Con DIDACTA Italia 2023, dedicata quest’anno allo scrittore Italo Calvino nel centenario della sua nascita (15 ottobre 1923), è tornata a Firenze, presso la Fortezza da Basso, la 6a edizione del più importante appuntamento fieristico per l’istruzione e l’innovazione scolastica. La tre giorni (8-10 marzo) della fiera, confermando la vocazione della scuola all’innovazione e la sua volontà di far proprie le grandi sfide del futuro, ha infatti proposto oltre 800 eventi formativi tra conferenze, dibattiti e workshop immersivi rivolti a docenti, dirigenti scolastici, studenti, giornalisti, influencer, blogger: una partecipazione record di visitatori – triplicati rispetto alla precedente edizione – con un significativo ampliamento della community digitale.
La presenza del Ministero
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che fa parte del comitato organizzatore, quest’anno è stato presente con un grande spazio espositivo. Oltre a desk dedicati all’accoglienza e all’informazione sulle attività del MIM, il Ministero è intervenuto con un’ampia area di incontro e scambio tra il pubblico e l’Amministrazione e con oltre 60 eventi tra hackathon workshop, convegni e seminari intorno a temi che hanno spaziato dal PNRR (Piano nazionale di Ripresa e Resilienza) al PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale), dallo sport e l’attività motoria al Piano nazionale cinema e immagini per la scuola, dal sistema integrato 0-6 agli ITS Academy (Istituti Tecnologici Superiori), dall’orientamento scolastico alle differenze di genere. E poi laboratori.
I laboratori
Sono stati allestiti laboratori di analisi sensoriale ed emozionale sul cibo e il mondo delle piante; laboratori MABArt in cui i dati percettivi vengono integrati con le conoscenze culturali del territorio di riferimento, nell’intento di educare alla bellezza e stimolare l’intelligenza emotiva; laboratori green imperniati sui temi della sostenibilità e del risparmio energetico, sull’economia circolare e sulla transizione ecologica; laboratori sul tema dell’edilizia scolastica – dalle sedie ergonomiche agli ambienti multifunzione (Agorà) che collegano la scuola al mondo esterno – per promuovere soluzioni architettoniche che disegnino le aule come spazi educativi attivi e tecnologici. E ancora laboratori dedicati alle nuove metodologie didattiche, come la IBL (Inquiry Based Learning), che si fonda sull’investigazione e stimola lo studente ad avanzare ipotesi, a verificarle, a imparare dai propri errori e interpretare i risultati ottenuti dalla sperimentazione diretta.
Tinkering, Gamification, Public History e Debate
Il Tinkering è una forma di apprendimento informale in cui si impara facendo, dove le attività, da realizzare in gruppo, vengono lanciate sotto forma di gioco o sfida e lo studente è incoraggiato a sperimentare, stimolando in lui l’attitudine alla risoluzione dei problemi; il gamification un modello di innovazione costruttivista che, muovendo dal principio secondo cui i videogames sono in grado di stimolare motivazione, interesse e creatività, consiste nell’applicare le meccaniche dei videogiochi per stimolare l’apprendimento delle materie tradizionali; la Public History, uno dei metodi più interessanti e attivi per rapportarci alla storia del passato come esperienza di formazione, un metodo partecipativo e multidisciplinare in quanto, rispetto alla tradizionale trasmissione della disciplina, molto spesso statica e polverosa, si avvale del supporto di monumenti, musei, archivi, toponomastica per rendere più desiderabile e appetibile il suo studio; il Debate consiste nel creare un dibattito costruttivo tale da permettere agli studenti di confrontarsi tra loro e dialogare in maniera propositiva argomentando su tematiche individuate dall’insegnante che detta le regole, guida e gestisce il confronto.
La rete ITS Italy
Sul tema del Metaverso, come ambiente di apprendimento, gli ITS si sono distinti, sia per la creazione delle “metaclassi”, spazi creati dagli studenti del Polo di innovazione ICT per svolgere attività formative di vario tipo, sia per gli accordi partenariali e i protocolli d’intesa siglati tra la “Rete ITS Italy” e l’ambasciata francese in Italia circa la formazione terziaria professionalizzante dei due Paesi che darà vita a scambi, tirocini, attività didattiche e soggiorni all’estero.
