Il 25 maggio è stato reso disponibile il nuovo Questionario Scuola (QS) che servirà ad aggiornare i benchmark di riferimento per l’autovalutazione. Si tratta, in effetti, del primo passo per entrare nel vivo della progettualità 2022-2025 e consentire alle diverse istituzioni scolastiche di analizzare quanto realizzato anche grazie al confronto reciproco sui processi attivati e sui risultati raggiunti nel 2019-2022. In questo contributo analizziamo la finalità del Questionario e le funzioni ed i tempi per rispondere.
Ripartiamo dal RAV
Per far ripartire la progettualità del triennio 2022-2025 in primo luogo abbiamo necessità di condurre l’autovalutazione, che ormai le scuole hanno imparato a realizzare attraverso il ‘Rapporto di Autovalutazione’ (RAV). L’obiettivo è l’individuazione delle aree di criticità da migliorare, tradotte in Priorità e Traguardi da raggiungere nell’arco del triennio. Rispetto a tali Priorità le scuole fissano i propri ‘Piani di miglioramento’ (PdM) da attuare coerentemente con il ‘Piano triennale dell’Offerta formativa’ (PTOF), di cui il PdM è parte integrante, per poi arrivare alla fase della ‘Rendicontazione sociale’ (RS) al termine del triennio di progettualità. Nel modello delineato, come è noto, l’autovalutazione anticipa tutto il percorso, orientando la scelta delle azioni da intraprendere e facilitando la necessaria condivisione delle procedure da attivare. La struttura del RAV, infatti, pone in stretta correlazione i processi, educativi e gestionali, attivabili dalla scuola in relazione al contesto di appartenenza al fine di migliorare gli esiti degli studenti. Autovalutazione, quindi, come leva per il miglioramento.
La ciclicità del SNV
La scelta di porre l’autovalutazione a monte dell’intero Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) evidenzia la convinzione che nessun percorso di miglioramento può essere efficace se non è espressione di una riflessione condivisa all’interno della scuola. Partendo da questo assunto, l’autovalutazione diventa uno strumento di gestione strategica finalizzato al miglioramento continuo del servizio scolastico contestualizzato nella comunità di appartenenza. Ed è a quella comunità, e non solo, che occorrerà restituire, poi, i risultati raggiunti in termini di rendicontazione sociale.
Questa ciclicità, però, necessità di alcuni punti fermi da cui ripartire, in modo da rendere più evidenti i legami tra i diversi documenti strategici della scuola ed i processi che li caratterizzano. Da un lato abbiamo, infatti, l’esigenza di rispettare il dettato normativo della Legge 107/2015 che impone di progettare il nuovo triennio con un anno di anticipo, ma dall’altro dobbiamo anche costruire il ciclo progettuale in maniera coerente e chiara. Ed è proprio per questa esigenza di coerenza progettuale che l’Amministrazione ha suggerito, limitatamente all’anno scolastico in corso, una stesura sintetica del PTOF 2022-2025 entro l’avvio della fase delle iscrizioni, proprio perché ancora privi degli esiti del triennio 2019-2022 e della nuova autovalutazione. La definizione dettagliata del PTOF 2022-2025 è stata, quindi, rimandata a settembre 2022, ed ora si riparte proprio raccogliendo i dati necessari all’autovalutazione attraverso il nuovo Questionario.
La tempistica del Questionario Scuola
All’inizio del triennio di progettualità è, dunque, necessario che le scuole rispondano ad un nuovo Questionario, per fotografare la situazione contestualizzandola ai processi in corso, agli esiti raggiunti, alle condizioni di contesto.
La tempistica che il Ministero dell’Istruzione ha comunicato con la nota 24 maggio 2022, n. 13483 è la seguente:
- Apertura Questionario Scuola (QS): 25 maggio 2022
- Chiusura periodo compilazione del QS: 31 agosto 2022
- Restituzione benchmark: da settembre 2022.
È importante che le scuole rispettino il periodo di compilazione indicato, poiché una volta terminato non sarà più possibile accedere per rispondere al Questionario. I nuovi benchmark di riferimento per l’autovalutazione, che consentiranno a ciascuna scuola di osservare il proprio posizionamento rispetto alle altre istituzioni scolastiche, saranno infatti in parte elaborati dall’Amministrazione centrale partendo dai dati raccolti con il Questionario. Avviata, quindi, l’elaborazione dei parametri di riferimento, non sarà consentito alle scuole che eventualmente lo richiederanno di rispondere tardivamente, perché altrimenti l’elaborazione sarebbe compromessa. Resta inteso che nelle passate edizioni del Questionario la percentuale di scuole che ha risposto entro i termini ha comunque garantito l’attendibilità dei dati rilevati e restituiti.
