Si parte con un progetto sperimentale
A distanza di quasi due anni e mezzo dalla pubblicazione della Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione, sono state emanate, il 7 novembre scorso, le Linee di indirizzo per la realizzazione delle attività di formazione sulle tecniche di primo soccorso, previste dall’art. 1, c. 10 della stessa L. 107/2015.
Il progetto “Primo soccorso a scuola” sarà avviato in via sperimentale a febbraio del prossimo anno, e coinvolgerà le scuole di ogni ordine e grado di tredici province (Trieste, Padova, Sondrio, Savona, Macerata, Perugia, Pistoia, Latina, Campobasso, Salerno, Taranto, Vibo Valentia, Sassari); solo al termine della sperimentazione, previsto per la metà del mese di marzo 2018, verrà definito il programma formativo per l’avvio del progetto nell’anno scolastico 2018/2019.
Dal 1992, quando furono istituiti il Sistema di emergenza sanitaria e il numero unico nazionale 118, sono state realizzate iniziative di formazione sulle tecniche di primo soccorso nella scuola in maniera spontanea e volontaristica. Il dettato normativo della legge n. 107 del 2015 consente ora di strutturare tale insegnamento in modo uniforme in tutte le scuole del territorio nazionale.
Novità delle Linee d’indirizzo: si estendono le attività di formazione anche alla scuola dell’infanzia, alla primaria e al personale docente e ATA
Mentre il c. 10 della L. 107/2015 disponeva che le iniziative di formazione per la promozione e la conoscenza delle tecniche di primo soccorso fossero destinate solo alle scuole di 1° e 2° grado, le Linee d’indirizzo presentate dal Ministro estendono l’accesso alla formazione anche agli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, compresi gli alunni con bisogni educativi speciali.
Altra novità è la realizzazione di attività formative inerenti il primo soccorso e applicazioni pratiche rivolte ai docenti ed al personale ATA; ciò al fine primario di incrementare il livello di sicurezza globale presso le scuole, garantendo innanzi tutto la possibilità di erogare, laddove necessario, interventi di soccorso potenzialmente salvavita nel contesto di eventi improvvisi insorti durante l’attività scolastica.
È quindi auspicabile – si legge nel documento – un interessamento attivo dei docenti, i quali, coinvolti con le proprie classi nel training con il personale sanitario, avranno la possibilità di formarsi essi stessi sull’argomento. Ciò riguarda soprattutto i docenti di scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, in quanto i fondamenti del primo soccorso sono compresi nei contenuti disciplinari.
Il coinvolgimento “attivo” dei docenti quali soggetti formatori determinerebbe, quindi, un meccanismo di amplificazione rilevante delle fasi di addestramento periodico dei discenti, e viene pertanto ritenuto “scelta strategica raccomandata”.
Le istituzioni scolastiche, inoltre, su coordinamento del docente referente (sempre “nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”), realizzano la formazione avvalendosi dei soggetti formatori scelti tra quelli ritenuti idonei dal SET-118, stipulando con essi specifiche convenzioni.
I soggetti erogatori della formazione
Attraverso un coordinamento e una governance istituzionale del Miur con gli UU.SS.RR., e del Ministero della salute con le Regioni per il tramite dei Servizi di Emergenza Territoriale 118 (SET-118), si individuano tra i soggetti erogatori della formazione: il Servizio di Emergenza Territoriale 118 (SET 118), le Associazioni di volontariato che operano in convenzione con il SET-118 per l’emergenza sanitaria territoriale, le Società scientifiche del settore dell’emergenza sanitaria, le altre associazioni di volontariato che operano nel settore del soccorso a mezzo ambulanza, e altri soggetti operanti nella formazione in ambito sanitario e accreditati dai Servizi Sanitari Regionali, abilitati all’erogazione di corsi di formazione finalizzati al rilascio dell’autorizzazione all’impiego del defibrillatore automatico esterno (DAE).
Contenuti della formazione e organizzazione dell’attività didattica
Il percorso formativo metterà in condizione il discente di poter acquisire, a livello teorico e pratico, quattro competenze fondamentali in tema di primo soccorso, inerenti le seguenti manovre salvavita:
- massaggio cardiaco;
- defibrillazione precoce;
- disostruzione delle vie aeree del soggetto pediatrico e adulto;
- manovre di primo soccorso nel trauma.
