Nudge per la Sostenibilità nelle Scuole

Spinte gentili nell’ambito dello sviluppo economico e sostenibilità

L’introduzione dei nudge o “spinte gentili” nelle scuole rappresenta un’innovazione significativa nell’educazione alla sostenibilità, favorendo un’azione personale, collettiva e politica. I nudge sono interventi studiati per influenzare le decisioni delle persone senza limitare la loro libertà di scelta, rendendo certe opzioni più attraenti o facili da adottare.

Dove nasce il concetto di Nudge?

Questo concetto nasce nell’ambito dell’economia comportamentale, un campo sviluppato da studiosi come Daniel Kahneman, vincitore del Premio Nobel per l’Economia nel 2002. Kahneman ha integrato la ricerca psicologica nella scienza economica, dimostrando come il comportamento umano sia influenzato da processi decisionali non completamente razionali, spesso condizionati da scorciatoie mentali (euristiche) e distorsioni cognitive (fallacie). Le nostre scelte, inoltre, sono influenzate anche dai comportamenti sociali degli altri.

Successivamente, Richard Thaler e Cass Sunstein hanno affinato questo concetto nel loro libro – per la versione italiana: Nudge. La spinta gentile: La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute, felicità[1], proponendo un approccio che sfrutta la componente irrazionale insita nei processi decisionali umani per guidare le persone verso scelte migliori. I nudge non impongono obblighi, ma creano contesti che facilitano comportamenti virtuosi. Per il suo contributo a questa teoria, Richard Thaler ha ricevuto il Premio Nobel per l’Economia nel 2017[2].

L’applicazione di nudge nelle scuole offre così uno strumento interdisciplinare per promuovere, attraverso azioni individuali, collettive e politiche comportamenti più sostenibili facendo leva sulla psicologia comportamentale. L’obiettivo è educare studenti e comunità a un maggiore impegno ambientale e sociale tenendo conto anche di vantaggi tangibili (come un risparmio) e non tangibili come ad esempio l’aumento della consapevolezza e del senso di responsabilità collettiva tra gli studenti.

Cosa sono i Nudge?

I nudge sono ogni aspetto nell’architettura delle scelte (il nostro contesto decisionale) che altera il comportamento delle persone in modo prevedibile senza proibire la scelta di altre opzioni e senza cambiare in maniera significativa i loro incentivi economici. Per contare come un mero pungolo, l’intervento dovrebbe essere facile e poco costoso da evitare. I pungoli non sono ordini” (Thaler & Sunstein, 2014).

Simone Quercia, docente di economia comportamentale all’Università di Verona, nonché uno dei coordinatori insieme a Maria Chiara Pettenati e Isabel de Maurissens di Indire partner del progetto insieme a EuCliPa.it[3], dichiara che i nudge rappresentano un approccio innovativo per modificare i comportamenti umani senza ricorrere a imposizioni o divieti, ma attraverso piccoli interventi che influenzano positivamente le scelte quotidiane in modo prevedibile. L’obiettivo dunque non è costringere, ma influenzare positivamente i comportamenti attraverso piccoli accorgimenti che facilitano scelte sostenibili e dunque positive per la collettività. I nudge sono stati sperimentati in ambiti pubblici e in particolare da Stati Uniti e Inghilterra (2010) per poi essere estesi in molti settori privati i come la finanza per aiutare le persone a prendere decisioni finanziarie migliori, come aumentare il risparmio pensionistico o ridurre l’indebitamento. Anche nella sanità i nudge vengono applicati per migliorare la salute pubblica, la donazione di organi o l’incentivazione dell’attività fisica (come la famosa scala-pianoforte[4] in una metropolitana di Stoccolma per incentivare le persone a muoversi di più). Un altro divertente uso è la famosa mosca nei bagni pubblici[5] di Amsterdam che ha fatto risparmiare in termini di pulizie dei bagni maschili più dell’80%. Altri ambiti possono essere l’ambiente per spingere le persone, compresa la felicità come dal titolo originale del libro di Thaler e Sunstein: Nudge: Improving Decisions about Health, Wealth, and Happiness)

Tipologie di Nudge

Esistono diverse tipologie di nudge. Si riportano qui di seguito quelle ritenute più idonee per le scuole, descritte nelle guide “#nudgeforclimate”[6].

