Attività estive

Per frenare la regressione e continuare ad apprendere

L’estate è tradizionalmente vista come un periodo di riposo e divertimento, una pausa dalle fatiche e dagli impegni scolastici. Tuttavia, la stagione estiva offre un’opportunità unica per stimolare la mente con modalità diverse da quelle che si utilizzano in classe. Un’estate attiva e con esperienze stimolanti, può diventare un potente strumento per il potenziamento cognitivo e lo sviluppo personale. Ci sono studi, teorie e scuole di pensiero che lo possono dimostrare: le neuroscienze, la teoria delle intelligenze multiple, la metacognizione, le diverse teorie pedagogiche. L’apprendimento informale e non formale, la lettura, la visione di film e serie TV, i videogiochi, il bricolage, il modellismo, il making, il tinkering e le attività relazionali attivano processi cognitivi che, durante le vacanze, aiutano gli studenti ad esercitare la mente e a rimanere attivi.

Il fenomeno della regressione estiva

La regressione estiva è un fenomeno noto nell’educazione, caratterizzato dalla perdita di conoscenze e competenze acquisite durante le attività scolastiche. Questo fenomeno si verifica perché, durante la pausa estiva, la mancanza di attività educative strutturate interrompe la continuità dell’apprendimento.

Sono particolarmente vulnerabili gli studenti provenienti da famiglie a basso reddito proprio perché sono quelli che hanno meno accesso a risorse educative alternative alla frequenza scolastica. Le vacanze estive possono costituire una variabile che va ad accentuare le disuguaglianze esistenti. Gli studenti con maggiori risorse, invece, grazie alla molteplicità delle iniziative a cui possono partecipare, tendono a mantenere, e a volte anche a migliorare, i risultati dell’apprendimento scolastico. Gli studenti che subiscono una maggiore regressione estiva, nel tempo, accumulano le posizioni di svantaggio che influiranno in tutta la loro carriera scolastica.

La regressione estiva può manifestarsi in diverse aree disciplinari, la lettura e la matematica spesso sono tra le più colpite. Da qui la necessità che all’inizio del nuovo anno scolastico ci sia un periodo di recupero delle competenze perse con appositi percorsi personalizzati.

Investire sull’estate dal punto di vista formativo

Numerosi studi hanno mostrato che gli studenti possono avere, durante l’estate, una perdita equivalente a uno o due mesi di apprendimento durante l’anno scolastico.

Per mitigare gli effetti della regressione estiva, sono stati proposti vari interventi. I programmi estivi educativi sono uno dei metodi più efficaci per mantenere gli studenti impegnati e attivi dal punto di vista scolastico durante le vacanze. Questi programmi possono includere campi estivi, attività di lettura organizzate e lezioni supplementari. Il coinvolgimento dei genitori è cruciale: incoraggiare i bambini e i ragazzi a leggere, esplorare nuovi argomenti e partecipare ad attività educative può fare una grande differenza. Inoltre, biblioteche e comunità locali possono offrire risorse e programmi gratuiti o a basso costo per supportare l’apprendimento continuo.

Neuroscienze e apprendimento estivo

Le neuroscienze ci mostrano che il cervello umano è in costante evoluzione e che la sua plasticità permette di apprendere e di crescere a qualsiasi età. Coinvolgere gli studenti attraverso iniziative stimolanti (giochi intelligenti, letture di varia natura, insegnamento di nuove lingue…) può aiutare a mantenere attive le connessioni neuronali e favorire la plasticità. Questa capacità di adattamento del cervello mantiene la mente agile e favorisce il ritorno alle attività scolastiche. Le neuroscienze suggeriscono, quindi, che mantenere un cervello attivo durante l’estate significa mettere un freno alla perdita delle vecchie conoscenze e migliorare le capacità di acquisire delle nuove.

La neuroplasticità è un processo che continua per tutta la vita, anche se con intensità diversa rispetto all’infanzia e all’adolescenza. Gli studi continuano a dimostrare che la stimolazione cognitiva, attraverso attività impegnative, può migliorare soprattutto la memoria e il problem solving. Investire sull’estate dei nostri ragazzi, soprattutto di quelli più fragili, significa dunque renderla preziosa per la loro crescita, e rappresenta una grande opportunità per mitigare le disuguaglianze. La scienza ci dice che un cervello attivo è un cervello sano e capace di affrontare con successo le sfide future.

Qualche suggerimento operativo

Durante la pausa estiva si possono organizzare diverse situazioni stimolanti.

