Il 14 giugno scorso al Ministero dell’Istruzione, presso la Sala “Aldo Moro” si è svolto l’“ITS day”, l’evento dedicato alla formazione terziaria professionalizzante.
Il Ministro Patrizio Bianchi e il Capo Dipartimento per il Sistema educativo di istruzione e formazione del Ministero, Stefano Versari, hanno partecipato in prima persona all’evento seminariale densamente popolato di esperti e protagonisti del settore.
Dati incoraggianti
Una delle principali finalità dell’evento è stata quella di presentare i dati fondamentali sull’andamento degli Istituti Tecnici Superiori che emergono dal monitoraggio, svolto dall’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE). I risultati appaiono molto incoraggianti considerando che la percentuale dei diplomati che ha trovato lavoro nel corso del 2021, somma a 80 punti percentuali quasi tutti impiegati in settori coerenti con il percorso di studi.
Il dibattito ha dedicato molte riflessioni alle opportunità di sviluppo per gli ITS nei Progetti UE, alla dimensione europea dei corsi ITS ed ai i piani di sostegno allo sviluppo di questo settore dell’istruzione terziaria.
Nell’ambito del Programma ITS 4.0 sono stati premiati cinque ITS per i migliori progetti selezionati sia per la scelta tematica sia del percorso, tali da coinvolgere fortemente gli allievi e motivarli ad affrontare le sfide proposte dal programma formativo che avvicina scuola e impresa nei processi di innovazione.
Cambiamenti in vista: parola di Ministro!
Il ministro Bianchi sostiene che sugli ITS è in atto un cambiamento strategico che investe le risorse del PNRR e porterà vantaggi all’intero Paese. All’azione è stata destinata una quota pari a 1,5 miliardi fino al 2026. Gli obiettivi mirano a rafforzare i percorsi, mantenendo la loro identità e il loro prezioso e specifico rapporto con i territori, ma si concentrano sulla necessità di rendere gli Istituti Tecnici Superiori ancora più attrattivi per i giovani. La strategia per raggiungere e centrare questi ambiziosi bersagli si fonda sulla necessità di creare una rete educativa nazionale per rafforzare il sistema e allineare l’offerta alle esigenze del tessuto produttivo e con i nuovi campi dell’economia.
Le nuove ambizioni dell’Istruzione Tecnica Superiore poggiano sui dati importanti che, nonostante la pandemia e le sue restrizioni, hanno caratterizzato l’occupazione. Oltre 4200 diplomati, su poco più di 5000, sono stati assunti da aziende interessate ai loro rispettivi profili professionali. Ma non sono da disdegnare le altre attività che hanno impegnato la restante parte dei diplomati. Molti di essi hanno capitalizzato gli studi accedendo a percorsi universitari, impegnandosi in tirocini extra curriculari oppure semplicemente hanno aspettato migliori occasioni di lavoro.
Il monitoraggio INDIRE: conoscere per cambiare
Il monitoraggio dell’INDIRE ha, di fatto, mostrato interessanti declinazioni del fenomeno ITS, molto utile non solo perché ha reso visibile a tutti lo stato dell’arte, ma anche perché rappresenta quella base informativa necessaria anche per poter decidere cambiamenti futuri. Relativamente all’anno 2020 ha accertato che sebbene l’interesse verso i percorsi sia prevalente tra i neo diplomati, non è trascurabile la percentuale del 20% di ultra venticinquenni attratti dalle prospettive di lavoro e di sviluppo professionale che tali percorsi riescono ad offrire.
La flessibilità organizzativa e didattica, la governance, che si innesta fortemente sulle imprese capaci di captare l’innovazione e di metterla a frutto nelle proprie strategie imprenditoriali, l’attenzione alle tecnologie proprie del Progetto ITS 4.0, rendono appetibili e spendibili i titoli rilasciati dagli Istituti Tecnici Superiori anche in forza alla loro appartenenza ai settori tecnologici d’avanguardia.
Caratteristiche di rilievo dei percorsi
I percorsi erogati dagli ITS hanno una durata biennale e, in alcuni casi, triennale. Essi fanno riferimento alle aree più rilevanti dell’attuale sviluppo economico, industriale e manifatturiero:
- Mobilità sostenibile
- Efficienza energetica
- Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali/turismo
- Tecnologie dell’informazione e comunicazione
- Nuove tecnologie della vita
- Nuove tecnologie per il Made in Italy, articolata a sua volta in sistema agro-alimentare, sistema meccanica, sistema moda, servizi alle imprese, sistema casa.
La progettazione dei percorsi avviene in aderenza a piani regionali di programmazione triennali che fanno riferimento alle figure nazionali previste dal Decreto del 7 febbraio 2013[1] per ciascuna area tecnologica e con riguardo sia ai fabbisogni formativi dei diversi territori rispetto alle specifiche filiere produttive sia alle esigenze di innovazione scientifica, tecnologica e organizzativa delle imprese.
