Durante la Digital Learning Week, organizzata dall’UNESCO e conclusa il 5 settembre scorso a Parigi, sono stati presentati due nuovi quadri di competenze sull’Intelligenza Artificiale (IA): uno destinato agli studenti e uno agli insegnanti. Ne abbiamo già parlato nel numero 398 di Scuola7 del 16 settembre scorso dove abbiamo messo in evidenza che l’approccio adottato dell’UNESCO mette al centro l’essere umano, con un’attenzione particolare alla giustizia sociale, alla dignità umana e alla sostenibilità. Questo approccio si allinea con le raccomandazioni del 2021 sull’etica dell’Intelligenza Artificiale e il consenso di Pechino del 2019. Secondo queste linee guida, l’IA deve supportare il processo decisionale umano e il potenziamento intellettuale, senza mai compromettere la responsabilità o l’autonomia delle persone.
Il successo del framework dell’UNESCO dipende in gran parte dalla preparazione e dal coinvolgimento attivo degli insegnanti i quali sono visti come figure centrali per gli studenti. Il loro ruolo diventa sempre più cruciale in un mondo in cui l’IA sta rapidamente trasformando i modelli educativi tradizionali. L’UNESCO riconosce che, affinché il framework possa essere attuato efficacemente, è necessario supportare i docenti con una formazione continua e adeguata, che consenta loro di acquisire le conoscenze e le competenze per insegnare i concetti legati all’IA in modo comprensibile e accessibile.
Formazione continua e sviluppo professionale degli insegnanti
L’educazione all’intelligenza artificiale non riguarda solo la trasmissione di conoscenze tecniche; richiede anche che gli insegnanti siano in grado di guidare discussioni etiche e sociali su come l’IA influisce sulla vita quotidiana, sulle relazioni sociali e sul mondo del lavoro. Di conseguenza, l’UNESCO incoraggia programmi di sviluppo professionale che equipaggino gli insegnanti con risorse pratiche e pedagogiche aggiornate. Questi programmi devono tenere conto delle rapide evoluzioni tecnologiche, fornendo ai docenti l’accesso a strumenti digitali, piattaforme di apprendimento e materiali didattici innovativi, nonché a corsi specifici sulle nuove frontiere dell’IA, come il machine learning, l’analisi dei dati e l’algoritmica etica.
Un altro aspetto cruciale è lo sviluppo di metodologie didattiche innovative oltre il tradizionale modello frontale. Gli insegnanti devono essere formati a utilizzare approcci di apprendimento basato su progetti (Project-Based Learning), in cui gli studenti non si limitano a ricevere informazioni, ma partecipano attivamente alla creazione di soluzioni ai problemi reali. Questo tipo di apprendimento, fortemente stimolante e pratico, consente agli studenti di applicare concretamente le loro competenze e di sviluppare capacità critiche e creative. Per facilitare questo processo, l’UNESCO fornisce una guida su come integrare queste metodologie in contesti educativi formali, valorizzando al contempo la partecipazione attiva degli studenti.
Inoltre, l’UNESCO promuove l’uso di piattaforme collaborative che permettono aii docenti di condividere le loro esperienze e apprendere gli uni dagli altri. La creazione di reti globali e locali di insegnanti specializzati in IA facilita la diffusione di buone pratiche e risorse didattiche, riducendo il carico individuale e promuovendo una crescita collettiva. Queste reti, se sostenute da politiche educative adeguate, possono contribuire a colmare il divario tra i vari contesti educativi, offrendo opportunità di apprendimento uguali per tutti.
Ruolo delle comunità locali e partecipazione attiva
Oltre agli insegnanti, le comunità locali svolgono un ruolo altrettanto fondamentale nella realizzazione del framework. L’UNESCO sostiene che un’educazione efficace all’IA non può essere realizzata in modo isolato dalle realtà sociali e culturali specifiche di ciascuna comunità. Per questo motivo, promuove il coinvolgimento attivo delle famiglie, delle organizzazioni locali e dei leader comunitari nel processo educativo. Questo approccio partecipativo non solo arricchisce l’esperienza di apprendimento, ma contribuisce anche a creare un ambiente educativo inclusivo e che rispecchi i bisogni, i valori e le aspettative delle diverse comunità.
