L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile è stata approvata nel 2015 da tutti i paesi delle Nazioni Unite ed è ormai entrata in gran parte delle politiche dei paesi aderenti, tra cui l’Italia. Gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile sono 17, articolati in 169 traguardi. Anche il MIUR è attivo su questo fronte ed ha stipulato nel 2016 un accordo con ASVIS (l’alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) per promuovere svariate iniziative (formazione, seminari, concorsi) nel settore educativo (Bettini, 125).
Di rilievo il seminario nazionale svoltosi nel maggio 2019 a Vibo Valentia (Bettini, 129) in cui è stato messo in evidenza come la “sostenibilità” non sia riconducibile alla sola area dell’educazione ambientale o dell’ecologia, ma coinvolga discipline come l’economia, la demografia, le scienze sociali, il diritto: tutti saperi necessari per un approccio integrato allo sviluppo umano. Le varie manifestazioni che coinvolgono la scuola sono ora documentate nel portale sull’educazione alla sostenibilità, reso disponibile da Indire (scuola2030.indire.it), ove è possibile fruire di numerose risorse didattiche (Pettenati, 141).
Sono molti gli aspetti della sostenibilità che si intrecciano con la vita quotidiana: basti pensare ai temi della pace, del clima, della immigrazione, delle pari opportunità, del rispetto. Pietre d’inciampo per non dimenticare (Lorenzoni, 126) e su cui costruire anche un rapporto di responsabilità con i ragazzi (Muraglia, 139), al di là di incidenti di percorso che hanno fatto scalpore nella scuola, come la vicenda della professoressa palermitana sanzionata perché non avrebbe vigilato sui percorsi didattici dei propri allievi (Muraglia, 137).