CPIA: un presidio per la formazione continua

Proposte e prospettive per migliorare l’offerta formativa

Venerdì 31 gennaio presso la Sala Aldo Moro del Ministero dell’istruzione e del merito è stata presentata la terza edizione del Dossier elaborato dalla rete RIDAP (Rete italiana istruzione degli adulti), dal titolo “Largo ai CPIAâ€, che puntualmente ci aggiorna sullo “stato di salute†dei CPIA.

La presentazione ha offerto la possibilità di fare il punto sull’organizzazione, la gestione didattica, le prospettive future e il rapporto col mondo del lavoro.

“I CPIA, una realtà poco conosciuta ma che è destinata a giocare un ruolo non indifferente nel panorama della scuola italianaâ€, ha esordito così Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione, a cui è stata affidata l’apertura dei lavori. Il Capo Dipartimento ha anticipato che è in dirittura d’arrivo un decreto di sperimentazione che vedrà la luce entro la fine del marzo prossimo, col quale si prevede di inserire i CPIA all’interno della filiera professionale di recente istituzione.

Cosa Sono i CPIA

I CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti) sono istituzioni scolastiche italiane specificamente dedicate all’educazione degli adulti, con un focus particolare sull’integrazione sociale, culturale e professionale delle persone che non hanno completato il loro percorso di studi. Nati con l’obiettivo di garantire il diritto all’istruzione a tutti, i CPIA offrono opportunità formative a persone adulte che desiderano completare il proprio percorso scolastico, migliorare le proprie competenze professionali o apprendere una nuova lingua.

I CPIA offrono corsi di istruzione per adulti, a partire dalla scuola primaria fino al diploma di scuola secondaria di secondo grado. L’offerta formativa dei CPIA include:

  1. Corsi di alfabetizzazione: rivolta a chi non ha mai frequentato la scuola o ha difficoltà con la lingua italiana.
  2. Corsi di primo livello: finalizzati al conseguimento della licenza media, cioè il certificato di istruzione di primo ciclo.
  3. Corsi di secondo livello: rivolti agli adulti che desiderano ottenere il diploma di scuola secondaria superiore.
  4. Corsi di lingua italiana: specificamente per stranieri che vogliono imparare la lingua italiana e migliorare le proprie competenze linguistiche, con un particolare focus sull’integrazione.
  5. Corsi di formazione professionale: mirati a migliorare le competenze pratiche e tecniche per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro.

Oltre ai corsi di istruzione, i CPIA spesso organizzano attività di orientamento, consulenza e accompagnamento al lavoro, oltre a promuovere attività culturali e sociali che favoriscano l’inclusione.

Filiera 4+2 e rapporto con i CPIA

La filiera 4+2 è un percorso formativo che prevede una formazione tecnica e professionale di base (4 anni) seguita da una formazione post-diploma (2 anni) ITS Academy, focalizzata sulle competenze specialistiche. Questo modello, che si sviluppa principalmente in ambito tecnico-professionale, è mirato a fornire una formazione di alto livello per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro, che richiede competenze sempre più avanzate e specifiche:

  • 4 anni di formazione tecnica, che si concludono con un diploma tecnico-professionale;
  • 2 anni successivi di specializzazione, che possono includere corsi di alta formazione o apprendistato, focalizzati sull’acquisizione di competenze avanzate.

Questa struttura permette agli studenti di integrarsi rapidamente nel mercato del lavoro, grazie a un’istruzione che coniuga teoria e pratica, rendendo i diplomati più competitivi.

Il sistema educativo italiano sta attraversando una fase di profonda trasformazione, con un crescente riconoscimento dell’importanza di integrare la formazione scolastica con quella professionale e tecnologica. In questo contesto, i CPIA possono giocare un ruolo fondamentale, soprattutto in relazione al modello della filiera 4+2, che si sta diffondendo nell’ambito della formazione professionale e tecnologica. Possiamo, in questo senso, senza dubbio affermare che questo collegamento è un’opportunità concreta per l’inclusione e la crescita professionale.

I CPIA, tradizionalmente associati all’istruzione per adulti, oggi possono e devono diventare una risorsa fondamentale anche per il mondo della formazione professionale e tecnologica. Gli adulti che frequentano i CPIA, tra cui immigrati, lavoratori in cerca di nuove opportunità o persone che desiderano completare il proprio percorso di studi, potrebbero beneficiare enormemente di una connessione tra istruzione di base e formazione professionale avanzata.

Modalità di integrazione tra i due percorsi

I CPIA, pur essendo focalizzati sull’istruzione di base, potrebbero essere, dunque, un polo di raccordo per il passaggio dalla scuola dell’obbligo alla formazione professionale, creando una continuità che permetta agli studenti di acquisire competenze pratiche, aumentando le loro opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Grazie alla riforma della formazione professionale e alle politiche per l’apprendistato, i CPIA potrebbero diventare attori centrali nell’integrazione dell’apprendistato formativo, che consente agli adulti di lavorare e studiare simultaneamente. Questi progetti potrebbero essere strutturati in collaborazione con le aziende locali, permettendo ai giovani e agli adulti di completare una formazione teorica mentre acquisiscono esperienza pratica sul campo.

L’integrazione tra i CPIA, la filiera 4+2 e le certificazioni rappresenta una straordinaria opportunità per creare un sistema educativo e formativo più inclusivo, qualificato e accessibile. I CPIA possono garantire gli adulti la possibilità di acquisire competenze certificate che facilitano l’integrazione nel mondo del lavoro, rispondendo così alle esigenze del mercato e promuovendo la crescita professionale. L’integrazione tra formazione di base e specializzazione, insieme al rilascio di certificazioni di competenza, è un passo decisivo verso un sistema educativo più fluido, dinamico e orientato al futuro.

