato le competenze di sostenibilità nei loro programmi educativi. Viene enfatizzata l’importanza di includere tematiche di sostenibilità in diverse materie, come scienze naturali, geografia, economia e studi sociali. Inoltre, viene sottolineata l’importanza di approcci interdisciplinari e trasversali che collegano le conoscenze scientifiche con le implicazioni sociali, economiche e culturali. La Figura 1.1 presenta la distribuzione geografica dei due approcci principali per incorporare la sostenibilità nel curricolo, ovvero considerare la sostenibilità come un obiettivo generale dell’istruzione o come un valore che il sistema educativo trasmette nel suo complesso e definire la sostenibilità come un tema cross-curricolare da incorporare in tutte/quasi tutte le materie del curricolo, sia all’interno che all’esterno dei quadri nazionali delle competenze chiave.

La sostenibilità nei progetti

Il terzo aspetto riguarda la possibilità di insegnare la sostenibilità tramite l’apprendimento basato su progetti. Viene discussa l’importanza di metodologie didattiche che favoriscono l’apprendimento attivo e partecipativo. Gli studenti sono incoraggiati a partecipare a progetti pratici, lavori di gruppo e attività extracurriculari che promuovono la consapevolezza e l’azione ambientale. Questi metodi aiutano gli studenti a sviluppare non solo conoscenze teoriche, ma anche competenze pratiche e attitudini proattive verso la sostenibilità. Tale approccio è presente in 14 sistemi educativi (Figura 1.2).

La sostenibilità come disciplina

C’è anche una quarta possibilità, quella di trattare la sostenibilità come materia separata. In un quarto dei sistemi educativi europei viene infatti insegnata come materia a sé stante all’interno del curricolo. Una ragione potrebbe essere quella di ritenere che la sostenibilità, richiedendo una focalizzazione ad ampio raggio, non possa essere relegata in singole materie.

In Italia, per esempio, la sostenibilità è uno dei tre temi principali dell’educazione civica, ma non è una materia separata. La Figura 1.3 presenta i sistemi educativi che gestiscono la sostenibilità come materia separata con un approccio interdisciplinare.

Un Paese in cui l’educazione allo sviluppo sostenibile è una materia obbligatoria per tutti gli studenti è Cipro. Qui, l’educazione allo sviluppo sostenibile viene introdotta nell’orario scolastico dalla prima alla quarta classe della scuola primaria all’interno della materia “educazione alla vita”, insegnata due volte alla settimana. Nella quinta e sesta classe, la stessa materia è denominata “educazione allo sviluppo sostenibile” e viene insegnata una volta alla settimana.

Il capitolo identifica diverse sfide nell’integrazione delle competenze di sostenibilità nei curricula. Tra queste, la mancanza di risorse adeguate, la necessità di formazione continua per gli insegnanti e la difficoltà di valutare l’efficacia dell’insegnamento della sostenibilità. Viene anche presa in considerazione la resistenza al cambiamento, sia a livello istituzionale che individuale, che può ostacolare l’adozione di nuove pratiche educative.

Competenze legate alla sostenibilità incluse nel curricolo

L’apprendimento per la sostenibilità si basa su aspetti valoriali di giustizia, equità, tolleranza, responsabilità e rispetto, al fine di promuovere la protezione dell’ambiente, lo sviluppo sostenibile, l’uguaglianza di genere, la coesione sociale, l’eliminazione della povertà, la democrazia e il benessere e non è semplice includere tali aspetti della sostenibilità nel curricolo delle istituzioni scolastiche.

Il Rapporto analizza le differenze in cui vengono introdotti i temi della sostenibilità e le pedagogie associate per l’acquisizione delle competenze legate alla sostenibilità, ossia come e in che misura sono incluse nei curricoli nazionali e nei documenti di indirizzo.

Il GreenComp ha definito 12 competenze all’interno di quattro aree tematiche già citate, allo scopo di contribuire a sviluppare negli studenti “conoscenze, abilità e attitudini per vivere, lavorare e comportarsi in modo sostenibile” e consentire un’analisi comparativa per esaminare tali competenze.

Il documento esamina sette competenze legate alla sostenibilità, senza l’ambizione di farlo in modo esaustivo.

Competenze nel Rapporto “Sostenibilità a scuola”

  1. Valorizzare la sostenibilità: affronta la dimensione valoriale della sostenibilità e dunque “invita a riflettere sui valori personali e sul modo di vedere il mondo in termini di insostenibilità, sui valori e i modi di vedere il mondo in termini di sostenibilità e mettere il tutto in discussione attraverso lo sviluppo del pensiero critico”.
  2. Promuovere la natura: pone l’attenzione sul rapporto degli esseri umani con il loro ambiente naturale: sottolinea l’importanza di prendersi cura del pianeta e degli altri esseri viventi, rispettando la natura e aiutando a ripristinare e rigenerare ecosistemi sani.
  3. Pensiero sistemico: evidenzia che l’ambiente è strettamente interconnesso alle attività economiche e agli stili di vita della società globale.
  4. Alfabetizzazione al futuro: sottolinea la necessità di saper immaginare scenari futuri alternativi al fine di valutare alternative sostenibili.
  5. Adattabilità: collegata strettamente alla competenza precedente, in quanto la previsione di futuri sostenibili consente di agire di conseguenza grazie alla capacità di essere flessibili per affrontare nuove situazioni e di adeguare il proprio comportamento per favorire il cambiamento.
  6. Azione politica: si intende la conoscenza del funzionamento del sistema politico, l’individuazione delle responsabilità in capo agli attori politici rilevanti e la capacità di esigere politiche utili per un futuro sostenibile.
  7. Azione individuale e collettiva: contempla la capacità di agire individualmente e/o in collaborazione con altri nei processi di cambiamento della sostenibilità.

