Novembre è il mese dedicato all’orientamento o meglio alle iniziative locali, regionali e nazionali a supporto delle scelte che gli alunni quattordicenni devono compiere entro il periodo delle iscrizioni per i percorsi dell’istruzione superiore; ma anche di studenti che, prossimi al conseguimento del diploma, si pongono la domanda sul proprio futuro: Università, percorsi post diploma (IFTS), ITS Academy, lavoro.
Nella scuola secondaria di secondo grado, c’è un orientamento intermedio che avviene al termine del biennio, quando gli studenti devono decidere quale indirizzo intraprendere. Si parla, in questi casi, di orientamento interno all’offerta formativa e si attua attraverso diverse iniziative ivi comprese le giornate dedicate al career day[1]. All’interno di queste iniziative può essere rilevante avvicinarsi agli studi dei megatrend per meglio comprendere le possibili evoluzioni delle professioni nel futuro.
I megatrend
Il termine è stato coniato dallo scrittore John Naisbitt, che pubblicò nel 1982, negli Usa, un libro titolato “Megatrend”[2] che ottenne un grandissimo successo, vendendo circa 1 milione e 400 mila copie. Nel testo Naisbitt affermava che il decennio successivo (quello a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso) sarebbe stato un periodo di trasformazioni profonde, a cui doversi preparare e, addirittura, volgerle a proprio vantaggio. La consapevolezza di come i megatrend potranno, nel lungo termine, cambiare il mondo, può aiutare ciascuno a sfruttarli prendendo decisioni consapevoli. Secondo Naisbitt i megatrend, se vengono gestiti bene, possono essere addirittura profittevoli. I megatrend hanno risvolti sull’economia, anche se non sono necessariamente fenomeni economici.
Nel corso degli ultimi decenni molti megatrend sono stati individuati e descritti da molti studiosi e da Istituti di ricerca. Un esempio è L’Italian Institute for the Future (IIF), un’organizzazione no-profit per la ricerca, la formazione, la consulenza e la divulgazione nel campo degli studi di previsione. Tali istituti pubblicano, ogni anno, molti report proprio per illustrare quelli che, secondo gli studi effettuati, saranno i megatrend dell’anno.
Molti sono i cambiamenti strutturali a lungo termine che influenzano vari aspetti della nostra vita, che modellano le dinamiche demografiche, lo stesso comportamento dei consumatori, e vanno dalla tecnologia alla società, dall’ambiente all’industria.
Quindi, quando si parla di megatrend ci si riferisce a trasformazioni profonde che hanno un impatto globale sulle persone, sulle imprese, sull’economia e sulla cultura. Conoscere quali sono diventa fondamentale, in quanto le loro conseguenze sono pervasive e influenzano ampie fasce della popolazione mondiale, alterando comportamenti e abitudini in modo durevole. Per questo i megatrend sono definiti come forze di cambiamento rilevanti che influenzano il contesto socio-economico nel lungo termine: il loro impatto comporta cambiamenti epocali su scala globale[3]. L’orizzonte culturale del megatrend deve essere di almeno dieci anni, ma può arrivare anche a trent’anni, deve poter segnare un cambiamento epocale per le persone, l’istituzione e l’economia.
Verso un futuro plausibile
Secondo il rapporto dell’ONU, nel 2030 (tra meno di 10 anni) la Terra avrà una popolazione in incremento di circa 1 miliardo di personerispetto all’attuale. Questo tasso di crescita, senza precedenti, non è equamente distribuito a livello territoriale. Alcune aree svilupperanno una maggiore densità e ciò creerà pressione sociale ed economica, nonché di gestione delle risorse e di collocazione urbanistica. Ma la popolazione oltre che aumentare nel numero, sarà sensibilmente più anziana nei rapporti per fasce d’età. Sempre secondo l’ONU, la popolazione sopra i 65 anni aumenterà dal 10% al 16% entro il 2050, superando il numero dei bambini sotto i 5 anni, eguagliando quello dei minori di 12 anni. Questo invecchiamento comporterà cambiamenti negli stili di vita e nelle esigenze sociali, spingendo i Paesi a migliorare la sostenibilità dei sistemi pensionistici e a sostenere nuove necessità sanitarie con sistemi di assistenza a lungo termine.
Nel fare un esercizio di visione futura, sono stati individuati 15 megatrend tra cui lo sviluppo tecnologico, la cybersicurezza, la finanza sostenibile, il cambiamento climatico e la scarsità delle risorse, la demografia e l’invecchiamento della popolazione. Sono questi alcuni aspetti significativi nel pensare a cosa succederà nei prossimi anni e quindi a quali competenze saranno necessarie per trovare spazi di occupabilità.
Quali sono i principali megatrend
Parlando di sviluppo tecnologico il richiamo va immediatamente al ritmo veloce dei cambiamenti che ha portato oggi all’utilizzo dell’intelligenza artificiale come una tecnologia avanzata a servizio dell’intelligenza umana per risolvere problemi potendo processare una quantità infinita di dati.
L’attenzione alla cybersicurezza sta acquisendo un ruolo centrale in un mondo sempre più connesso soprattutto per l’aumento esponenziale dei dati che si scambiano attraverso le reti. Ciò ha portato parallelamente alla crescita dicyber minacce, tra cui virus, attacchi informatici e furti di identità. La cybersecurity sarà quindi in continua espansione come forma per tutelare il trattamento e la trasmissione dei dati.