  • Default Setting: Impostare la scelta più sostenibile come opzione predefinita. Per esempio, nelle mense scolastiche si potrebbe impostare il pasto vegetariano come opzione base, dando comunque la possibilità di scegliere alternative, ma rendendo la scelta sostenibile la più semplice.
  • Feedback e Informazione in Tempo Reale: Fornire agli studenti informazioni immediate sulle conseguenze delle loro azioni. Ad esempio, dispositivi che mostrano in tempo reale il consumo energetico in classe possono spingere gli studenti a spegnere le luci o i dispositivi non necessari per risparmiare energia.
  • Gaming: Usare meccaniche di gioco per incentivare i comportamenti sostenibili. Attraverso sfide, classifiche o ricompense virtuali, gli studenti possono essere incoraggiati a gareggiare per ridurre il consumo energetico o a riciclare di più.
  • Pledge (Impegno): Creare un impegno pubblico, come una “promessa”, che spinga gli studenti a prendere decisioni sostenibili. Ad esempio, gli studenti potrebbero firmare una dichiarazione simbolica di impegno per ridurre l’impronta di carbonio della scuola oppure di ridurre del 50% il consumo di carne.
  • Commitment (Coinvolgimento): Favorire l’impegno personale e collettivo attraverso campagne in cui gli studenti si sentono direttamente responsabili dei risultati. Un esempio potrebbe essere impegnarsi a raggiungere determinati obiettivi come la riduzione del consumo energetico o la raccolta di rifiuti.
  • Norme sociali: L’uso di frasi come “La maggior parte degli studenti spegne le luci quando esce dall’aula” o “Gli studenti della scuola X hanno ridotto del 20% i loro rifiuti alimentari” comunica che comportamenti sostenibili sono la norma e che è socialmente accettato e atteso conformarsi a queste buone pratiche.

Nudge e sostenibilità nell’ambito delle nuove guide per l’educazione civica

I nudge si integrano bene con le nuove Linee Guida per l’Educazione Civica 2024 (D.M. n. 183/2024), che saranno applicate a partire dall’anno scolastico 2024/2025. Queste linee guida riorganizzano l’insegnamento dell’educazione civica attorno a tre pilastri fondamentali: la Costituzione, la cittadinanza digitale e lo sviluppo economico e sostenibilità. Quest’ultimo pilastro include temi come la crescita economica sostenibile, la tutela ambientale, l’economia circolare e la riduzione dei consumi. I nudge possono offrire un’applicazione concreta della sostenibilità in ambito scolastico, poiché mirano a influenzare positivamente i comportamenti delle persone, migliorando non solo il benessere individuale, ma anche quello collettivo e comportano un “guadagno” con un minimo sforzo.

Esempi pratici

Un esempio pratico potrebbe essere l’installazione, presso una scuola secondaria di secondo grado, di una scatola metallica con due compartimenti, dove gli studenti fumatori possono votare tra due opzioni per lo smaltimento dei mozziconi (un esempio di gaming nudge). Questo tipo di nudge[7] non solo rende divertente e interattivo il processo di smaltimento dei mozziconi di sigaretta, ma contribuisce anche alla pulizia dell’area circostante la scuola e fornisce un buon esempio per gli studenti più giovani.

Se la sostenibilità economica è importante, non può essere separata dalle dimensioni sociale, ambientale e anche politica. Un esempio pratico di questo concetto può essere visto in un nudge installato in un parco pubblico: un cestino attraente per i giovani perché riproduce suoni di cartoni animati quando vi si getta un rifiuto[8]. Questo nudge di tipo gaming non solo aiuta a mantenere pulito l’ambiente, ma ha anche un impatto sul comportamento sociale delle persone, in particolare dei giovani, e contribuisce all’economia riducendo i costi di pulizia del parco.

Alcune teorie ampliano il concetto di sostenibilità includendo una dimensione politica, poiché, come si vede in questo caso, c’è stata una decisione politica dietro l’installazione del cestino nel parco pubblico. Questa visione politica della sostenibilità è stata sviluppata da vari teorici della governance e della sostenibilità, come John Dryzek (2013), e si riflette anche nella filosofia delle guide di Euclipa.

La sostenibilità politica è cruciale per la gestione dei beni comuni, come dimostrato dai lavori di Elinor Ostrom (1990), che ha vinto il Premio Nobel per l’economia sottolineando l’importanza delle istituzioni locali e globali per la gestione sostenibile delle risorse. Kate Raworth (2017), con la sua teoria della “Doughnut Economics”, ha proposto un modello che non solo include la sostenibilità ambientale, economica e sociale, ma aggiunge anche una dimensione politica, promuovendo una governance globale più equa e giusta. Questa prospettiva si allinea anche con l’approccio di EuCliPa.it e Indire, che attraverso il progetto “PAESC Scuola”[9] stanno orientando le loro guide verso una sostenibilità integrata e politica, promuovendo modelli di gestione inclusivi e sostenibili.