  • Giochi di strategia, come gli scacchi o i giochi da tavolo complessi, richiedono pianificazione, previsione e pensiero critico. I ragazzi possono esercitare alcune aree del cervello ragionando e prendendo decisioni.
  • La lettura non è attrattiva per tutti, ma se coinvolti adeguatamente, per gli studenti può diventare uno strumento straordinario per arricchire la comunicazione, migliorare le abilità linguistiche, ma anche stimolare l’immaginazione e l’empatia.
  • Suonare uno strumento musicale, imparare una nuova lingua o praticare uno sport, sono attività che stimolano la plasticità e producono cambiamenti strutturali nel cervello. Richiedendo una forte coordinazione di varie abilità cognitive e motorie, promuovono la crescita di nuove sinapsi e migliorano l’integrazione delle reti neuronali esistenti.
  • Esercitarsi con il coding, ma anche imparare alcune ricette in cucina, rafforza la capacità di adattamento e di innovazione ampliando contestualmente il bagaglio personale di conoscenze.
  • Attività fisiche, sport, escursioni nella natura, aumentano la neurogenesi nell’ippocampo, cioè della regione cruciale per la memoria e l’orientamento.
  • Il giardinaggio, la fotografia, la pesca insegnano pazienza, osservazione e una maggiore consapevolezza ambientale. Non arricchiscono solo la mente, ma favoriscono anche la connessione con la natura e l’apprezzamento per il mondo che ci circonda.
  • La pratica di yoga e la meditazione promuovono il benessere mentale e fisico aiutando a gestire lo stress e a migliorare la concentrazione e la consapevolezza di sé.

Quindi, è l’esposizione a nuovi stimoli che il cervello più efficiente nel processare informazioni e nell’adattarsi a nuove situazioni. Un’estate ben spesa in attività stimolanti non solo contrasta la regressione estiva, ma può effettivamente potenziare le capacità cognitive, preparando gli studenti a un ritorno a scuola con una mente più acuta e versatile.

Metacognizione

Ci sono, inoltre, attività che, anche durante l’estate, possono essere utili per promuovere la metacognizione, cioè la capacità di riflettere sui propri processi di pensiero e apprendimento. Per esempio scrivere un diario; organizzare, o meglio ancora, inventare un gioco; descrivere come realizzare una gita, una iniziativa con amici o un qualsiasi progetto personale. Sono attività che richiedono una notevole capacità riflessiva. Bisogna pensare al prima e al dopo, alla ricaduta di un’azione, confrontare il percorso pensato con quello effettuato… sono pensieri che possono aiutare i bambini a diventare più consapevoli del proprio modo di apprendere.

La metacognizione è fondamentale per sviluppare apprendenti autonomi e responsabili, capaci di autoregolarsi e adattarsi a nuove situazioni di apprendimento. Le vacanze estive, con il loro ritmo più rilassato, offrono il contesto ideale per incoraggiarla.

Apprendimento non formale e informale

L’apprendimento non avviene solo in classe. L’apprendimento non formale, cioè quello non intenzionale, e l’apprendimento informale, quello che avviene nella vita quotidiana, famiglia, amici, tempo libero, giocano un ruolo cruciale nello sviluppo delle competenze per la vita. Durante l’anno scolastico gli insegnanti sanno come integrare il proprio insegnamento con le esperienze personali di ciascuno, si parla, infatti, di curricolo integrato. Durante l’estate gli apprendimenti sono tutti non formali e informali: i bambini, gli adolescenti imparano attraverso esperienze dirette, come viaggiare, esplorare la natura, partecipare a attività sportive o artistiche, leggere libri, guardare film o serie TV di qualità e giocare a videogiochi educativi. Sappiamo che queste esperienze sono più attrattive dell’apprendimento formale a scuola. Visitare un museo o una riserva naturale può stimolare la curiosità e l’interesse per la storia o la scienza, può sollecitare la creatività e la capacità di risolvere i problemi, così pure i processi collaborativi. Se all’inizio della scuola è facile rilevare la perdita degli apprendimenti formali non è altrettanto facile capire il guadagno cognitivo acquisito grazie all’apprendimento non formale e informale.

Apprendimento e videogiochi

I videogiochi educativi, progettati per sviluppare abilità cognitive, migliorano in primo luogo la coordinazione occhio-mano. Alcuni sono pensati per potenziare, insieme o specificatamente, competenze diverse. Alcuni esempi.

