Il ricordo di una vita

La notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno, lasciando un vuoto incolmabile. Antonio non c’è piĂą. Un amico, un prezioso alleato, una persona ed un professionista di rara umanitĂ , strappato alla vita troppo presto, improvvisamente.

Il ricordo corre indietro di oltre vent’anni, quando le nostre strade si incrociarono per ragioni di lavoro. Io, allora Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, insieme al compianto ispettore Giancarlo Cerini, persona di eccezionale sensibilitĂ  educativa e professionalitĂ  di altissimo livello, sentivamo l’impellenza di documentare l’imponente lavoro di ricerca e sperimentazione che con gruppi di esperti accuratamente scelti e preparati, stavamo realizzando in applicazione della Riforma Moratti, per accompagnare le scuole nel lavoro di interpretazione e applicazione delle innovazioni introdotte nella legislazione scolastica di quegli anni.

Fu in quel contesto che incontrammo Antonio, titolare della lungimirante Tecnodid editrice. Con lui si instaurò subito un rapporto di stima reciproca, sfociato in una proficua collaborazione editoriale. I numerosi volumi che videro la luce in quegli anni sono ancora oggi testimoni tangibili dell’impegno profuso per sostenere e valorizzare il sistema scolastico emiliano-romagnolo, da sempre all’avanguardia nel panorama nazionale.

La vita ci portò su strade diverse per un periodo, ma poi ci rincontrammo nel 2012, al Ministero dell’Istruzione. Io, in veste di Capo Dipartimento, e il Ministro pro-tempore, Francesco Profumo, fummo entrambi invitati alla Scuola estiva di Ischia. Quell’evento, divenuto ormai un appuntamento fisso per il mondo della scuola, segnò una nuova, solida fase del nostro rapporto.

Da quell’incontro, le nostre strade non si divisero piĂą. Ogni festivitĂ , ogni novitĂ  che riguardava il mondo della Scuola, era propizia per ritrovarci con Antonio e con la sua affiatata squadra Tecnodid, una realtĂ  editoriale che andava conquistando un ruolo sempre piĂą centrale nel complesso universo scolastico.

Antonio ha sempre creduto in me, nelle mie competenze, nelle mie idee. Non ha mai posto un freno alla mia creatività editoriale né alle mie iniziative di formazione per i futuri dirigenti scolastici. La sua fiducia incondizionata lo ha reso un riferimento insostituibile, ancor più oggi che, da pensionata, continuo la mia attività al servizio della scuola, un impegno a cui faccio fatica a rinunciare e che oggi vedo molto incerto senza il suo prezioso sostegno.

L’ultimo mio lavoro, pubblicato nel febbraio del corrente anno, e intitolato “Il Quaderno della Scuola”, resterà una pietra miliare nella mia vita.

La scomparsa, prematura ed improvvisa di Antonio, lascia un grande senso di smarrimento in me e in quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di stimarne la rara miscela di umanità e di imprenditorialità che lo caratterizzava. Per conservare la speranza in quello scorcio di vita che ancora mi è riservata, mi spingo ad immaginare che Antonio ritrovando Giancarlo nel mondo dell’oltre, lo spingerà ad ideare qualcosa di nuovo da suggerire ai suoi fratelli, ai suoi figli, ed al suo staff editoriale per continuare a dare nuova linfa alla sua casa editrice e poter restare così nel cuore e nel ricordo di tutto il personale scolastico che lo ha sempre seguito con fiducia e dedizione.