I primi ricordi che ho di te sono di quando, da bambina, accompagnavo, insieme a mia mamma e mia sorella, mio padre a tenere i suoi interventi nella Summer School di Ischia.
Ricordo la gentilezza e il calore affettuoso con cui ci accoglievi, facendoci sentire a casa.
Ti ricordo allegro, scherzoso, pieno di vita e di grandi e piccole attenzioni per la tua famiglia.
Ricordo le risate rumorose che si facevano mentre tutti insieme aspettavamo di assistere all’incendio del Castello aragonese e allo spettacolo dei fuochi d’artificio per la Festa di Sant’Anna.
Ricordo il tuo amore per il mare e le gite estive che ci portavi a fare.
Al ricordo di te, nella tua sfera familiare e privata, si affianca poi, nel corso del tempo, il ricordo di te sul fronte professionale.
Ti ricordo insieme a tuo padre “il Professore Crusco” e ai tuoi fratelli, Alessandro e Gabriella, mentre con dedizione e impegno costruivate, un passo alla volta, quella grande famiglia che la Tecnodid è diventata.
Non ti fermavi mai. La tua passione per la vita e per il tuo lavoro ti rendeva instancabile e inarrestabile.
Ricordo l’attenzione e la cura con cui seguivi tutto e tutti.
Ti ricordo mentre con mio padre, e poi, negli anni, anche con me, parlavi di scuola e delle iniziative formative da realizzare.
Sei stato un punto di riferimento per la tua famiglia, per la Casa Editrice e per tutti noi.
Faccio difficoltà a immaginare la Tecnodid senza di te.
Ma so che in fondo sei e sarai sempre qui ad accompagnarci e a guidarci.
Ti immagino così, mentre con quel tuo sguardo ironico e vivace, ci sorridi con affetto dalla tua barca in mezzo al mare.
Ciao Antonio!