  • Minecraft stimola la creatività e la pianificazione attraverso la costruzione di strutture complesse.
  • Kerbal Space Program insegna fisica e ingegneria tramite la progettazione e il lancio di razzi.
  • Giochi come Portal 2 e The Talos Principle richiedono pensiero logico e strategico per risolvere enigmi complessi.
  • Civilization VI e Age of Empires migliorano le abilità di gestione e pianificazione strategica, permettendo ai giocatori di costruire e gestire civiltà attraverso diverse epoche storiche.
  • SimCity insegna la pianificazione urbana e la gestione delle risorse.
  • Scratch introduce i bambini alla programmazione attraverso la creazione di storie interattive e giochi.
  • Duolingo facilita l’apprendimento delle lingue con esercizi interattivi e progressivi.

Questi giochi non solo mantengono la mente attiva, ma rendono anche l’apprendimento divertente e coinvolgente.

Lettura, film e serie TV

La lettura durante l’estate può essere un modo potente per mantenere la mente attiva. I libri e i fumetti non solo migliorano le abilità linguistiche e di comprensione, ma possono anche espandere l’immaginazione, la capacità di empatia e la conoscenza generale. Leggere una varietà di generi, dai romanzi ai saggi, dalle biografie ai libri di scienza, può stimolare diverse aree del cervello e mantenere viva la curiosità intellettuale.

I Film e le serie TV di qualità possono essere strumenti educativi efficaci se selezionati con cura e possono stimolare la discussione in famiglia, incoraggiando un apprendimento condiviso e critico.

Bricolage, modellismo, making e tinkering

Con le attività di bricolage e di modellismo, attraverso la costruzione e la creazione di oggetti con materiali vari, si promuovono l’intelligenza spaziale e la motricità fine.  

Il making, spesso associato a Fabrication Laboratory, permette ai bambini di esplorare la tecnologia e l’ingegneria attraverso la costruzione di progetti come robot, dispositivi elettronici o strumenti musicali.

Il tinkering, che è un approccio sperimentale e giocoso per la risoluzione dei problemi, incoraggia l’innovazione e la creatività, spingendo i bambini a esplorare, sperimentare e trovare soluzioni uniche.

Attività relazionali

Uscire con gli amici, andare a ballare, trascorrere giornate al mare e fare escursioni naturalistiche sono tutte attività che promuovono l’interazione sociale, la cooperazione e l’empatia. Queste esperienze favoriscono la costruzione di relazioni significative e offrono opportunità di apprendimento attraverso il confronto e la condivisione. Le escursioni naturalistiche, in particolare, combinano l’attività fisica con l’esplorazione dell’ambiente naturale, stimolando l’intelligenza naturalistica e la consapevolezza ecologica.

Compiti per le vacanze: sì o no?

Il dibattito sui compiti per le vacanze è acceso. Da un lato, assegnare compiti può aiutare a mantenere le abilità acquisite durante l’anno scolastico, prevenendo la “regressione estiva”. Compiti ben progettati possono stimolare la mente e mantenere gli studenti coinvolti nell’apprendimento. Tuttavia, è fondamentale che questi compiti siano significativi, interessanti e non eccessivamente onerosi, per evitare che diventino una fonte di stress. Dall’altro lato, c’è chi sostiene che le vacanze dovrebbero essere un periodo di riposo e recupero, un’opportunità per esplorare interessi personali e apprendere attraverso esperienze informali e non formali. Un compromesso potrebbe essere l’assegnazione di progetti creativi o attività di lettura che stimolino la curiosità e l’apprendimento senza gravare troppo sugli studenti.

Per concludere

Un’estate attiva non solo offre riposo e divertimento, ma rappresenta anche una preziosa opportunità per la crescita cognitiva e personale. Le attività estive ben strutturate possono stimolare la mente, sviluppare diverse forme di intelligenza, promuovere la metacognizione e arricchire l’apprendimento informale. L’estate, quindi, può diventare un’occasione per esplorare nuovi interessi, scoprire passioni nascoste e sviluppare abilità che potrebbero non essere ricomprese nel curricolo scolastico tradizionale, ma comunque influenzare indirettamente il rendimento scolastico futuro ed avere un impatto duraturo sulla vita.

Un’estate attiva rappresenta una scelta strategica per un apprendimento continuo e una crescita armoniosa. Trasformare le vacanze in un periodo di scoperta e sviluppo personale significa preparare meglio i giovani per le sfide future, rendendoli non solo più intelligenti e creativi, ma anche più equilibrati e resilienti. Investire nell’estate rendendola ricca di esperienze è un passo fondamentale per coltivare menti brillanti e una personalità complete.