Memorie semplici, nel tuo ricordo, Giancarlo.
Nonostante il peso della mia ignoranza, mi hai spesso consentito di salire sulle tue spalle, quelle di un gigante. Solo così ho potuto intravedere, anche io, i tuoi orizzonti limpidi ed immensi, frutto di Saggezza, non solo di Sapienza.
Mi piace ricordarti nella tua dimensione umana, anch’essa di grandezza smisurata.
Ci ritrovammo a parlare delle nostre rispettive vite di ragazzi a bottega, giacché Floriano Cerini, il tuo gemello, aveva pubblicato la storia della vostra esperienza. Mi raccontasti di voi due, bùrdel in un salone di barbiere a Faenza negli anni ’60, ed io ti raccontai l’esperienza di guaglione in un’officina di elettrauto, a Napoli, negli anni ‘70.
Che fortuna! Essere stato mille volte accanto ad una persona degna di immenso rispetto.
Per la Scienza, che da te si poteva attingere a piene mani e senza prezzo alcuno.
Per l’Amore, che ha animato ogni attimo della tua vita e che hai regalato, al mondo intero, con eleganza e discrezione.