Gli standard minimi prevedono stage obbligatori in aziende e laboratori almeno per il 30% della durata del monte ore complessivo, presenza di non meno del 50% di docenti provenienti dal mondo del lavoro e con specifica esperienza professionale maturata nel settore per almeno cinque anni (D.P.C.M. 25 gennaio 2008).
Il diploma rilasciato dagli ITS al termine del corso biennale si colloca al V livello EQF (European Qualification Framework); il diploma rilasciato al termine del corso triennale, al VI livello EQF.
Verso la riforma
Lo scorso 25 maggio è stata approvata dal Senato la Riforma dell’Istruzione Tecnica Superiore. Il provvedimento deve tornare alla Camera dei Deputati per la terza lettura poiché l’aula di Palazzo Madama ha apportato delle modifiche. In sintesi si possono riassumere le novità più rilevanti in alcuni punti fondamentali.
Si cambia nome
La prima, e quella che salta subito agli occhi, è il cambiamento del nome. Si passa da ITS a ITS Academy. Allargare il numero delle aree che sono state introdotte dal DPCM del 2008 è uno dei provvedimenti che mira ad arricchire le attuali 6 aree prima menzionate.
Nuovi ambiti
Ci sarà un decreto del Ministero dell’Istruzione, da adottare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento di riforma, che dovrà individuare una serie di aree tecnologiche riferite a precisi ambiti come transizione ecologica o transizione digitale.
Stage e tirocini
Gli stage aziendali e i tirocini formativi, che potranno essere svolti anche all’estero, saranno sostenuti da borse di studio e saranno obbligatori, nella percentuale del 35% della durata del monte orario complessivo dei percorsi ITS.
Nuovi fondi
Viene previsto il Fondo per l’istruzione tecnologica superiore, istituito nello stato di previsione del Ministero dell’Istruzione allo scopo di dotare gli ITS di un finanziamento stabile. Per iniziare sono stanziati da quest’anno 48,35 milioni di euro finalizzati alla realizzazione dei percorsi formativi, al potenziamento dei laboratori e delle infrastrutture tecnologicamente avanzate, all’orientamento dei giovani e delle loro famiglie e, inoltre, alle borse di studio.
Presidenza e docenza
Un’altra novità rilevante è costituita dalla Presidenza degli ITS che dovrà essere appannaggio delle imprese fondatrici e partecipanti. Sono queste che esprimeranno il presidente della Fondazione ITS, che sarà il legale rappresentante.
E anche la docenza degli Istituti Tecnici Superiori dovrà arrivare per almeno il 60% delle ore complessive dal mondo del lavoro, proprio per sottolineare il deciso cambio di direzione verso l’operatività e l’aderenza al mondo produttivo.
Credito d’imposta
Le aziende che vorranno investire nei nuovi ITS potranno godere di un credito d’imposta pari al 30%. Allo scopo di sostenere l’occupazione nelle aree depresse del Paese, il credito di imposta salirà al 60% se l’erogazione riguarderà le province in cui il tasso di disoccupazione è superiore a quello medio nazionale.
Anagrafe degli studenti
Il Ministero dell’Istruzione istituirà l’anagrafe degli studenti iscritti ai percorsi ITS mediante un necessario decreto che ne realizzerà l’attuazione.
Rapporti con l’Università
I percorsi formativi di sesto livello EQF degli ITS (cioè quello dei percorsi triennali), saranno realizzati congiuntamente dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero dell’Università e della ricerca, con la possibilità di avvalersi di enti pubblici vigilati o controllati
Comitato nazionale ITS
Il Comitato nazionale ITS Academy”, previsto, a sua volta, dalle norme in esame al Parlamento, avrà compiti di consulenza e proposta, ovvero di consultazione delle associazioni delle imprese, delle organizzazioni datoriali e sindacali, degli studenti e delle fondazioni ITS Academy, con l’obiettivo di raccogliere elementi sui nuovi fabbisogni di figure professionali di tecnici superiori nel mercato del lavoro.
Uno spot per gli ITS
Durante la mattinata è stato anche presentato lo spot promozionale per informare studentesse, studenti e famiglie sulle opportunità offerte dagli ITS e sui percorsi disponibili. È stata anche ricordata la collaborazione tra Ministero dell’Istruzione e Rai, che, grazie al programma “Cercasi Talento”, ha fatto conoscere questa filiera a un vasto pubblico.
[1] Decreto 7 febbraio 2013 Definizione dei percorsi di specializzazione tecnica superiore di cui al Capo III del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008. (13A03258) (GU Serie Generale n.91 del 18-04-2013).