La finanza sostenibile chiama in causa una maggiore conoscenza delle variabili in gioco per generare investimenti utili. L’obiettivo è individuare scelte che non siano solo basate sul profitto, ma che si rivelino utili alla società, senza mettere a rischio le risorse naturali e l’ambiente in generale.
Il cambiamento climatico e la scarsità delle risorse sono diventati un tema centrale nelle agende internazionali e non solo locali ed europee. La lotta contro il riscaldamento globale, causato da attività industriali e consumi energetici, si concretizza in accordi internazionali, come quello di Parigi del 2015, che punta a mantenere l’aumento delle temperature globali sotto i 2°C. L’Unione Europea con il suo Green Deal e gli USA con l’IRA hanno programmato vasti investimenti per ridurre le emissioni di carbonio e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. L’Ocse ha evidenziato una crescente carenza di risorse idriche, con oltre il 40% della popolazione mondiale che vive in aree con insufficiente acqua dolce. Sulla questione dell’acqua, che qualcuno chiama ‘oro blu’, si concorda nel ritenerlo un bene sempre più prezioso, la cui domanda è prevista aumentare del 55% nei prossimi 30 anni, portando a una grave crisi di accesso all’acqua e ai servizi igienici entro il 2050.
Il tema demografico e l’invecchiamento della popolazione è uno dei megatrend più rilevanti per il futuro perché mette insieme due variabili, la denatalità nei paesi industrializzati e l’invecchiamento delle persone. Le previsioni sono che nel 2037 la Terra sarà abitata da 9 miliardi di personee, entro il 2100, da 10,9 miliardi. A questo cambiamento numerico, si accompagnerà quello già in atto dell’invecchiamento demografico. È evidente che le migliori opportunità occupazionali si troveranno nei settori sanitario, pensionistico, assicurativo e farmaceutico, cruciali per rispondere alle esigenze di una popolazione globale in crescita e in invecchiamento.
Megatrend ordinati in base ad un ipotetico impatto nei mercati
L’ AIPB (Associazione Italiana Pri-vate Banking) ha ordinato alcuni megatrend in base all’impatto ipotizzato nei mercati del prossimo futuro e il grafico sotto riportato ne evidenzia la portata in termini percentuali.
Fonte: AIPB, “Come accompagnare l’investitore verso nuovi equilibri” (2024), rielabora-zione EA SIM.
La scuola e l’orientamento
In questo periodo di scelte, dunque, questi aspetti devono essere conosciuti e presi in considerazione da tutti gli studenti della scuola secondaria di secondo grado allo scopo di orientare i propri interessi sulle opportunità che tali studi hanno evidenziato. Le opzioni attuali, a parte l’inserimento nel mondo del lavoro, sono quelle delle lauree triennali e magistrali e dei percorsi post diploma come gli ITS Academy. Questi ultimi sembrano più vicini alle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro. Sul versante scientifico e tecnologico si profilano nuovi studi volti a dare risposte ai bisogni delle generazioni future. Si parla di gestione ecologica e sostenibile degli edifici, di uso di energie a basso impatto ambientale, di riduzione degli sprechi, di aumento del ciclo di vita di prodotti e materiali.
Le città dovranno diventare sostenibili anche in vista di una maggiore urbanizzazione delle popolazioni nelle aree cittadine; i centri urbani dovranno essere progettati e gestiti per essere ecologicamente vivibili, allo scopo di migliorare la qualità della vita dei loro abitanti. Se si considera l’invecchiamento della popolazione nei grandi continenti (America, Asia) ma anche in Europa, si avrà bisogno di nuove politiche di intervento perequativo per tenere in equilibrio le diversità tra generazioni oltre a incoraggiare l’accesso alle professioni di cura e assistenza.
I valori etici e la dimensione civica
In questo scenario, alla scuola resta l’obbligo di salvaguardare un valore importante: la difesa della persona, il dialogo, la convivenza pacifica e il rispetto delle diversità. Sono elementi chiave per garantire la gestione dei cambiamenti e l’utilizzo dei megatrend come risorsa e non come ostacolo o limite.
La scuola resta un riferimento per la formazione delle giovani generazioni; agli insegnanti è assegnata la responsabilità di garantire il successo formativo e la valorizzazione di ogni studente. Una sfida nella sfida sarà rappresentata dalle competenze che i docenti devono costantemente sviluppare e perfezionare per poter accompagnare i giovani in questo periodo di grandi e veloci transizioni.
Frequentare i saloni dell’orientamento, le fiere dedicate, gli open day, le giornate di scuola aperta e di atenei aperti, seguire stage per conoscere più da vicino Istituti, Università e contesti lavorativi… sono tutte opportunità preziose che possono fornire chiavi di conoscenza diretta e contribuire a compiere scelte ancorate ad elementi di realtà in rapporto alle proprie inclinazioni e caratteristiche.
[1] Career Day è una giornata dedicata al lavoro durante la quale aziende, studi professionali e cooperative che hanno posizioni aperte potranno incontrare studenti per far cogliere gli sbocchi dei diversi indirizzi di studio.
[2] Studiare i megatrend per esplorare il futuro, in “Futuri n. 17”, Rivista italiana di Futures Studies