Il dialogo tra scuole e comunità è essenziale per rendere l’insegnamento dell’IA rilevante e significativo. Le comunità locali possono contribuire in vari modi: attraverso il supporto logistico per l’accesso alle tecnologie, l’organizzazione di workshop tematici o collaborazioni con esperti locali nel campo dell’IA. Inoltre, le famiglie, in particolare, possono svolgere un ruolo cruciale nell’incoraggiare l’apprendimento extracurricolare, sostenendo l’uso consapevole e responsabile delle tecnologie IA a casa. L’UNESCO sottolinea l’importanza di creare spazi di apprendimento aperti, dove le diverse voci della comunità possano essere ascoltate e integrate nei programmi educativi. Questo approccio contribuisce a rendere l’educazione più democratica e inclusiva, in quanto tiene conto delle esigenze particolari delle minoranze culturali, linguistiche e socioeconomiche. Un esempio può essere l’adattamento delle risorse educative ai diversi contesti linguistici, per garantire che anche gli studenti appartenenti a comunità linguisticamente diverse possano beneficiare di un’istruzione IA di qualità.
Collaborazione tra scuole e settore privato
Un altro aspetto del coinvolgimento comunitario evidenziato dal framework è la collaborazione tra scuole e settore privato. Le aziende tecnologiche, attraverso partenariati con le istituzioni educative, possono offrire risorse, tecnologie e competenze che arricchiscono l’esperienza di apprendimento degli studenti. Tuttavia, l’UNESCO mette in guardia sull’importanza di garantire che questi partenariati siano guidati da principi etici e da una visione condivisa del bene comune. La collaborazione con il settore privato non deve trasformarsi in un semplice addestramento tecnico per l’uso di piattaforme IA a scopo di profitto, ma deve promuovere un’educazione che valorizzi l’etica, l’inclusione e l’agentività umana, cioè la capacità della persona di agire costruendo la propria identità, dando corpo al desiderio, plasmando la propria esistenza, ma tenendo contestualmente conto dei vincoli istituzionali ineliminabili.
Apprendimento continuo, innovazione pedagogica e adattamento tecnologico
Il concetto di apprendimento continuo o “lifelong learning” è uno dei pilastri fondamentali del framework dell’UNESCO, in particolare nell’era dell’intelligenza artificiale (IA), che si evolve costantemente a un ritmo senza precedenti. L’IA non è una tecnologia statica, e la sua evoluzione richiede che le competenze acquisite dagli studenti siano costantemente aggiornate e ampliate nel corso della loro vita. In questo contesto, l’obiettivo non è solo formare gli studenti a un determinato livello, ma dotarli delle competenze e degli strumenti necessari per apprendere e adattarsi in modo autonomo e continuativo alle nuove tecnologie IA che emergeranno in futuro.
Uno degli aspetti chiave del framework è la capacità degli studenti di adattarsi ai cambiamenti tecnologici. L’IA sta rivoluzionando settori come l’industria, l’agricoltura, la sanità e l’istruzione stessa, creando nuove esigenze e opportunità. Gli studenti, per essere in grado di prosperare in questo nuovo panorama, devono sviluppare un approccio dinamico all’apprendimento, che li spinga a rimanere costantemente curiosi e a cercare di aggiornare le proprie competenze in linea con le nuove sfide e opportunità. Non si tratta solo di padroneggiare strumenti o tecnologie specifiche, ma di sviluppare una mentalità aperta all’innovazione, capace di apprendere nuovi concetti e applicarli in contesti diversi.
L’apprendimento continuo è particolarmente rilevante in un contesto in cui molte delle professioni di domani non esistono ancora. Secondo l’UNESCO, i sistemi educativi devono preparare gli studenti per lavori che potrebbero essere creati nei prossimi decenni grazie proprio all’automazione e all’intelligenza artificiale. Pertanto, l’obiettivo del framework non è solo quello di fornire competenze tecniche immediate, ma di sviluppare capacità di pensiero critico e creativo che permettano agli studenti di re-inventarsi nel corso della loro carriera professionale.
