Mancano un paio di settimane all’avvio delle iscrizioni scolastiche e, conseguentemente, alla data indicata dal Ministero dell’Istruzione per la pubblicazione dei documenti progettuali dell’anno in corso eventualmente aggiornati e, soprattutto, del Piano Triennale dell’offerta formativa 2022-2025. Ripercorriamo, allora, sinteticamente le indicazioni fornite alle scuole e le motivazioni che si celano dietro la apparente novità del PTOF semplificato.
I dubbi delle scuole
Sono molte le scuole che hanno guardato con stupore all’essenzializzazione dell’applicativo PTOF in ambiente SIDI e che hanno chiesto chiarimenti sul perché fosse cambiato il format ormai noto e messo a disposizione, per le scuole che hanno deciso di adottarlo, dall’anno scolastico 2018/2019. In realtà il Ministero con la nota 21627 del 14 settembre scorso ha fornito le consuete indicazioni operative sia per aggiornare i documenti strategici del triennio in corso (Rapporto di autovalutazione, Piano di Miglioramento, Piano triennale dell’offerta formativa) sia per definire il PTOF 2022-2025[1].
Perché un PTOF sintetico
Innanzitutto vanno evidenziate le motivazioni che hanno portato l’Amministrazione a suggerire di semplificare il lavoro di predisposizione del PTOF del triennio successivo, previsto dalla Legge 107/2015 con un anno di anticipo rispetto all’effettiva vigenza:
- le scuole non hanno ancora predisposto il nuovo RAV e, quindi, non hanno ancora individuato le Priorità ed i Traguardi rispetto ai quali progettare i percorsi di miglioramento del triennio 2022-2025;
- l’anno scolastico in corso chiude un triennio fortemente condizionato dalla pandemia e risulta quanto mai necessario aspettarne la conclusione per riflettere concretamente sugli esiti del triennio 2019-2022 da cui ripartire per progettare il PTOF 2022-2025.
A queste considerazioni oggettive, si può senz’altro aggiungere che la necessità di progettare il triennio con un anno di anticipo, come vuole la Legge 107/2015, nasceva dalla volontà di assegnare l’organico dell’autonomia alle scuole rispetto al PTOF progettato, circostanza che nel tempo è andata sfumando e che, quindi, ne affievolisce l’urgenza. L’Amministrazione ha, pertanto, voluto semplificare il lavoro di progettazione anticipata richiesto alle scuole, consentendo loro di predisporre per ora in maniera sintetica il PTOF 2022-2025, che a settembre 2022 tornerà invece ad essere completo e puntuale.
Predisporre prima il nuovo RAV
Un’altra considerazione importante, a sostegno della scelta di semplificare per il momento la struttura del PTOF 2022-2025, è quella che accompagna la logica progettuale del Sistema Nazionale di Valutazione. Ogni scuola prima deve condurre l’autovalutazione (attraverso il RAV), poi integrare le priorità per il miglioramento con le priorità strategiche per progettare il triennio (predisponendo il PTOF ed al suo interno il PdM conseguente all’autovalutazione) ed infine dare conto di quanto realizzato e raggiunto, da cui ripartire con un nuovo ciclo progettuale (attraverso la Rendicontazione sociale, che da un lato infatti chiude un triennio, dall’altro pone le basi per definire il successivo).
Occorre, pertanto, aspettare di predisporre il nuovo Questionario Scuola ed il nuovo RAV 2022, processi che saranno avviati nella prossima primavera, e solo dopo di questi sarà possibile costruire con consapevolezza e basandosi su dati ed esiti certi il PTOF completo di tutti i suoi elementi per il triennio 2022-2025.
Gli elementi ad oggi prefigurabili
Stante queste riflessioni, con la nota 21627 del 14 settembre 2021 il Ministero ha suggerito alle scuole tutte, sia a quelle che adottano l’applicativo PTOF in ambiente SIDI sia a tutte le altre, di predisporre un Piano molto semplificato, limitato a quei contenuti ad oggi prefigurabili:
- Analisi del contesto e dei bisogni del territorio;
- Priorità strategiche e priorità finalizzate al miglioramento degli esiti;
- Insegnamenti attivati;
- Organizzazione.
Nell’applicativo, ad esempio, queste voci sono fornite semplicemente sottoforma di indice, che le scuole possono sviluppare in maniera discorsiva (e, perché no, sintetica), senza fare riferimento a dati o ad altro, ma solo prefigurando gli elementi di contesto e le prospettive di lavoro per il triennio 2022-2025.
Nulla andrà perso
A settembre 2022, poi, quando le scuole avranno fatto il nuovo Questionario ed avranno accesso al nuovo RAV comprensivo degli esiti 2021/2022, aggiorneranno il PTOF 2022-2025 sviluppandolo in tutti i suoi aspetti, ad esempio definendo il PdM o l’offerta formativa per come sarà chiaro che vogliono procedere.
Resta inteso che l’applicativo del PTOF in ambiente SIDI da settembre 2022 tornerà a proporre l’indice completo già noto, avrà i dati presenti a sistema precaricati e tornerà a svolgere la funzione di supporto puntuale al lavoro progettuale delle scuole. Nella versione completa del format disponibile da settembre 2022, le scuole troveranno ovviamente precaricati anche i contenuti che, seppure in maniera semplificata, stanno predisponendo nel PTOF sintetico proposto quest’anno.
Una tempistica… a prova di proroghe
Appare evidente, quindi, che le eventuali richieste di proroghe che le scuole dovessero avanzare sono state superate a monte, in quanto l’Amministrazione ha suggerito di rimandare a settembre 2022 la definizione dei contenuti operativi del PTOF 2022-2025. Entro il 4 gennaio prossimo, data fissata per l’avvio delle iscrizioni scolastiche, occorre predisporre ed approvare negli organi collegiali competenti un documento PTOF 2022-2025 che definisca sinteticamente le prospettive di sviluppo del triennio, la cui progettualità è stata implicitamente prorogata al prossimo anno scolastico. Un segnale di attenzione per le scuole che, in questo modo, non sono state affannate in un lavoro di anticipo progettuale, oltretutto privo degli elementi fondanti della logica autovalutativa, e possono maggiormente dedicarsi alla conclusione delle attività del triennio 2019-2022, sperando davvero che il prossimo anno tutto torni alla normalità.
[1] Cfr. Maria Teresa Stancarone Nuovo triennio, nuovo PTOF in Scuola7 n. 251, 20 settembre 2021. Per ulteriori approfondimenti si rimanda al n. 3 di Notizie della scuola dell’1/15 ottobre 2021.