Le aree a cui rispondere
Il Questionario Scuola è strutturato come il Rapporto di Autovalutazione di cui ricalca le Aree e, anche per questa edizione, la sua redazione viene effettuata all’interno della Piattaforma RAV. Di seguito lo schema delle aree in cui sono presenti domande, che all’interno della struttura on line sono facilmente identificabili perché contrassegnate dal simbolo “QS”.
Area del Contesto | Area dei Processi – pratiche educative e didattiche | Area dei Processi – pratiche gestionali e organizzative |
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• Risorse economiche e materiali • Risorse professionali | • Curricolo, progettazione e valutazione • Ambiente di apprendimento • Inclusione e differenziazione • Continuità e orientamento | • Orientamento strategico e organizzazione della scuola • Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane • Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie |
Può essere utile stampare il Questionario vuoto e distribuire le domande rispetto ai diversi profili di competenza. Ad esempio per le domande relative al Contesto e all’Area delle pratiche gestionali e organizzative molto probabilmente sarà opportuno coinvolgere oltre al Dirigente scolastico anche il Direttore dei Servizi generali e amministrativi. Per le domande afferenti all’Area delle pratiche educative e didattiche, invece, potrebbe essere utile, sia a raccogliere le risposte più opportune sia a favorire la condivisione delle domande e delle questioni da analizzare, coinvolgere le figure referenti delle aree corrispondenti. Ad esempio per l’inclusione e la differenziazione si potrebbe coinvolgere la Funzione strumentale specifica o anche i coordinatori dei Dipartimenti.
Terminata la compilazione, la scuola non dovrà inviare le proprie risposte e sarà direttamente il sistema a lavorare i dati presenti in piattaforma una volta terminato il periodo di compilazione.
Dal Questionario Scuola alla progettualità 2022-2025
Da settembre prossimo, quindi, le scuole, accedendo di nuovo alla Piattaforma RAV, troveranno le tabelle dei benchmark aggiornati ed il proprio posizionamento (ammesso che abbiano risposto al QS), gli esiti scolastici conseguiti da alunni e studenti nell’anno scolastico 2021/2022 e potranno concludere l’autovalutazione. Terminata anche questa operazione, ossia conclusa la redazione del RAV 2022, ciascuna scuola avrà individuato le Priorità ed i Traguardi di miglioramento da raggiungere nell’arco del triennio 2022-2025, alla base della predisposizione del Piano di Miglioramento.
Sempre da settembre prossimo le scuole aggiorneranno il PTOF 2022-2025 nel dettaglio, avendo chiari sia i risultati raggiunti nel triennio concluso e da portare in rendicontazione sia le piste di miglioramento da seguire.
Con la nota 14 settembre 2021 n. 21627, come già richiamato, era stata infatti suggerita la predisposizione di un PTOF 2022-2025 molto essenzializzato entro la tempistica indicata dalla Legge 107/2015, limitandosi a prevedere “la documentazione dei soli aspetti strategici ad oggi prefigurabili”. Per questo motivo all’interno del SIDI, per le scuole che adottano la Piattaforma ministeriale per il PTOF, la struttura era stata fortemente semplificata, rimandando alla successiva fase di aggiornamento del documento la sua redazione puntuale.
La coerenza tra i due documenti deve essere garantita ricavando dal RAV 2022, una volta pubblicato, le Priorità e i Traguardi per il Miglioramento da assumere nel PTOF 2022-2025 e rispetto alle quali redigere il Piano di Miglioramento.
Per le scuole che adottano la Piattaforma per il PTOF sarà resa disponibile una specifica funzione che riverserà automaticamente le coppie Priorità/Traguardo e gli Obiettivi di processo dal RAV 2022 al PTOF 2022-2025.
Rilanciare gli strumenti dell’autonomia
Riavviare il ciclo progettuale della scuola può (e deve) essere anche l’occasione per riflettere sugli strumenti progettuali a disposizione, sulla logica che li caratterizza, sulla necessità di condividerne il significato e gli impegni affinché non diventino meri adempimenti, assunti da alcuni perché ritenuti, a volte in maniera opportunistica, ormai più esperti degli altri. È innegabile che nelle nostre scuole si siano sviluppate competenze professionali fino a qualche anno fa inimmaginabili. Sono stati realizzati innumerevoli percorsi formativi e il dibattito si è fatto via via più ricco, ma il rischio da evitare è che, a fronte di figure professionali sempre più esperte, quelle stesse professionalità siano sempre più sole. L’analisi dei dati, la politica dei benchmark, la strategicità delle azioni, la capacità di leggere nel medio-lungo termine il legame tra i processi attivati ed i risultati raggiunti sono competenze entrate nel linguaggio scolastico, ma forse appartengono ancora a poche persone e non sono diventate patrimonio comune. Questa è, molto probabilmente, la sfida più grande che ci attende per il triennio 2022-2025: rilanciare gli strumenti dell’autonomia scolastica valorizzandone il ruolo per la qualità del nostro sistema scolastico.