Genitori

Il rapporto tra scuola e genitori non è sempre fluido, come dimostrano vari episodi poco edificanti di cronaca scolastica. È costantemente dietro l’angolo la spada di Damocle di qualche contenzioso di fronte alla magistratura, a volte per vicende (come le mense scolastiche o i vaccini) che sembrano esulare dalle specifiche responsabilità della scuola in materia di istruzione (cfr. Olivieri, 103). Più delicata appare la posizione dei genitori in materia di determinazione dell’offerta formativa, anche se gli orientamenti più recenti ben distinguono tra attività curricolari (di sicura ed esclusiva pertinenza delle scuole) e attività aggiuntive e facoltative (ove evidentemente il “consenso informato” dei genitori viene richiesto) (cfr. Olivieri, 115). È da tutti auspicato che il rapporto di fiducia tra scuola e famiglie possa consolidarsi, a partire dal momento strategico dell’iscrizione a scuola, che istituisce un rapporto di fiducia tra cittadini-genitori e scuola-istituzione (cfr. De Vivo, 112), o dalla vicenda – oggi sulla bocca di tutti – del carico dei compiti a casa (cfr. Amaducci, 118). Un patto educativo da rinnovare e testimoniare giorno per giorno è molto più efficace di una corretta, ma algida suddivisione dei ruoli e delle responsabilità all’interno degli organi collegiali della scuola (cfr. Olivieri, 111).