Scendono in campo Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti
Il risparmio che fa scuola è il titolo del progetto promosso dal Miur con due importanti partner, Poste italiane e Cassa depositi e prestiti, colossi dell’economia e della storia economica italiana, con il loro passaggio da enti pubblici economici a società per azioni negli anni ’90, all’epoca delle privatizzazioni.
Poste italiane (PI) è pilastro nel settore delle comunicazioni, ma affianca sempre di più a questo la raccolta e gestione del risparmio (Bancoposta), con operazioni confinanti con l’attività bancaria quali la gestione dei conti correnti e dei piani finanziari di investimento. Attualmente Poste Italiane è una società con 145.000 dipendenti e 24 miliardi di euro all’anno di fatturato.
Cassa depositi e prestiti (CDP), “corpo bicefalo” metà pubblico e metà privato, ha anch’essa ormai la forma giuridica di una s.p.a. È la struttura più vecchia dell’Italia, nota con l’espressione “veneranda istituzione”, in quanto nata a Torino nel 1850, con lo scopo, per quasi un secolo e mezzo, di fare prestiti a medio termine agli enti locali per la costruzione di infrastrutture.
Il progetto di educazione al risparmio e le sue modalità trainanti
Il progetto di educazione finanziaria è illustrato nella piattaforma dedicata, e la sua idea fondante è espressa dall’economista Luigi Canova in appositi video, consultabili entrando in piattaforma come docente. Canova, docente di economia comportamentale, con pochi esempi accattivanti, da Aristotele a Zuckerberg passando per Darwin, è senz’altro in grado di caratterizzare questa proposta di educazione finanziaria differenziandola dalle altre, in quanto acutamente evidenzia gli aspetti multidimensionali e multidisciplinari del risparmio come scelta di vita, con effetti di esternalità sulla società riguardo all’uso oculato delle risorse, ma anche con effetti temporali, che seguendo la vita della persona hanno una dimensione dinamica.
L’arte di prendere decisioni
Quest’idea chiara e nitida è illustrata a partire dal dipinto di Raffaello Sanzio “La scuola di Atene”, con il preciso riferimento culturale ad Aristotele e al suo concetto di felicità attraverso la virtù civile della cittadinanza, fondante della multidimensionalità di una scelta come quella del risparmio. Fare una scelta, prendere una decisione è nella pratica quotidiana, e Canova si richiama a Charles Darwin con la sua famosa lista di adv/disadv[1] rispetto alla scelta “marry/not marry”, ovvero a quella del matrimonio. Pur nella sua razionalità, questo modo di procedere non è esente da errori, e Canova cita il famoso caso di M. Zuckerberg che avrebbe potuto assumere J. Koum, l’ideatore di Whatsapp, ma non colse l’attimo e dovette poi acquistare i diritti del suo prodotto, sborsando molto più di quanto gli sarebbe costato l’ideatore come dipendente.
Se ne deduce che l’uomo, pur potendo procedere ad un’analisi comparativa delle proprie scelte, valutandone il costo-opportunità rispetto alle opzioni disponibili, non agisce in modo razionale. Ai docenti spetta il compito di far crescere gli alunni aiutandoli a compiere scelte razionali, nel quadro della complessità e multidimensionalità di una decisione economica.
Inside the platform
La piattaforma propone un kit completo di attività, sia per i docenti che per gli alunni, senza trascurare i genitori, e per ogni ordine di scuola. Si accede profilando la propria utenza; si consiglia ai docenti di provare ad entrare come alunni, anche per testare i giochi proposti agli alunni delle scuole primarie e secondarie del primo grado.
Il gioco invita alla costruzione di un orto in città: gli alunni possono scegliere se immedesimarsi in Dino o Dina, due ragazzi che devono costruire un “orto urbano sul tetto del loro palazzo”, e nel farlo confidano che l’“uso intelligente delle risorse sia fondamentale”.
Dopo aver superato un breve quiz (es. Dove si parla del risparmio: nella Divina Commedia, nei Promessi Sposi o nella Costituzione?) si prosegue nel gioco, non senza aver sciolto altri enigmi, come individuare il nome del codice segreto per carte di credito e bancomat.
Il gioco è strutturato in livelli, alla pari di un videogioco. Nel primo livello si devono ordinare gli attrezzi da giardinaggio in 3 file orizzontali e verticali, con un mescolamento continuo delle posizioni, per far capire che in economia si hanno risorse scarse e quindi le scelte sono limitate, come le mosse del gioco da rispettare.
Per gli alunni della scuola secondaria di secondo grado l’impostazione è più tradizionale, con dei video in cui un ragazzo con uno spiccato accento romano afferma con convinzione che, anche se il “risparmio non ha tanto appeal”, è un scelta che ha conseguenze “non solo sul nostro portafoglio, ma anche per la società e il modo in cui viviamo”.
Non si può che dargli ragione; basti pensare alle ricadute economiche con effetti di esternalità sull’ambiente: ad esempio, si risparmia nell’uso delle risorse naturali come acqua, luce, non solo per pagare di meno le bollette, ma per contribuire ad un risparmio globale a livello ambientale, ed ecco quindi la dimensione multidisciplinare e la dignità di virtù cittadina.
Finalità del progetto
Il progetto è in linea con quanto prevede l’art. 47 della Costituzione, che tutela il risparmio in tutte le sue forme, e – in virtù anche di discipline trasversali come Cittadinanza e Costituzione – quasi impone che si educhi al vivere civile contemplando questo aspetto.
Stimola altresì un’interazione positiva tra l’insegnamento e l’apprendimento, avvicinando entrambi all’uso del gioco, dal momento che la piattaforma mostra una spiccata propensione al learning by doing, attraverso la finestra accattivante dei videogiochi.
Non si vuole qui dare un giudizio, ma un augurio: che questo “giocattolo” possa essere un modo creativo per l’interazione didattica, che possa contribuire allo stimolo di idee positivamente orientate verso la sostenibilità delle risorse limitate del nostro pianeta, e la collaborazione multiculturale oltre che multidimensionale.
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[1] Advantage/disvantage (vantaggio/svantaggio).