La transizione verso l’economia circolare è favorita dallo sviluppo delle tecnologie digitali, connesse all’industria 4.0, che servono a promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Le trasformazioni digitale e green, infatti, contribuiscono a modificare in maniera sostanziale il modo di operare nei vari settori produttivi e, in particolare, nelle aziende sia sul fronte del rapporto con la domanda, sia rispetto all’operatività dell’organizzazione aziendale nel suo complesso. Per affrontare efficacemente questa vera e propria rivoluzione che ha un forte impatto di discontinuità nell’industria, ma anche nella società, occorre poter contare su risorse umane capaci non solo di comprendere appieno le tecnologie, ma anche di mettersi alla prova in situazioni concrete nella risoluzione di problemi reali.
Il modello di innovazione condivisa
Con l’introduzione di questi nuovi paradigmi, si chiede alle istituzioni formative di essere in grado di costruire, in modo collaborativo, profili professionali equipaggiati con un bagaglio cognitivo ed esperienziale che li renda attivi protagonisti. Vi è la convinzione che occorra un decisivo salto di qualità, specialmente nei profili tecnico-professionali, in modo da consentire agli apprendenti di andare oltre il dominio del settore di appartenenza, facendo evolvere metodi nuovi da applicare in contesti complessi e in continuo cambiamento, come quelli che caratterizzano, oggi, il mondo del lavoro e della produzione.
Gli ITS Academy sono caratterizzati da uno stretto rapporto tra scuola e impresa che viene ulteriormente rafforzato con l’attuazione della legge 99/2022 di riforma del sistema ITS, ove il legislatore ha previsto l’aumento, tra l’altro, delle ore di stage e delle ore erogate nel biennio da docenti provenienti dal mondo del lavoro.
Oltre le conoscenze specialistiche
Per essere in grado di spingere i processi di innovazione e di trasferimento tecnologico nelle imprese impegnate a sfruttare il potenziale delle soluzioni di Industria 4.0, bisogna andare oltre l’obiettivo di sviluppare negli studenti le conoscenze specialistiche, come avveniva nella formazione tecnica tradizionale, e costruire attitudini intellettuali dotate di articolate abilità cognitive e operative necessarie per ottenere soluzioni creative a problemi complessi. Vi è altresì l’urgenza di rimettere al centro gli apprendenti assicurando loro metodologie didattiche partecipative e interattive in cui si utilizzano in modo rigoroso le tecnologie, ma anche le soft skills funzionali a contesti di lavoro diversificati. In questo quadro, la didattica di tipo esperienziale diventa una pratica virtuosa dove l’apprendimento riesce ad essere realmente significativo, tanto da risultare altamente motivante per gli studenti, specie per quelli a rischio dispersione nel caso del loro inserimento in sistemi formativi con modelli prevalentemente di tipo trasmissivo.
Una didattica che si perfeziona in collaborazione con le imprese
Le evidenze raccolte nei monitoraggi annuali degli ITS Academy rivelano che la didattica di tipo esperienziale risulta tanto efficace nella misura in cui è realizzata grazie alla collaborazione sistematica tra scuola e impresa. Tale interazione, progettata oculatamente, consente di disegnare e far crescere la figura professionale con il contributo di tutti gli attori del processo che apportano competenze e professionalità diversificate.
Le aziende che investono negli ITS Academy attribuiscono molta importanza alla formazione quale leva fondamentale per valorizzare professionalità tra le risorse umane e per accrescere il loro vantaggio competitivo: queste sono le ragioni per cui si impegnano a offrire ai corsisti opportunità per sperimentare teoria e operatività, dimostrando la loro capacità di trasferire know how alle nuove generazioni. Per l’inserimento di nuove professionalità e la gestione del turnover delle posizioni tecniche, gli ITS Academy rappresentano per le aziende un bacino convincente a cui fare riferimento, tanto che il tasso di occupazione dei diplomati arriva a ben oltre l’80% a un anno dal diploma e, inoltre, si tratta di una buona occupazione perché per oltre il 90% è coerente con il percorso seguito.
Le ragioni del progetto ITS 4.0 negli ITS Academy
Spesso il mondo produttivo lamenta un disallineamento tra la preparazione acquisita a livello scolastico e le esigenze del mondo aziendale sia in termini di conoscenze (teoriche e tecniche) sia di competenze, in particolare, di quelle trasversali, quali la capacità di assumere ruoli di responsabilità, la capacità di lavorare in gruppo o l’attitudine a innovare riuscendo a interpretare il cambiamento. Gli ITS Academy hanno maturato in questi anni esperienze significative nell’uso di metodologie didattiche innovative nei percorsi progettati con la combinazione di attività d’aula e di training svolto in situazione di affiancamento in azienda, ma sono sempre più chiamati a rispondere ai bisogni educativi emergenti – anche nella loro diversificazione territoriale – al fine di preparare gli allievi e le allieve al pieno inserimento nei contesti sociali e produttivi di riferimento. Ai percorsi del sistema ITS che offrono una formazione tecnica qualificata e in linea con le richieste del mondo del lavoro è, infatti, affidato l’impegno di formare competenze avanzate, necessarie nei processi di innovazione utili a far crescere soggetti che sappiano essere protagonisti del cambiamento e capaci di mettersi al servizio di una società che deve prosperare. Da qui la proposta di un progetto che consenta di acquisire, in modo strutturato, le conoscenze (teoriche e tecniche), nonché le competenze coerenti con il mondo in trasformazione della quarta rivoluzione industriale, attraverso un percorso di formazione e assistenza tecnica agli ITS Academy per lo sviluppo della metodologia distintiva del Design Thinking in partnership con le imprese.