I nudge nell’ambito del Green Comp

Nel contesto educativo, i nudge, sempre in sintonia con le nuove Linee Guida per l’Educazione Civica, promuovono una connessione più stretta tra scuola e territorio, in particolare con le amministrazioni locali, attraverso un civic engagement per affrontare la complessità e una visione di futuro tra noi e i nostri bisogni e la natura. Sono anche uno strumento pedagogico di empowerment in quanto devono essere progettati con cura e prevedono degli step precisi per una buona riuscita:

  • individuare il comportamento da cambiare;
  • scegliere una tipologia di nudge;
  • progettare e applicare il nudge;
  • valutare l’efficacia del nudge.

La progettazione di nudge a scuola si inquadra bene in relazione alle 12 competenze delineate nel GreenComp, il Quadro europeo delle competenze per la sostenibilità. In particolare con l’area 2 che descrivono lo sviluppo delle competenze del Pensiero sistemico, riflessivo e complessità dei problemi. Ad esempio, insegnare agli studenti a spegnere le luci per risparmiare energia non solo cambia il comportamento quotidiano, ma sviluppa la loro capacità di comprendere il sistema energetico nel suo complesso. Possono essere progettati anche per incoraggiare gli studenti a pensare a lungo termine e a trovare delle soluzioni creative. Secondo il recente rapporto di Eurydice del 14 aprile 2024 (Apprendimento per la sostenibilità in Europa: sviluppo delle competenze e supporto agli insegnanti e alle scuole)[10] questa area dell’alfabetizzazione al futuro è meno supportata: 16 sistemi educativi su 39, tra cui quello italiano, non fanno riferimento a quell’area del Green Comp che è la meno sviluppata in tutti i sistemi di istruzione a livello europeo (Pettenati, 2024). Infine i nudge hanno la capacità di essere applicati sia attraverso l’azione individuale, sia collettiva, stimolano la responsabilità politica e sociale, incoraggiando gli studenti a fare delle scelte informate che impattano positivamente sulla comunità scolastica e sull’ambiente circostante. Infine possono sviluppare empatia e attenzione rispetto alla natura (area 1 del Green Comp).

I nudge non richiedono grandi risorse

È importante sottolineare che i nudge non richiedono necessariamente grandi risorse: un investimento relativamente ridotto può portare a risultati significativi. Ciò è particolarmente vero nei grandi complessi scolastici, che possono ospitare 1.000 o più studenti e personale. Ci si chiede, quindi, perché i nudge sono raramente utilizzati in ambito scolastico, nonostante rappresentino un’ottima base per il Project-Based Learning (PBL), cioè quell’approccio pedagogico attraverso il quale gli studenti acquisiscono competenze attraverso lo sviluppo di progetti complessi e reali. Questo metodo è esattamente ciò di cui le sfide climatiche hanno bisogno. Le ragioni possono essere di diversa natura, per esempio:

  • una conoscenza limitata dei dispositivi dei nudge e un certo scetticismo nel settore educativo rispetto a interventi didattici più tradizionali;
  • la necessaria interdisciplinarità che qualsiasi progetto nudge richiede. Non è sempre facile realizzare progetti comuni facendo comunicare diverse discipline, come richiede la pedagogia più attuale e specificatamente l’insegnamento dell’educazione civica. L’uso dei nudge si rivela utile in particolare per raggiungere i traguardi 5 e 6 delle nuove Linee guida per l’educazione civica nella secondaria di secondo grado che riguardano l’educazione alla sostenibilità. Attraverso queste “spinte gentili”, gli studenti possono, infatti, essere guidati nell’adozione di comportamenti più responsabili e consapevoli;
  • c’è forse ancora una scarsa conoscenza della letteratura scientifica sull’uso dei nudge a scuola e di studi longitudinali per dimostrarne appieno i benefici;
  • c’è forse anche il timore che le famiglie possano sollevare qualche questione etica percependo una forma di manipolazione o di marketing (in quel caso si parla però di sludge).  Molti preferiscono che gli studenti siano completamente autonomi nelle scelte;
  • un nudge a volte richiede dei fondi e va inserito in qualche progetto finanziato. Tale progetto potrebbe anche comportare un ciclo di incontri formativi da parte di EuCliPa.ite Indire, proprio su come i nudge vanno applicati in maniera appropriata. Capita allora che le idee, pure valide, non si concretizzano in veri e propri nudge.

La proposta formativa

EuCliPa.it, in collaborazione con Indire, ha sviluppato un insieme di guide gratuite disponibili per il download e l’applicazione diretta nelle scuole. EuCliPa.it offre anche un percorso di formazione che coinvolge un team di ambasciatori per il Patto per il Clima dell’UE. Questo gruppo di esperti, insieme a volontari e non professionisti, affianca le scuole nella progettazione e nell’attuazione dei nudge, utilizzando le guide create appositamente per il contesto scolastico che favoriscono un collegamento tra la dimensione educativa e il territorio, con un forte impatto sullo sviluppo delle competenze delineate nel GreenComp, il Quadro europeo delle competenze per la sostenibilità.

