Spessore e leggerezza

La notizia della perdita di Antonio mi ha lasciata profondamente colpita e costernata, come penso sia stato per tanti. Con Antonio perdiamo un grande professionista ed un uomo di straordinaria bontà. Sulla professionalità sembra superfluo prolungarsi, ne parla la sua creatura: la “nostra†Tecnodid. Sì, la “nostraâ€, perché credo che un po’ tutti noi che apparteniamo al mondo della scuola, la Tecnodid, in particolare l’iconica collana “Notizie della Scuolaâ€, la percepiamo così, come se ci appartenesse.   

Io fin dall’inizio della mia carriera, nei lontani anni ‘90, avvertii il desiderio di abbonarmi, perché mi sono sentita sempre particolarmente attratta da quei piccoli, ma magici libricini bianchi e verdi, con quel tocco di rosso che catturava lo sguardo e sono stata sempre in trepidante attesa dell’uscita del mitico repertorio: “fonte di vitaâ€.

Antonio con il suo lavoro ci ha donato articoli, opuscoli, volumetti, dizionari, libri… ha organizzato convegni e seminari coinvolgendo autorevoli pedagogisti e qualificati esperti, aiutando tutti noi a crescere e a diventare professionisti migliori. Tutto questo già sarebbe il minimo per essergli profondamente grati, ma c’è tanto altro.

Alle spalle della stimata casa editrice, c’era, come prevedibile, un uomo di grande spessore, ma quell’uomo sorprendente non era come l’avevo immaginato: saccente, supponente ed altezzoso… Tutt’altro, era proprio come i suoi magici libricini: semplice, essenziale, equilibrato ed autentico. Antonio non era solo il grande imprenditore e il lungimirante editore che tutti anche indirettamente hanno conosciuto, Antonio ti chiedeva di collaborare con lui e ti accoglieva con affettuosità, gentilezza, disponibilità, generosità … collimando momenti professionali a momenti di preziosa umanità.

Durante gli incontri di lavoro, alla fine doveva sempre donare qualcosa, senza sapere che stare con lui era già un dono.

Ciao Antonio, mi addolora non averti salutato, ma mi riempie di gratitudine il privilegio di averti conosciuto e di conservare per sempre l’inestimabile esperienza di aver collaborato con te.