Con la scomparsa di Antonio Crusco l’universo scolastico perde un protagonista, un propositore di idee e di programmi, un animatore mite e generoso rivolto al rinnovamento funzionale della scuola e delle sue componenti. Se ne è andato l’uomo affabile, l’amico, l’imprenditore, l’ideatore delle svariate edizioni della Summer School di Ischia, sempre orientata a un agìto riflessivo per il “saper essere” a scuola.
Raccogliendo il testimone dal suo papà e con la forza del suo esempio ha saputo navigare con mitezza e passione nei territori della cultura, tanto da essere ricordato da tutti come l’appassionato e fondamentale imprenditore della casa editrice Tecnodid, il curatore di corsi utili a generazioni di dirigenti e insegnanti, il promotore di riviste e testi scolastici all’avanguardia.
Antonio Crusco ha voluto interpretare le aspirazioni e i progetti delle molte idee di scuola che si sono succedute nel tempo, proponendo con costanza la completa adesione ai valori fondanti dell’istituzione scolastica, luogo molteplice della didattica liberata, ma attenta a ogni esigenza formativa, culturale, civile. Convinto avversario della mediocrità , con la sua visione innovativa ha sempre voluto circondarsi di collaboratori seri ed esperti, creando uno staff di professionisti che, supportati dal suo entusiasmo contagioso, hanno navigato con il loro Capitano, puntando la prua verso traguardi formativi di qualità , affrontando l’onda delle sfide con una saggia e competente visione di sistema.
Per molti di noi, uomini e donne della Scuola, Antonio Crusco è stato un riferimento nella proposizione e costruzione di progetti, di iniziative, di reti relazionali. Per molti, come me, Antonio è stato anche un amico prezioso e sincero. Porto nel cuore la sua disponibilità a supportare significative esperienze di formazione nella mia scuola, ma anche le nostre serate con Flavia e i suoi amati figli sulla terrazza di casa sua a Campagnano, quando discutevamo di problematiche scolastiche e lui diceva: “…e ora guardiamo il mare e il Castello”. Proprio ieri, guardando l’immensità del mare, l’ho pensato con dolore e gratitudine. La sua intelligenza e la sua luce mi mancheranno.
Buon viaggio, Capitano!