Le guide Nudge possono essere scaricate gratuitamente e alcune di esse sono state prodotte nell’ambito del progetto Changemakers for Climate Justice, finanziato dall’AICS:

Le tre guide già a disposizione, da scaricare gratuitamente, sono:

Tutte le informazioni per i corsi di formazione sono rinvenibili in:https://www.euclipa.it/contatti/

Bibliografia e sitografia

  • Bianchi G., Pisiotis U., & Cabrera Giraldez M. (2022), GreenComp: The European sustainability competence framework. Publications Office of the European Union.
  • Dryzek J. S. (2013). The politics of the earth: Environmental discourses (3rd ed.). Oxford University Press.
  • Euclipa-Indire-Università di Verona. #nudgeforclimate (2023), De Maurissens I., Pettenati MC., Quercia S. (a cura di), Guida per l’educazione civica e sostenibilità a scuola.
  • Euclipa-Indire.Sydic (2024), Gambini A., Giannini, G., Troncarelli G. (a cura di), Sei un cittadino energetico? Guida per l’educazione civica e sostenibilità a scuola.
  • Euclipa-Indire-Sydic (2024), Brigida Mc., Garlaschi A., Giannini G., Bitetti P. (a cura di) Sai cosa mangi?  Guida per l’educazione civica e sostenibilità a scuola.
  • Euclipa-Indire-Sydic (2024) PAESC, Favaro L. (a cura di), Giovani. Guida per l’educazione civica e sostenibilità a scuola.
  • Kahneman D. (2011). Thinking, fast and slow. Farrar, Straus and Giroux.
  • Ministero dell’Istruzione e del Merito, (2024), Linee Guida per l’Educazione Civica 2024 (D.M. 183/2024).
  • Ostrom E. (1990). Governing the commons: The evolution of institutions for collective action, Cambridge University Press.
  • Raworth K. (2017), Doughnut economics: Seven ways to think like a 21st-century economist. Chelsea Green Publishing.
  • Pettenati MC. Indire, (2023), La sostenibilità a scuola in Europa: Sviluppare competenze e sostenere insegnanti e scuole. E in Italia a che punto siamo? Eurydice.
  • Thaler R. H., & Sunstein C. R. (2009), Nudge: La spinta gentile. La nuova strategia per migliorare le nostre decisioni su denaro, salute e felicità. Feltrinelli.
  • YouTube (2023, January 5), Using Nudge to Stop Cigarette Litter.
  • YouTube https://www.youtube.com/watch?v=H1le8haaKAA
  • YouTube (2023, January 5). The rise of nudge for climate.
  • YouTube https://www.youtube.com/watch?v=H1le8haaKAA
  • YouTube (2023, August 21). Come funzionano i Nudge? #NudgeForClimate [Video]. YouTube https://www.youtube.com/watch?v=ej6cygeB2X0
  • You tube (2009) Piano stairs – TheFunTheory.com [Video]
  • You tube https://www.youtube.com/watch?v=2lXh2n0aPyw

[1] Richard H. Thaler, Cass R. Sunstein, Nudge. La spinta gentile, Simone, 2014.

[2] Richard Thaler, Premio Nobel per l’Economia, 2017.

[3] EuCliPa è un’Associazione fondata da un gruppo di ambasciatori italiani del Patto Europeo per il Clima (European Climate Pact), un movimento di cittadini lanciato nel 2020 dalla Commissione Europea.

[4] Vedi video: scala-pianoforte.

[5] Vedi video: mosca nei bagni pubblici.

[6] #NudgeForClimate: LA FORZA DELLE ‘SPINTE GENTILI. Con Tale progetto la rete di ambasciatori italiani del Patto Europeo per il Clima (European Climate Pact) riunito in EuCliPa offre il proprio contributo per coinvolgere la società civile nella promozione attiva di comportamenti e politiche a favore del clima, con un’azione rivolta specificamente alle scuole. Tutte le informazioni sui Nudge si possono scaricare gratuitamente.

[7] Using Nudge to Stop Cigarette Litter. Vedi video.

[8] The world’s deepest bin – Thefuntheory.com – Rolighetsteorin.se. Vedi video.

[9] Educazione alla cittadinanza globale. Il progetto PAESC Giovani.

[10] Learning for Sustainability in Europe: Building Competencies and Supporting Teachers and Schools