Il documento fornisce esempi di buone pratiche provenienti da vari Paesi europei. Questi esempi mostrano come le scuole hanno implementato con successo l’integrazione delle competenze di sostenibilità nei loro programmi educativi. Viene enfatizzata l’importanza di condividere esperienze e metodologie innovative per promuovere l’apprendimento reciproco tra le diverse istituzioni educative.

Infine, propone alcune raccomandazioni per migliorare l’integrazione delle competenze di sostenibilità nei curricula. Tra queste, l’importanza di politiche educative che supportano l’apprendimento per la sostenibilità, l’inclusione di indicatori di sostenibilità nei sistemi di valutazione scolastica e la promozione di partenariati tra scuole, comunità locali e organizzazioni non governative.

Insegnanti e dirigenti scolastici per la sostenibilità

Gli insegnanti e i dirigenti scolastici sono visti come figure essenziali nel promuovere la sostenibilità. Questo capitolo del Rapporto tratta le competenze e le formazioni necessarie per i docenti per poter insegnare efficacemente i concetti di sostenibilità. Viene sottolineata l’importanza del continuo sviluppo professionale e della formazione in servizio per mantenere gli insegnanti aggiornati sulle pratiche migliori e sulle nuove conoscenze in materia di sostenibilità. La loro leadership e il loro impegno sono fondamentali per creare un ambiente di apprendimento che valorizzi la sostenibilità e incoraggi la partecipazione attiva degli studenti. “L’alfabetizzazione alla sostenibilità degli insegnanti include non solo le conoscenze, ma anche i valori alla base del modo di pensare e dei comportamenti individuali, nonché la conoscenza dell’ambiente, dell’economia e delle questioni sociali, ma anche la volontà e l’abilità di impegnarsi intellettualmente e personalmente nei confronti delle tensioni create dalla interconnessione di tali sistemi”.

Formazione e Sviluppo Professionale

Il capitolo sottolinea l’importanza della formazione continua e mirata per gli insegnanti. È essenziale che gli insegnanti ricevano una formazione adeguata sulle tematiche della sostenibilità, che li renda capaci di affrontare questi argomenti con competenza e sicurezza. I docenti sono incoraggiati a integrare la sostenibilità nelle loro pratiche didattiche quotidiane. Questo può avvenire attraverso l’adozione di metodologie didattiche innovative, come l’apprendimento basato su progetti, che permettono agli studenti di esplorare le tematiche della sostenibilità in modo pratico e coinvolgente. Gli insegnanti devono anche essere in grado di collegare i concetti di sostenibilità alle varie materie curricolari, rendendo l’apprendimento più rilevante e applicabile alla vita reale. Viene messa in evidenza l’importanza di programmi di sviluppo professionale che includano workshop, seminari e corsi di aggiornamento specifici sulle pratiche sostenibili, rendendo necessario:

  1. includere la sostenibilità nei quadri di riferimento relativi alle competenze degli insegnanti;
  2. integrare la sostenibilità nella formazione iniziale degli insegnanti;
  3. promuovere lo sviluppo professionale degli insegnanti in materia di sostenibilità;
  4. sviluppare la leadership scolastica verso la sostenibilità;
  5. sostenere gli insegnanti che forniscono educazione alla sostenibilità.

Il Rapporto evidenzia che la grande maggioranza dei Paesi europei prevede attività di sviluppo professionale continuo sulla sostenibilità e altre misure di sostegno per gli insegnanti in servizio. Tuttavia, solo una minoranza stabilisce obiettivi di apprendimento legati alla sostenibilità o requisiti di contenuto per i programmi e i titoli di studio degli insegnanti.

In sintesi

Il Rapporto, nella sezione finale, promuove un approccio olistico che coinvolge l’intera comunità scolastica. Questo include non solo l’insegnamento in classe, ma anche iniziative extracurricolari di diverso tipo. Quindi, l’apprendimento per la sostenibilità deve essere assicurato attraverso l’uso pedagogico di elementi verdi, deve essere aperto, deve favorire approcci pratici ed esperienziali, ma soprattutto approcci integrati e cross-curricolari, tali da promuovere l’acquisizione di risultati di apprendimento cognitivi, socio-emotivi e comportamentali.

In sintesi, la conclusione del documento “Apprendimento per la sostenibilità in Europa” ribadisce l’importanza di un’educazione alla sostenibilità integrata e sistemica, supportata da politiche educative, risorse adeguate e collaborazione tra tutti gli stakeholder. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile preparare le future generazioni ad affrontare le sfide ambientali e sociali in modo sostenibile e resiliente.


[1] Cfr. M.C. Pettenati, Competenze per insegnare la sostenibilità. Dagli obiettivi per gli studenti ai compiti per i docenti, 6 gennaio 2025, Scuola7-412.

[2] Fonte: Commissione europea / EACEA / Eurydice, 2024. Apprendimento per la sostenibilità in Europa: sviluppare competenze e sostenere insegnanti e scuole. Rapporto Eurydice. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea. Cfr. M.C. Pettenati, Quaderno di Eurydice Italia ‘La sostenibilità a scuola in Europa’: a che punto siamo in Italia? 24 dicembre 2024.

[3] Ibidem.