Ripartire con la valutazione esterna

Il sistema maltese

Nell’anno in cui le istituzioni scolastiche del nostro Paese sono chiamate ad ottemperare alle indicazioni operative fornite dal Ministero[1] per la predisposizione dei propri documenti strategici per il triennio 2022/2025 del Sistema Nazionale di Valutazione[2] (Rendicontazione sociale, Rapporto di autovalutazione, Piano di miglioramento, Piano triennale dell’offerta formativa) e, con l’auspicio che quanto prima possa realizzarsi la ripresa delle visite di valutazione esterna, iniziamo un percorso di conoscenza su come vengono valutate le scuole in alcuni paesi dell’Unione Europea. Si intende partire dal cuore del Mediterraneo, dalla Repubblica di Malta, lo stato più piccolo dell’UE.

Le caratteristiche del servizio ispettivo maltese

La prima caratteristica da evidenziare è che il servizio ispettivo maltese, soggetto deputato alla missione valutativa, fa parte di un’organizzazione privata autofinanziata, fondata nel 1995, la SICI, che ha lo scopo di sostenere il miglioramento dell’istruzione attraverso la condivisione di buone pratiche ispettive.

Che cos’è la SICI

Della SICI – The Standing International Conference of Inspectorates  fanno parte 40 Ispettorati nazionali e regionali, tra cui l’Unità di valutazione della provincia autonoma di Bolzano. Il motivo della creazione della SICI è stata la necessità di far conoscere il rilevante lavoro svolto dagli Ispettorati che ne fanno parte, al fine di contribuire allo sviluppo e all’affermazione di ciascuna di queste istituzioni. Sotto l’egida di Better Inspection, Better Learning, il Piano Strategico 2021-2025 definisce obiettivi specifici dell’organizzazione: sostenere il miglioramento degli Ispettorati e le competenze professionali degli ispettori; promuovere e sostenere il partenariato e la cooperazione tra gli Ispettorati; partecipare attivamente al dibattito internazionale sulla valutazione e il miglioramento della qualità dell’istruzione[3].

Altro aspetto degno di nota è l’esistenza, all’interno del Ministero dell’Istruzione[4], di un “Dipartimento per la garanzia della qualità” (QAD)[5], nel quale operano 11 Ispettori (Education Officers regulatory), la cui principale responsabilità consiste nella valutazione esterna delle scuole.

A ciò si aggiunge, nel sistema scolastico maltese, l’esistenza di standard di qualità tali da soddisfare il diritto all’uguaglianza educativa di tutti gli studenti. Sulla base di questi standard sono previsti naturalmente anche l’autovalutazione e i processi di miglioramento delle scuole. Gli standard vengono modificati e adeguati periodicamente. Il QAD sta attualmente rivedendo il quadro di riferimento per la garanzia della qualità e i suddetti standard nazionali finora adottati, nell’ottica di una maggiore apertura al futuro. Tale revisione tiene conto della fase pandemica in cui le regolari visite scolastiche sono state drasticamente ridotte e sostituite da visite specifiche che hanno interessato la maggior parte delle scuole statali e non statali. Lo scopo delle visite durante la pandemia è stato quello di accertare come le istituzioni scolastiche stessero adottando le mitigation measures per la presenza del Covid. In tale frangente, il QAD ha avuto l’opportunità di rivedere i propri documenti strategici.

Ora, a partire dai primi mesi del 2023, si darà avvio ad una public consultation per ricevere feedback dai principali stakeholder, mentre la conclusione del processo di revisione e la presentazione dei documenti al pubblico sono previsti negli ultimi mesi del 2023.

Va evidenziato che le visite di valutazione esterna vengono condotte in tutte le tipologie delle istituzioni educative pre-obbligatorie (0-5 anni) e obbligatorie (5-16 anni) con approcci e protocolli diversificati tra i centri di assistenza all’infanzia (0-3 anni) e le istituzioni educative (3-16 anni).

L’istruzione obbligatoria a Malta

L’istruzione obbligatoria ha la durata di 11 anni e va dai 5 ai 16 anni di età. Comprende sei anni di istruzione primaria (dai 5 agli 11 anni) seguiti da cinque anni di istruzione secondaria (dagli 11 ai 16 anni) che, a sua volta, comprende le scuole medie (dagli 11 ai 13 anni) e le scuole secondarie (dai 13 ai 16 anni). L’istruzione obbligatoria è offerta a tempo pieno e gratuitamente in tutte le scuole statali, ma i genitori possono scegliere di iscrivere i propri figli in scuole ecclesiastiche o indipendenti.

Le peculiarità del sistema valutativo

Tra le peculiarità del sistema valutativo di Malta c’è l’articolazione del QAD in due sezioni:

  • la sezione “Valutazione dell’Istruzione”, incentrata sulla qualità dei processi e sulle procedure di apprendimento e di insegnamento all’interno delle scuole;
  • la sezione “Regolamentazione e Conformità”, incentrata sulla qualità delle strutture e sulla conformità a quanto richiesto dalle norme in materia.