Gli obiettivi formativi, molto ambiziosi e distinti per ordine di scuola, sono riportati nell’All. B delle Linee d’indirizzo.
L’organizzazione dell’attività didattica: un parte didattica e una parte teorica
Ogni istituzione scolastica, nell’ambito della propria autonomia, provvede ad organizzare le iniziative di formazione includendole nel PTOF, programmando le attività (anche in rete di scuole) in accordo con le strutture sanitarie e di volontariato.
I protocolli formativi distinguono una parte didattica teorica ed una parte pratica; pertanto, nell’organizzazione delle attività, le Linee d’indirizzo raccomandano di tenere distinti i due momenti formativi: per la formazione teorica il numero degli alunni varierà in base alle dimensioni degli ambienti disponibili da parte delle istituzioni scolastiche, mentre per la formazione pratica il numero dei discenti non potrà in ogni caso superare il rapporto massimo di un istruttore per ogni 10 alunni.
La parte didattica pratica dovrà prevedere, da parte del formatore, l’illustrazione delle manovre di primo soccorso specifiche per i diversi livelli di apprendimento, e quindi la ripetizione delle stesse, prima commentata e quindi non commentata, da parte degli studenti.
Al fine di assicurare l’efficacia dei processi di apprendimento è auspicabile, inoltre, che gli studenti possano ripetere periodicamente con i propri docenti le manovre di primo soccorso apprese.
Sarà necessario, infine, definire adeguati strumenti di valutazione, con l’intento di verificare la ricaduta didattica e l’efficacia dell’azione formativa.
Ordine di scuola | Durata complessiva e articolazione | Finalità formative |
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Scuola dell’infanzia | 2 h | Al termine delle attività di formazione nella scuola dell’infanzia l’alunno è in grado di assumere adeguati comportamenti per migliorare la propria e altrui sicurezza, di individuare le principali situazioni di pericolo nei vari ambienti di vita, di riconoscere le circostanze che richiedono l’aiuto di un adulto e l’immediato intervento di soccorso. Inoltre l’alunno è in grado di allertare i servizi di emergenza del 118/112. |
Scuola primaria | 6 h
Il percorso formativo si articola in un intervento di 2 ore nel primo biennio e di 4 ore nel secondo triennio. |
Al termine delle attività di formazione nella scuola primaria l’alunno ha compreso l’importanza della cultura del primo soccorso, e del dovere civico ed etico di fornire aiuto e assistenza alle persone in difficoltà; è in grado di individuare le situazioni che necessitano dell’immediato intervento del 118/112 e di allertare correttamente i servizi di soccorso. È in grado di utilizzare ed applicare le conoscenze e le tecniche apprese. |
Scuola secondaria di 1° grado | 8 h
Il percorso formativo si articola in un intervento di 4 ore nel primo anno e di 4 ore nel secondo o terzo anno. |
Al termine delle attività di formazione nella scuola secondaria di primo grado, l’alunno ha migliorato il livello delle proprie competenze in ordine all’individuazione delle situazioni che necessitano dell’immediato intervento del 118 e alla capacità di allertare correttamente i servizi di soccorso. Inoltre è in grado di eseguire il massaggio cardiaco al bambino e all’adulto; riconosce il simbolo del DAE [defibrillatore automatico esterno] e le finalità della defibrillazione; è capace di riconoscere l’ostruzione delle vie aeree e di eseguire manovre di disostruzione; conosce i principali traumatismi ed è in grado di prestare soccorso. |
Scuola secondaria di 2° grado | 12 h
Il percorso formativo si articola in un intervento di 4 ore nel 1° biennio, di 4 ore nel 2° biennio, e di 4 ore nell’ultimo anno sulla defibrillazione (con rilascio di certificazione autorizzativa all’uso del DAE al compimento del 18° anno di età). |
Al termine delle attività di formazione nella scuola secondaria di 2° grado, lo studente è in grado di identificare ed è capace di fare fronte ai casi di emergenza sanitaria, anche eseguendo correttamente le fondamentali manovre salvavita: rianimazione cardiopolmonare, defibrillazione precoce, disostruzione delle vie aeree nel paziente adulto e pediatrico, primo soccorso al traumatizzato. |