Apprendimento basato su progetti (Project based learning)
In linea con questa visione, il framework dell’UNESCO incoraggia l’adozione di metodologie pedagogiche innovative, che vadano oltre i metodi di insegnamento tradizionali, spesso limitati all’apprendimento passivo. Tra queste metodologie, un ruolo centrale è rivestito dall’apprendimento basato su progetti (“Project-Based Learning”), un approccio che stimola la creatività e il pensiero critico degli studenti attraverso la risoluzione di problemi reali. Questo metodo permette agli studenti di lavorare su progetti pratici e interdisciplinari, dove possono applicare le loro competenze in contesti concreti e osservare direttamente l’impatto delle loro soluzioni.
L’apprendimento basato su progetti è particolarmente adatto all’insegnamento dell’IA, poiché consente agli studenti di comprendere come l’IA possa essere utilizzata per affrontare le sfide del mondo reale, come il cambiamento climatico, la salute pubblica, l’istruzione e la mobilità sostenibile. Invece di apprendere semplicemente concetti astratti, gli studenti sono incoraggiati a sperimentare, progettare e sviluppare soluzioni innovative a partire dagli strumenti messi a disposizione dall’IA che stimolano non solo la loro comprensione tecnologica ma anche le loro capacità di problem-solving e collaborazione. Su questo aspetto segnaliamo una pubblicazione dell’USR Emilia-Romagna in “Studi e Documenti”[1] che approfondisce in modo esaustivo e fruibile la metodologia, grazie al paziente e continuo lavoro del prof. Enzo Zecchi.
Integrazione dell’IA con il pensiero critico e creativo
Un aspetto cruciale dell’innovazione pedagogica promossa dall’UNESCO è l’integrazione dell’apprendimento tecnico con lo sviluppo del pensiero critico e della creatività. Gli studenti devono non solo acquisire competenze tecniche nell’uso degli strumenti di IA, ma anche essere in grado di valutare criticamente le implicazioni etiche e sociali di queste tecnologie. Devono essere capaci di porre domande fondamentali come: “Quali sono i limiti etici dell’IA?”, “In che modo l’IA influisce sulle decisioni umane?” e “Come possiamo progettare sistemi IA inclusivi e sostenibili?”.
Questa integrazione tra abilità tecniche e riflessione etica è particolarmente importante in un’epoca in cui l’IA ha il potere di trasformare interi settori e influenzare profondamente la vita umana. Gli studenti devono imparare non solo a usare l’IA in modo efficace, ma anche a riflettere sul suo impatto sulla privacy, sulla giustizia sociale e sull’uguaglianza. Questo approccio mira a formare cittadini critici e consapevoli, in grado di contribuire attivamente al dibattito pubblico sull’uso responsabile dell’IA.
L’importanza dell’apprendimento personalizzato e autonomo
Nel contesto dell’apprendimento continuo e dell’innovazione pedagogica, il framework dell’UNESCO pone grande enfasi sull’apprendimento personalizzato. Ogni studente ha un percorso di apprendimento unico, e le tecnologie IA possono essere utilizzate per creare esperienze educative personalizzate che si adattano alle esigenze, agli interessi e alle capacità di ciascuno. L’IA, con la sua capacità di analizzare grandi quantità di dati, può supportare gli insegnanti nel monitorare il progresso degli studenti e nel fornire feedback immediato, consentendo a ogni studente di avanzare nel proprio percorso di apprendimento a un ritmo ottimale.
L’apprendimento autonomo è un’altra componente chiave di questa visione. Gli studenti devono essere incoraggiati a diventare protagonisti attivi del proprio apprendimento, utilizzando l’IA non solo come strumento per acquisire informazioni, ma anche come mezzo per esplorare nuove conoscenze, risolvere problemi complessi e sviluppare competenze trasversali. L’apprendimento autonomo diventa fondamentale in un contesto in cui l’innovazione tecnologica richiede un costante adattamento e aggiornamento delle proprie competenze.
Educazione flessibile e accessibile per tutti
L’UNESCO promuove anche un’educazione flessibile che consenta agli studenti di apprendere in diversi contesti, non solo all’interno delle tradizionali aule scolastiche. L’IA offre opportunità straordinarie per l’apprendimento a distanza e l’accesso a risorse educative online, rendendo l’educazione più accessibile e democratica. Attraverso piattaforme di e-learning e risorse didattiche digitali, gli studenti di tutto il mondo possono accedere a contenuti aggiornati e collaborare con coetanei a livello internazionale, superando le barriere geografiche e sociali.