Ciascuna sezione si concentra sulla condivisione del concetto di qualità nelle istituzioni educative. La garanzia della qualità attiene agli standard di riferimento che hanno al centro lo studente e alla salvaguardia di un’istruzione equa e inclusiva, in linea con l’impegno di Malta per raggiungere l’obiettivo n. 4 dell’Agenda ONU 2030.

I tre livelli del processo valutativo

Di particolare interesse è sicuramente il processo valutativo, caratterizzato da un primo livello interno alle scuole, da un terzo livello esterno, ma soprattutto da un secondo livello, rappresentato dal sostegno esterno per migliorare il processo di valutazione interna, offerto dagli Ispettori stessi.

La valutazione interna, che si basa su un equilibrio tra autonomia e responsabilità, si avvale di standard fissati con i rispettivi indicatori di successo, che coprono tre aree, punti di riferimento anche per la valutazione esterna: Educational Ladership and Management; Teaching and Learning; School Ethos.

Quest’ultima area include il sostegno offerto agli alunni per raggiungere il loro pieno potenziale, il clima scolastico, il benessere degli studenti, l’inclusione e il coinvolgimento attivo dei genitori.

Per molti anni il QAD ha avuto una sola tipologia di valutazione esterna, mentre da tre anni a questa parte ha avvertito la necessità di introdurre altri modelli per analizzare ulteriori aspetti delle istituzioni scolastiche.

I tre modelli di valutazione esterna

La valutazione esterna è garantita per tutte le scuole almeno una volta ogni tre anni. A ciò si aggiunge la One Day External Review, cioè la valutazione esterna di un giorno, che è tesa a valutare i meccanismi interni di garanzia della qualità della scuola e come la scuola promuove il miglioramento. Ci sono diversi modelli di valutazione esterna:

  • quello mirato a valutare i progressi della scuola negli standard di qualità identificati e a fornire feedback al capo di istituto e alla comunità scolastica (modello di valutazione esterna mirata);
  • quello mirato a rilevare la piena conformità rispetto agli aspetti normativi prescrittivi;
  • quello tematico, il cui obiettivo principale è informare i responsabili politici sulla situazione degli istituti di istruzione, anche al fine di renderli consapevoli dei risultati delle politiche attuate e perché possano indicare le eventuali alternative per migliorare i processi di apprendimento e le politiche di inclusione.

Le fasi della valutazione esterna

L’attività di valutazione esterna delle scuole è effettuata da un team composto da un Rewiew Leader, che ne è il responsabile, e da altri Ispettori. Il numero di membri del team può variare da due a quattro, a seconda delle dimensioni della scuola.

Si articola in tre fasi: prima, durante e dopo la visita. Da segnalare che, durante la visita, riveste grande importanza l’osservazione delle lezioni da parte degli Ispettori, compresa la loro presenza in momenti quali l’assemblea scolastica, l’intervallo e altre attività che si svolgono nei giorni della visita.

In aula gli Ispettori osservano la lezione in modo discreto e prendono in considerazione diversi aspetti, tra cui l’organizzazione e la gestione dell’ambiente scolastico, l’approccio didattico-creativo dell’insegnante, le strategie di valutazione degli alunni.

Il docente riceve un breve feedback solo se richiesto; il team ispettivo accetterà richieste di incontri da parte di tutti gli insegnanti; l’obiettivo è quello di aiutarli a riflettere sulle proprie pratiche e non di emettere giudizi.

I rapporti di valutazione

Il capo di istituto comunica per iscritto ai genitori i principali risultati del rapporto finale di valutazione elaborato dal team.

Di particolare rilievo è l’effettuazione di una visita di follow-up, senza preavviso, nell’anno scolastico successivo alla valutazione esterna, con lo scopo di garantire che la scuola attui le raccomandazioni individuate nel suddetto rapporto.

Anche se i rapporti relativi alle valutazioni esterne non sono utilizzati per classificare le istituzioni scolastiche, è comunque compito delle stesse scuole comunicare in modo tempestivo i principali risultati ai soggetti interessati, compresi i genitori degli alunni. La scuola è libera di pubblicare il rapporto sul proprio sito web e di inviarlo ai propri organi di governo.

Si segnala infine che, a seguito della valutazione esterna, le scuole ricevono un massimo di sei raccomandazioni su cui lavorare, intorno alle quali si determinano ciclicamente tutte le dinamiche delle successive valutazioni. Le raccomandazioni, circoscritte e ben definite, rappresentano per le istituzioni scolastiche un quadro preciso intorno al quale elaborare i processi di miglioramento.


[1] Nota DGOSVI prot. n. 23940 del 19 settembre 2022.

[2] Con l’a.s. 2022/2023 si avvia il nuovo triennio del SNV e della progettualità dell’offerta formativa. Vedi Scuola7- 307 e D. Previtali, M. Logozzo, M.T. Stancarone, Rendicontare a scuola. Dall’autonomia alla rendicontazione sociale, Tecnodid, 2022.

[3] Per approfondimenti consultare: https://www.sici-inspectorates.eu/Home

[4] Ministry for Education, Sport, Youth, Research and Innovation – MEYR.

[5] Quality Assurance Department.