Antonio, costruttore di legami

Caro Antonio,

mi sembra assurdo essere qui a scrivere pensando a te, che ormai guardi tutti da lassù! Eppure, purtroppo, è la triste, dura, dolorosa realtà.

Te ne sei andato all’improvviso, senza avere alcuna possibilità di uno scambio di sguardi o di qualche parola e senza nemmeno poterti salutare quando spirato …

La nostra conoscenza risale a quasi un quarantennio fa! Agli albori della mia vita professionale, quando, militando nel CIDI, ho incontrato anche Tecnodid. Ho nitido il ricordo dei tuoi primi inviti a collaborare, declinati inizialmente sia perché non mi sentivo all’altezza, sia per una inspiegabile diffidenza, sotto la quale probabilmente celavo le mie insicurezze.

Non hai mollato! E nel tempo è cresciuto un sincero rapporto di stima e di affetto e, con orgoglio, complici anche comuni profonde conoscenze, mi sono annoverata anch’io, nel mio piccolo, tra chi coopera ormai da anni con la casa editrice.

Ecco, credo che “casa†sia il termine che incarna profondamente la peculiarità della Tecnodid, per cui hai dato tutto te stesso e nella quale ognuno di noi si è sentito accolto e ha trovato non solo uno spazio intellettuale e di crescita professionale, ma soprattutto un luogo dove costruire legami.

Ed è un legame saldo, che tu con incommensurabile fiducia e cura certosina hai alimentato negli anni, anche coinvolgendo affetti familiari. Mario ed io ancora oggi ricordiamo con emozione quando ad Ischia, nel bel mezzo di una delle tante edizioni della Summer School, hai organizzato a sorpresa un momento a noi dedicato in occasione di un nostro anniversario di matrimonio!

“Casa Tecnodid†è davvero una “dimoraâ€, resa tale da tuo padre Umberto e da tutti voi suoi figli, ma in modo dovizioso da te, capace instancabilmente di tessere quell’intreccio dei fili di trama e di ordito che hanno contribuito a forgiare un carattere distintivo della “casa editriceâ€.

Hai sempre avuto un fare deciso, intraprendente e con uno sguardo attento verso tutto ciò che riguarda il mondo della scuola e di come poterne contribuire ad accrescere una sostanziale qualità. Sei sempre stato alla ricerca, in lungo e largo per la nostra penisola e con un particolare acume imprenditoriale, di connessioni feconde che potessero sostenere la crescita qualitativa del quotidiano “fare scuola†attraverso il lavorio incessante della Tecnodid.

Sei stato tanto esigente con te stesso e, di riflesso, con ognuno di noi, ma sempre con garbo, amorevolezza e l’attenzione a creare le condizioni perché ci si sentisse e si fosse “squadraâ€. Per questo, non hai esitato a spalancare e condividere con tutti noi i tuoi luoghi familiari, scenari di “briefing†caratterizzati da un’atmosfera conviviale che serviva a rinsaldare particolari legami.

Hai contribuito a creare una squadra che ora, più di prima, ha una responsabilità enorme: continuare a dare il proprio apporto, ognuno per quel che può, perché Tecnodid continui a mantenere alti i livelli di “cura†per la scuola di oggi e di domani.

Grazie Antonio! E non è un ringraziamento di circostanza. È un grazie sentito, perché la tua caparbietà e la tua fiducia nei miei confronti non mi hanno consentito solo di crescere intellettualmente e professionalmente, ma mi hanno fatto dono della possibilità di essere parte della “famiglia Tecnodid†e di viverla nel suo essere “dimoraâ€.

Credo che tu mi conoscessi più di quanto io stessa potessi immaginare: mi hai supportato con fare discreto e mi hai “pungolato†salvaguardando il mio essere poco incline al mettermi in prima linea.

Dirti grazie è doveroso e sento di doverti ancora ringraziare anche per avermi dato la possibilità di essere parte della delegazione ristretta per l’ultimo saluto al caro Giancarlo! Sapevi quanto legata e riconoscente fossi anche a lui, che ho da sempre considerato un “padre putativo†professionalmente parlando …

Un ultimo pensiero va ai tuoi cari: hanno perso una roccia a cui potersi tenere saldi. Il mio auspicio è che proprio quello che sei stato per tutti loro in vita dia a ciascuno la forza di andare avanti con la consapevolezza che tu continuerai a seguire i loro passi, da lassù!

Ciao, Antonio … con immensa gratitudine e tanto sincero affetto.