Un saluto nel segno della gratitudine e della riconoscenza

Dal momento in cui le nostre vite si sono incrociate quasi per caso, ogni volta che ci siamo incontrati o anche solo sentiti – per un invito, una richiesta di collaborazione, o anche un semplice saluto – il primo sentimento che mi ha colto è stato sempre quello della gratitudine e con questo stesso sentimento ti ho salutato, ahimè troppo prematuramente.

La gratitudine è figlia del senso di appartenenza alla grande famiglia Tecnodid che hai voluto crescesse in me, nasce proprio dall’attenzione e dalla cura sincera che mi hai rivolto in questi anni, che ancora oggi sento immeritate, ed è lievitata nella consapevolezza delle opportunità che mi stavi offrendo di crescere nella riflessione e nella professione.

Sei stato di grande esempio per la passione e la visione che hai espresso nell’impegno quotidiano al servizio della scuola italiana: le comunità professionali che lungo lo stivale la abitano hanno potuto contare con fiducia sui pilastri che le hai garantito che hanno sostenuto l’architettura del sistema nelle tante novità e riforme che ha attraversato.

In te ho visto sempre uno sguardo lucido e lungimirante, capace di leggere in modo pragmatico i tempi e i contesti, scrutandone umori e urgenze.

In te ho visto una operositĂ  antica e una vera passione per il lavoro in cui specchiarmi, merce rara in un mondo dominato da vanitĂ  e opportunismo.

Ancora in te ho visto una dedizione pura e instancabile alla tua storica casa editrice, “creatura” cui hai riservato ragione e sentimento, investendo senza sosta le tue energie nel custodire e costruire nuove sinergie.

In punta di piedi mi sono avvicinata alla tua umanitĂ  d’altri tempi, riconoscendo la generositĂ , la nobiltĂ  d’animo, il garbo, la sobrietĂ , vigili sentinelle del tuo sentire, filtrate attraverso il sorriso leggero che muoveva dallo sguardo. 

Rimane forte il sentimento di riconoscenza per il dono dell’amicizia che ho avvertito sempre sincera e della stima che ci siamo vicendevolmente scambiati.

Resti tra le persone più care che hanno abitato la mia “casa” e che mai avrei voluto si allontanassero, nella consapevolezza che c’era ancora tanta strada da fare insieme, tante nuove piste da tracciare con la creatività, l’impegno e la passione che hai saputo interpretare e di cui hai contagiato chiunque ti sia stato accanto.