Sul fronte della Cybersicurezza, altra tematica di spicco, sono stati offerti percorsi di educazione al consumo digitale consapevole e responsabile, dibattiti sul bullismo e cyberbullismo; inoltre, è stato illustrato un progetto per la creazione di un sistema di coordinamento che prevede il coinvolgimento della Polizia postale, della Rete ITS Italy, del Ministero dell’Istruzione e del Merito, dell’ACN (l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale) e della Confindustria.
Supporti innovativi per DSA e BES
Per gli studenti con DSA e BES è intervenuto il Software GECO, una libreria ricca di schede pronte all’uso con una App gratuita per studiare, condividere, creare e svolgere attività interattive. Per coloro che hanno difficoltà di lettura sono state proposte le C-Pen contenenti un riconoscimento ottico dei caratteri e una sintesi vocale. Per generare testi è stato introdotto il GPT (Generative Pre-trained Transformer), uno strumento tecnologico che sfrutta reti neurali artificiali per scrivere come un essere umano, mentre il ChatGPT, che è un prototipo di chatbot basato su un’intelligenza artificiale, viene utilizzato per condurre una conversazione con un utente umano in linguaggio naturale, dato che riconosce le immagini e processa fino a 25.000 parole.
Sviluppo dell’interattività
Tra le novità, anche l’uso dei tappeti interattivi (3x4m), una combinazione di stimoli visivi, sonori e cinetici che, rendendo realistica e innovativa l’esperienza di gioco, consentono a bambini e ragazzi di ogni età di interagire con immagini di ambientazioni emesse da un videoproiettore posizionato al soffitto e abbinato ad un sofisticato software. Si sono poi svolti campionati di robotica con robot didattici di ogni genere – umanoidi, antropomorfi o anche a forma di grosso cane – e per tutti gli ordini di scuola. A DIDACTA erano presenti anche Edumat, che mette a disposizione varie esperienze interattive e giochi da fare con il docente, e Classmate, che introduce all’interno della classe un nuovo compagno, un social robot dotato di intelligenza artificiale programmabile, che fornisce domande e risposte.
Le discipline STEM
Protagoniste del fenomeno di digitalizzazione e dell’apertura verso nuove opportunità, anche professionali, sono le discipline S.T.E.M. (Science, Technology, Engineering, and Mathematics) presentate a DIDACTA e declinate anche per la scuola dell’infanzia. Le discipline scientifiche sono in grado di stimolare la naturale curiosità dei bambini, risultano, conseguentemente, utili allo sviluppo delle loro abilità cognitive di base.
Da anni il Ministero dell’Istruzione (oggi anche del merito) promuove, a partire dall’8 marzo, un mese di iniziative tese ad avvicinare e diffondere, tra i ragazzi e le ragazze, la passione per le materie scientifiche e tecnologiche, in modo da colmare quel divario di competenze che ancora oggi pesa nelle statistiche sui laureati italiani e contribuire a sradicare ogni stereotipo di genere. Nell’ottica della loro promozione, il Ministro anche quest’anno ha lanciato il bando, giunto alla sua 4a edizione, relativo al Concorso scolastico nazionale “STEM: femminile plurale” con il precipuo intendimento di coinvolgere alunne e studentesse. Il Concorso, la cui partecipazione gratuita si rivolge alle istituzioni di ogni ordine e grado, propone quest’anno la realizzazione di un progetto a scelta tra due aree tematiche “Un gioco da ragazze” e “STEM ad accesso libero”.
La mission della scuola intelligente
Tutti i ministri dell’istruzione che negli ultimi anni si sono succeduti hanno dichiarato come il sapere, la creatività e l’innovazione siano in grado di muovere l’economia di un Paese generando prosperità imprenditoriale e benessere sociale. Da qui, la necessità di un sistema di insegnamento/apprendimento dinamico, fecondo e inclusivo per una scuola chiamata a formare cittadini consapevoli, senza confini e aperti del mondo.
Anche il Ministro Valditara sostiene una scuola innovativa, così come è indicato anche nel PNRR. Tale scuola deve configurarsi sia come un modello di benessere, quindi accogliente a partire dagli arredi, dalle luci e dai colori e soprattutto dalla qualità dell’aria, sia come ambiente stimolante, intelligente, capace di promuovere i talenti e capace di innovare a partire dall’utilizzo delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale.
La mission di una scuola intelligente non è solo la qualità della didattica ma anche la capacità di incoraggiare verso azioni di ricerca creativa, di stimolare e potenziare le naturali disposizioni euristiche dei ragazzi e delle ragazze: la scuola deve facilitare la formazione dell’habitus del ricercatore cui affidare il progresso della conoscenza scientifica.