Quando la scuola fa cronaca (nera)
Mah! Ormai sembra che picchiare l’insegnante sia una sorta di sport! Chissà se alle prossime Olimpiadi… Comunque, se non c’è il cazzotto ben dato che spedisce il povero prof. all’ospedale, nel migliore dei casi c’è l’indifferenza, o l’insulto, proprio quando lo studente non ne può più! Ma insomma! Perché doversi subire chiacchiere fuori dal mondo, di un Giulio Cesare che muore trafitto da ventitrè pugnalate… pare che le abbiano proprio contate una per una; o di un frate mezzo matto che va ad attaccare manifesti contro il Papa sul portone di una chiesa a Wittenberg… dicono che sia una città tedesca; o del volume di una sfera… quattro terzi p greco erre tre! Ma che, quando gioco a pallone, sto a pensare al volume della palla? Oppure a tirare un bel cucchiaio in porta come faceva il grande Francesco Totti!
Istruzione, cultura e successo nella società
Ma no, una scuola fatta così non mi piace! E poi, che si studia a fare! Tanto alla fine il diploma me lo danno lo stesso! Tanto, sessanta o cento, lode o non lode, il lavoro non lo trovi! Meglio una bella raccomandazione… pare che i politici siano molto gettonati per via dei voti… non quelli di scuola, quelli delle votazioni, le votazioni politiche! No, la scuola oggi non serve! In effetti è sempre servita a poco! Ci insegnano che certi grandi inventori a scuola se la cavavano sì e no! E allora? Vuoi vedere che mi bocciamo alla maturità, ma poi diverto ricco sfondato? Come Trump! Dicono tutti che è un ignorante! Che non sa dire più di tre o quattro parole messe insieme! Che non sa leggere neanche i discorsi che gli preparano. Ho letto su internet che è il presidente più impopolare della storia americana da 70 anni a questa parte! Però ha un grattacielo tutto suo… e c’è scritto grande grande pure il suo nome! Dare retta ai professori… guadagnano poco… lo sanno tutti… e se uno è pagato male… che conta? Dimmi un po’! All’idraulico che ti aggiusta il rubinetto, ma ti sfascia lo sciacquone, lo paghi pure?! No! Lasciate perdere gli insegnanti! Basta che ci danno il sei e… non rompessero!!!
Diventare grandi a scuola
Non sono pensierini peregrini! Frullano nella testa di tanti studenti e, purtroppo, di tanti genitori. Penso a quanto accade nelle scuole superiori, perché alle elementari le maestre sono sempre le brave maestre, che hanno tanta tanta pazienza e insegnano a tuo figlio a leggere e scrivere! E alla fine dell’anno facciamo loro anche un pensierino! Poi c’è la media, un po’ noiosa, è vero! Però basta che alla fine scrivano un bel dieci sulla scheda, e la scuola finisce: la scuola vera, quella che insegna a leggere, scrivere e contare… beh! contare fino a un certo punto: ormai abbiamo tutti lo smartphone… insomma la scuola finisce lì! È la scuola che viene dopo che è insopportabile! Fino 19 anni sui banchi! Ormai sono uomini e donne, fanno pure l’amore, eppure devono sedersi ed alzarsi quando suona una campanella? No! Roba del secolo scorso!
Una scuola “superiore” da ripensare
Il fatto è che questa divisione, ormai storica, tra licei, istituti tecnici e istituti professionali, è quella che è! Lo sappiamo bene! Chi si iscrive ai licei, lo fa perché già sa che poi andrà all’università, perché il diploma liceale non ti serve per trovare lavoro. E poi è sicuro di non trovare né stranieri né handicappati. I poverelli, invece, devono scegliere tra un tecnico o un professionale! E poi si opta per quello più vicino a casa!
Il mondo del lavoro è in rivoluzione ormai da decenni, ma la nostra scuola superiore è sempre la stessa. Il malumore e la noia degli studenti sono diffusi, e i primi della classe sono merce rara. E quando c’è un disagio è difficile che non ci si stravacchi sui banchi, che non si dicano parolacce, e che non si dileggino gli insegnanti! Se poi ci scappa uno schiaffone, se non fa troppo male… non fa neanche notizia!
Chi se ne intende dice che tutto il sistema scolastico secondario andrebbe ripensato! Ma chi sa pensare pensa: vale la pena pensare a come rifondare la nostra scuola superiore? Insomma, il cane si morde la coda… e lo studente morde l’insegnante! Fino a quando?