La flessibilità è essenziale per garantire che l’educazione all’IA sia inclusiva e che tutti gli studenti, indipendentemente dal contesto socioeconomico, abbiano la possibilità di sviluppare le competenze necessarie per il futuro. Questo approccio riflette l’impegno dell’UNESCO a ridurre il divario tecnologico e a promuovere un accesso equo alle opportunità educative per tutti.
Le tabelle del Framework
Nel documento UNESCO ci sono diverse tabelle che descrivono le competenze specifiche per ogni livello di apprendimento. Queste tabelle rappresentano la spina dorsale del framework perché forniscono un percorso chiaro per sviluppare competenze legate all’intelligenza artificiale e al suo impatto sulla società.
Tabella 1: Framework delle Competenze sull’IA per gli Studenti
Questa tabella fornisce una panoramica generale del framework, suddividendo le competenze su tre livelli di progressione: Capire (Understand), Applicare (Apply), e Creare (Create). Ogni livello copre aspetti chiave come:
- mentalità incentrata sull’uomo – Importanza di preservare l’angentività umana e promuovere l’interazione etica con l’IA;
- etica dell’IA – Dall’uso sicuro e responsabile fino all’etica incorporata nel design;
- tecniche e applicazioni IA – Conoscenza e capacità tecniche per creare strumenti basati su IA;
- progettazione di sistemi IA – Dalla configurazione di un problema alla progettazione dell’architettura e iterazioni per miglioramenti.
Tabella 2: Blocchi di competenze per il livello 1: “Capire”
Questa tabella si concentra sull’introduzione all’IA per tutti gli studenti. Vengono esplorati concetti come:
- agentività umana – gli studenti devono riconoscere che l’IA è guidata dall’uomo e comprendere le conseguenze dell’utilizzo dell’IA senza sufficiente controllo umano;
- etica – gli studenti devono comprendere come l’IA può influenzare i diritti umani e devono essere educati a esercitare un controllo umano adeguato sull’IA;
- tecniche – comprensione dei fondamenti tecnici, come i concetti di dati, algoritmi e modelli di apprendimento automatico.
Tabella 3: Blocchi di competenze per il livello 2: “Applicare”
Al livello “Applicare”, gli studenti sono incoraggiati a usare in modo pratico le competenze acquisite per risolvere problemi più complessi e trasferire le loro conoscenze a situazioni diverse. Le competenze includono:
- mentalità incentrata sull’uomo – adattare i principi etici e umani a nuovi contesti tecnologici;
- etica – applicare principi etici nella valutazione e uso pratico degli strumenti IA;
- progettazione di sistemi – configurare e testare sistemi IA, considerando il feedback per migliorarli.
Tabella 4: Blocchi di competenze per il livello 3: “Creare”
Questo livello mira a sviluppare competenze avanzate. Gli studenti devono essere in grado di progettare e sviluppare nuovi strumenti IA personalizzati:
- mentalità incentrata sull’uomo – promuovere valori inclusivi e sostenibili nel design e nell’uso dell’IA;
- progettazione di sistemi IA – creare nuovi strumenti basati su set di dati personalizzabili, utilizzando metodi aperti e responsabili.
Conclusioni
In un mondo sempre più plasmato dall’intelligenza artificiale, il framework dell’UNESCO rappresenta un passo cruciale per preparare le nuove generazioni a diventare cittadini consapevoli, creativi e, soprattutto, responsabili. Promuovendo un’alfabetizzazione digitale inclusiva e sostenibile, l’UNESCO intende garantire che l’IA sia utilizzata come strumento per il bene comune, in linea con i principi di giustizia sociale e sviluppo sostenibile. L’apprendimento continuo e l’innovazione pedagogica sono requisiti necessari per garantire che gli studenti siano preparati ad affrontare le sfide di un mondo in rapida evoluzione. Attraverso approcci educativi innovativi, come l’apprendimento basato su progetti e l’integrazione del pensiero critico, il framework mira a formare una generazione di cittadini capaci di adattarsi a un futuro dove l’intelligenza artificiale avrà un ruolo sempre più centrale.
[1] Metodologia didattica del Project Based Learning (PBL) – Formazione USR.