Le proposte della Rete

Nello specifico sono dieci le proposte elaborate dalla RIDAP[1] per sviluppare e potenziare il sistema di Istruzione degli adulti.

  1. Realizzare edifici progettati in maniera specifica per l’apprendimento degli adulti (un edificio in ogni capoluogo di provincia).
  2. Creare Poli onnicomprensivi per l’apprendimento in età adulta.
  3. Potenziare i percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana per stranieri.
  4. Potenziare la scuola in carcere.
  5. Sostenere la centralità del CPIA nelle reti territoriali per l’Apprendimento Permanente e nel sistema nazionale della certificazione delle competenze.
  6. Predisporre un programma organico di formazione dei docenti dell’istruzione degli adulti.
  7. Rendere la FAD organica e strutturale.
  8. Incrementare le dotazioni organiche.
  9. Adeguare il SIDI alle specificità del sistema di istruzione degli Adulti.
  10. Istituire la giornata dell’Istruzione degli adulti.

Prospettive future

Nonostante i CPIA abbiano già un ruolo importante nel panorama educativo italiano, ci sono ancora molte sfide da affrontare per migliorare la loro efficacia e rendere il sistema più inclusivo e accessibile. Tre le linee di sviluppo per il futuro, su cui porre l’attenzione:

  • l’organizzazione dell’offerta didattico-formativa;
  • l’organizzazione gestionale;
  • la didattica a distanza;
  • le certificazioni delle competenze.

Un aspetto centrale per i CPIA è l’ampliamento e il miglioramento dell’offerta formativa. Attualmente, sebbene i corsi siano molto diversificati, c’è una necessità crescente di corsi professionalizzanti più legati al mondo del lavoro. Si tratta di creare corsi di formazione tecnica e professionale sviluppando moduli di apprendimento personalizzati per gli adulti che desiderano avvicinarsi al mondo del lavoro, come ad esempio corsi brevi su competenze digitali, gestione delle risorse umane, marketing.

Potenziamento della L2

I CPIA svolgono un ruolo fondamentale anche nell’integrazione dei migranti, ma le attuali risorse disponibili non sono sempre sufficienti per rispondere alle crescenti necessità di alfabetizzazione linguistica. Necessario aumentare il numero di corsi di italiano L2 (lingua seconda) per i migranti, creando percorsi formativi che spaziano dall’alfabetizzazione di base a corsi più avanzati, in modo che gli adulti possano integrarsi efficacemente nel tessuto sociale e lavorativo italiano.

Formazione digitale

I CPIA, inoltre, devono diventare sempre più un laboratorio per l’adozione delle tecnologie digitali non solo nella didattica, ma anche nella gestione dei corsi e nel miglioramento dell’efficacia dei percorsi educativi. Occorre, quindi, rafforzare l’integrazione delle tecnologie digitali nei corsi, implementando piattaforme di e-learning e creando moduli online che possano essere seguiti anche a distanza. La creazione di laboratori digitali per l’acquisizione di competenze informatiche di base è essenziale.

Supporto Psicopedagogico e Orientamento al Lavoro

Gli adulti che frequentano i CPIA non sono solo “studenti”, ma spesso si trovano ad affrontare una serie di difficoltà socio-emotive e pratiche, come il reinserimento nel sistema educativo o l’accesso al mondo del lavoro. Sarebbe opportuno integrare i servizi di consulenza psicopedagogica all’interno dei CPIA, creando uno spazio per l’orientamento educativo, ma anche per il supporto emotivo e motivazionale. Inoltre, sarebbe utile un potenziamento dei servizi di orientamento al lavoro e tirocini per facilitare l’ingresso nel mondo professionale.

Maggior Collaborazione con le Scuole e le Istituzioni Locali

I CPIA devono essere visti come una risorsa integrata nel sistema scolastico e nel contesto sociale locale. Rafforzare le collaborazioni tra i CPIA e le scuole superiori, creando percorsi di apprendimento condiviso che permettano agli adulti di riprendere il percorso di studi interrotto e di ottenere diplomi riconosciuti a livello nazionale e internazionale.

Miglioramento della formazione dei docenti

I docenti dei CPIA devono possedere competenze specifiche, non solo in ambito pedagogico, ma anche in relazione alle caratteristiche degli adulti e alle necessità dell’educazione degli immigrati. È indispensabile offrire corsi di formazione continua per il personale docente, concentrandosi su metodologie didattiche inclusive, l’uso delle tecnologie digitali in contesti educativi per adulti e la gestione di classi eterogenee. È fondamentale che i docenti abbiano una preparazione adeguata per lavorare con adulti di diverse provenienze e con diverse difficoltà.

Maggiore autonomia e risorse per i CPIA

Infine, i CPIA necessitano di maggiore autonomia amministrativa e risorse finanziarie per essere in grado di rispondere in modo più flessibile e mirato alle diverse esigenze della popolazione adulta.

I CPIA sono centrali per garantire il diritto all’istruzione e alla formazione per tutti, anche per gli adulti. Per affrontare le sfide future e rendere l’istruzione per adulti sempre più accessibile e in linea con le esigenze del mercato del lavoro e della società, è fondamentale investire nella loro evoluzione. L’ampliamento dell’offerta formativa, l’uso delle tecnologie digitali, il supporto psicopedagogico e il miglioramento delle risorse saranno essenziali per rendere i CPIA ancora più efficaci nel rispondere alle sfide educative e sociali del nostro tempo.


[1] Rete italiana istruzione degli adulti, Dossier “Largo ai CPIAâ€, Terza edizione, a cura di Alfonso Rubinacci ed Emilio Porcaro.