Il Design Thinking si sta imponendo anche in Italia per diffondere l’innovazione e per rendere efficaci e inclusivi i percorsi di crescita delle imprese. Si tratta di un metodo per la gestione dei processi di innovazione che integra i bisogni delle persone con le opportunità offerte dalle tecnologiche abilitanti.
I laboratori ITS 4.0 e il Design Thinking
Promosso e sostenuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, il progetto ITS 4.0 è realizzato in partenariato con il Dipartimento di Economia e Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia il cui team di professionisti oltre a fornire ai docenti e tutor degli ITS Academy informazioni e strumenti per istruire gli allievi e le allieve sulle metodologie e sui contenuti propri del Design Thinking, segue le attività di realizzazione di soluzioni prototipali di prodotti e di servizi rispondenti alle richieste delle imprese e, più in particolare, degli utilizzatori finali. In definitiva, vengono avviati veri e propri laboratori di sperimentazione, tesi a sviluppare la frontiera tecnologica sui temi di Industria 4.0 e a intercettare il cambiamento nella domanda di competenze dove i megatrend, come la digitalizzazione e la transizione verde, portano a cambiamenti radicali nei profili relativi alle occupazioni esistenti e ne fanno emergere di nuovi.
L’attuazione del progetto ITS 4.0 e la metodologia utilizzata
Tra le soluzioni didattiche e le strategie di coinvolgimento attivo degli allievi, capaci di ingenerare la motivazione ad apprendere, è valutata positivamente la previsione di diffondere tra gli ITS Academy di tutto il territorio nazionale l’utilizzo del Design Thinking come metodologia per favorire l’individuazione e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche originali, innovative, in versione low coast e a basso impatto ambientale, in risposta a sfide lanciate dalle aziende partner agli allievi. Nei laboratori ITS 4.0 destinati agli ITS Academy, il Design Thinking viene applicato all’innovazione come un approccio strutturato. Tale approccio incrementa una serie di competenze distintive per affrontare i nodi del 4.0 attraverso l’operatività progettuale, gli strumenti di prototipazione efficace, nonché l’uso di modelli pertinenti per la valutazione economica della soluzione sviluppata. Anche la collaborazione con le imprese partner viene organizzata e strutturata attraverso il metodo del Design Thinking. Sappiamo che questo metodo è utilizzato da tempo nelle aziende e in tanti altri contesti molto conosciuti (dalla piattaforma NETFLIX, allo sviluppo dell’interfaccia di iPhone).
Formare una mentalità progettuale
Più in generale, con i laboratori ITS 4.0, si tratta di formare una mentalità progettuale, scandita in fasi precise e ben delineate che consentono di esplicitare una creatività disciplinata e di far emergere i talenti. Attraverso gli strumenti forniti, i giovani degli ITS Academy riescono a mettersi in relazione con le imprese nell’ambito della gestione delle nuove tecnologie abilitanti dell’industria 4.0. Per dirla con le parole di Tim Brown, CEO della nota società di innovazione e design “IDEO”, è “un approccio all’innovazione centrato sull’individuo che utilizza gli strumenti propri del design per integrare i bisogni delle persone, le opportunità tecnologiche/tecniche e i requisiti necessari per costruire delle strategie solide”. È importante qui rilevare l’impegno e la responsabilità delle Fondazioni ITS Academy, che partecipano al progetto, verso una rinnovata attenzione alla qualità della formazione tecnico-professionale; lo fanno garantendo anche metodi e contesti che consentano lo sviluppo massimo delle capacità e delle attitudini degli apprendenti.
Al termine dei laboratori ITS 4.0, i partecipanti sono in grado di sviluppare nuovi prototipi di prodotti e servizi realizzati in collaborazione con le imprese e di usare strumenti e processi anche digitalizzati del Design Thinking. I prototipi vengono annualmente presentati con un challange, un evento finale di stimolante confronto dove vengono spiegati i processi e le fasi di definizione e dove viene eletto un vincitore assoluto e i vincitori per categorie predeterminate.
I risultati ottenuti
Da un punto di vista quantitativo e di accountability, i dati rilevano che dal 2018 al 2023 gli ITS Academy hanno coinvolto oltre 3000 studenti per realizzare 330 progetti di innovazione ITS 4.0 con più di 350 imprese partner.
Sono numeri molto importanti per gli ITS Academy che hanno dato prova esemplare della flessibilità che li caratterizza, riuscendo a gestire le fasi del Design Thinking nei percorsi di sperimentazione attiva e portando a termine i progetti anche a distanza e con strumenti digitali, perfino durante l’emergenza sanitaria per “Covid 19”.
