Un sistema educativo con grandi numeri
Con comunicato del 12.9.2017 il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha fornito alcune informazioni di sintesi relative all’anno scolastico 2017/2018.
Dall’11 settembre u.s. gli alunni e le alunne stanno tornando sui banchi in date differenziate, sulla base dei calendari definiti a livello regionale.
Le “Anticipazioni sui principali dati della scuola statale“, aggiornate a settembre 2017, ci rappresentano un “esercito” imponente di oltre 8,6 milioni di ragazzi e ragazze a scuola nel sistema nazionale di istruzione, composto di scuole statali e paritarie, di cui oltre 7.757.849 nella scuola statale, per 370.697 classi. Il numero è in leggero calo a livello nazionale, con un decremento significativo a Sud (in particolare in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria).
Alla scuola dell’infanzia statale risultano iscritti 948.900 bambini e bambine; alla primaria 2.538.095; alle secondarie di 1°grado 1.637.535; alle secondarie di 2°grado 2.633.319.
In particolare nelle superiori statali prevale la scelta e conseguente frequenza per l’indirizzo liceale (48,3%), seguito dall’indirizzo tecnico (31,5%) e dall’indirizzo professionale (20,2%), con differenziazioni fra regioni a seconda dell’organizzazione dell’offerta formativa.
I 7 milioni di studenti saranno accompagnati da oltre 819.000 docenti: in effetti parliamo di “posti” in organico dell’autonomia, cui corrispondono più insegnanti effettivi, perché come noto ciascun “posto” per esigenze diversificate (maternità, assegnazioni etc.) può essere “coperto” da più docenti. Il numero dei posti comuni è 661.438, cui si aggiungono i 18.762 posti per l’adeguamento dell’organico dell’autonomia e il significativo numero dei docenti di sostegno (oltre 138.000) sul totale. Rilevante l’incremento dall’a.s. 2014/2015 dei posti comuni, come appare nel grafico:
Fonte “Anticipazioni sui principali dati della scuola statale“, pag. 15
Una scuola inclusiva
Un cenno ad alcune specificità della scuola italiana:
– nella scuola statale sono presenti 234.658 alunne e alunni con disabilità, mentre erano 224.509 un anno fa, con un aumento rilevante nel decennio, che merita sicuramente riflessioni ed approfondimenti a livello clinico e sociologico;
Fonte “Anticipazioni sui principali dati della scuola statale“, pag. 16
– nella scuola statale sono 757.571 gli studenti con cittadinanza non italiana (dato previsionale sulla base delle rilevazioni delle scuole negli anni precedenti), quasi il 10% del totale degli studenti delle scuole statali, con un trend che pare costante.
I dati imponenti sopra rappresentanti ci fanno riflettere sulla complessità del sistema scolastico italiano, sulla sua multiforme articolazione e sulla necessità congiunta di lavoro comune e rinnovamento del fare scuola quotidiano, per sostenere il percorso formativo dei tanti ragazzi che rientrano sui banchi in questi giorni.
I messaggi di inizio anno
L’afflato comune si riflette nei molteplici auguri di avvio d’anno prodotti dai vertici nazionali e regionali dell’Amministrazione:
- la Ministra Valeria Fedeli su ragazzi e ragazze come centro della scuola e motivo della sua esistenza, e sulle novità che ci aspettano in questo anno scolastico 2017/2018;
- gran parte dei Direttori Generali dei vari Uffici Scolastici Regionali:
- Abruzzo su impegno e lavoro serio e dedito per la scuola;
- Calabria sull’agire in concreto e in gruppo, e sulla voglia di crescere;
- Campania su dialogo e sinergie;
- Emilia Romagna su paure e abbraccio dell’altro come “paracadute per volare”;
- Friuli Venezia Giulia su anno scolastico proficuo e sereno;
- Lombardia su crescita e interesse nel conquistare nuove mete;
- Marche sull’impegno;
- Veneto sulla necessità di creare domande e interrogativi, e non solo certezze;
- Piemonte su impegno, volontà ed entusiasmo nei ragazzi;
- Lazio su nutrimento per la mente e orrori dell’ignoranza;
- Liguria sull’istruzione di qualità;
- Molise sulla scuola più professionale e innovativa;
- Puglia su scuola come comunità educante;
- Sicilia sul paesaggio educativo siciliano e sulle coordinate formative della scuola;
- Umbria che, nel ricordare la tragicità del sisma, esorta i ragazzi a un uso consapevole e responsabile della comunicazione.
Una scuola da vivere con passione
Sono messaggi che vogliamo interpretare non come formali adempimenti, né come esigenza amministrativa, ma come dichiarazione di impegno e di “passione” e, per dirla con Alessandro D’Avenia, con un richiamo per quest’anno scolastico all’orecchio della passione:
“Che cosa avrei voluto sentirmi dire il primo giorno di scuola dai miei professori o cosa vorrei che mi dicessero se tornassi studente? Il racconto delle vacanze? No. Quelle dei miei compagni? No. Saprei già tutto. Devi studiare? Sarà difficile? Bisognerà impegnarsi di più? No, no grazie. Lo so. Per questo sto qui, e poi dall’orecchio dei doveri non ci sento. Ditemi qualcosa di diverso, di nuovo, perché io non cominci ad annoiarmi da subito, ma mi venga almeno un po’ voglia di cominciarlo quest’anno scolastico. Dall’orecchio della passione ci sento benissimo”.
Quindi che l’anno abbia inizio con passione.