Se si guarda al bilancio settennale, tra gli esiti più rilevanti del programma, oltre ai numeri ragguardevoli che lo connotano, si può aggiungere che i prototipi realizzati hanno rappresentato il “biglietto da visita” degli ITS Academy utilizzati in tante diverse manifestazioni che li hanno visti protagonisti: dagli eventi di orientamento, alle fiere per la didattica, fino a quelle per i maker e gli innovatori.
La qualità dei prototipi e dei processi: il “Gesso intelligente”
Per attestare il potenziale di innovazione che la maggior parte degli ITS ha sviluppato nei progetti ITS 4.0, basterà richiamare il progetto proclamato vincitore assoluto nell’edizione 2023: Gesso intelligente realizzatodall’“ITS Biotecnologie Piemonte”[1]. I giovani talenti che si sono cimentati nella sperimentazione, centrata sul breaf lanciato dall’azienda partner, hanno dimostrato una grande attenzione alla sostenibilità ambientale, a partire dalla progettazione di un “gesso intelligente” che può essere riutilizzato a differenza di quello normalmente impiegato per le medesime finalità. Il prototipo si basa su due sistemi di rilevazione. Dispone, infatti, di una soletta sensorizzata che monitora in tempo reale le pressioni che il piede scarica a terra attraverso la sua pianta.Il dispositivo consente così di rilevare dati diagnostici e di stabilire le pressioni plantare limite, facendo suonare un allarme in caso di superamento della soglia. Nel tutore è, inoltre, inserita una piattaforma inerziale (IMU) che serve a disegnare nello spazio i movimenti lineari e angolari del tutore, fornendo dati utili per l’attivazione di allarmi per le “posizioni non corrette” nonché la possibilità di definire soglie limite di movimento, parametrate allo stato del piede.
La versione evoluta del prototipo prevede delle slitte laterali in modo che il paziente possa effettuare delle sessioni di magnetoterapia riabilitativa senza dover rimuovere il tutore. Alla realizzazione di questo prototipo ha collaborato, insieme all’azienda partner, un gruppo di 14 studenti che ha lavorato con l’empatia necessaria per recepire i bisogni dell’utilizzatore finale al fine di integrarli nel prodotto, risolvendo via via le criticità emerse nello studio del progetto, in un’ottica di miglioramento continuo. Gli allievi hanno dimostrato, inoltre, di aver acquisito solide competenze trasversali anche nel presentare le caratteristiche tecnologiche del prodotto con un piano di marketing e di branding.
Con la finalità di offrire elementi che diano la misura, anche in modo non autoreferenziale, della qualità delle proposte fatte agli ITS, è utile dare risalto ai riconoscimenti esterni che il progetto “ITS 4.0” ha ricevuto in questi anni. In primo luogo, lo studio da parte dell’Osservatorio Design Thinking for Business del Politecnico di Milano. Al progetto si è interessato anche il Censis e, infine, il progetto “ITS 4.0” è stato citato nel rapporto DESI del 2020, un rapporto UE uscito proprio nel periodo pandemico, per segnalarne la sua valenza: portare il digitale nel patrimonio manifatturiero nazionale e, più in generale, in tutte le aree dei settori in cui operano gli ITS nazionali.
Conclusioni
Questi cantieri di innovazione consentono agli ITS Academy di affrontare la transizione digitale e green integrando strategie tradizionali e 4.0 che rappresentano una leva strategica per il risparmio in termini economici e ambientali e per una maggiore qualità delle produzioni. Hanno inoltre confermato il potenziale delle collaborazioni tra scuola e azienda, mettendo in luce la disponibilità di molte imprese a sperimentare insieme alle Fondazioni ITS Academy.
L’esperienza descritta spinge gli ITS Academy del territorio nazionale a rimettere al centro i giovani che devono costruire il loro futuro con strumenti nuovi, al servizio della sostenibilità, del tessuto sociale e produttivo e dell’apprendimento stesso. La positiva influenza del programma sui partecipanti alimenta la convinzione di quanto sia importante, per un positivo inserimento nel lavoro, possedere una solida e ampia preparazione che non si limiti agli aspetti strettamente tecnico-professionali, ma che induca l’interazione tra i diversi saperi nell’operatività esercitata in contesti aperti, intesi come campo di validazione delle buone pratiche.
Rispetto al tema più generale della formazione delle figure tecniche, alla formazione specialistica di tipo tradizionale vengono, infatti, preferiti i profili in possesso delle metodologie come quella del Design Thinking perché dotati di un mainstream che rende possibile il focus sullo sviluppo dei processi, più che sulla semplice esecuzione di consegne.
In conclusione, allievi, aziende e famiglie devono essere sempre più consapevoli che negli ITS Academy vi è nuovo modo di fare istruzione terziaria professionalizzante e che tale osservazione va tenuta ben presente per fare un buon orientamento che valorizzi tutti i giovani talenti.
[1] Il prototipo “Gesso intelligente” è stato presentato a Didacta nel workshop che il MIM ha dedicato al progetto ITS 4.0.