Cosa è emerso dal G7 di Trieste sull’istruzione

Valorizzazione dei talenti e nuove competenze per il futuro

Dal 27 al 29 giugno si è tenuta a Trieste la Riunione ministeriale del G7 sull’istruzione presieduto dal Ministro italiano dell’istruzione e del merito, il prof. Valditara.

Sono intervenuti i Ministri dell’Istruzione dei Paesi G7 Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, la Commissaria europea all’Istruzione, i vertici dell’Unione Africana, i rappresentanti di OCSE, UNESCO e UNICEF, le principali Organizzazioni internazionali che trattano dell’istruzione, il Ministro dell’Istruzione ucraino e il Ministro dell’Istruzione del Brasile, Paese che presiede attualmente il G20.

Hanno preso parte all’evento oltre 100 partecipanti, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione internazionale nel settore dell’istruzione.

Le Riunioni ministeriali del G7

Il Gruppo dei Sette (G7) è un forum informale che riunisce Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America, istituito in seguito alla crisi energetica del 1973 come piattaforma di cooperazione economica e finanziaria. Alle riunioni del Gruppo partecipa anche l’Unione Europea, rappresentata ai vertici dal Presidente del Consiglio Europeo e dal Presidente della Commissione Europea. La Federazione Russa vi ha preso parte dal 1997 al 2013, facendo diventare il Gruppo G8, ma nel 2014, a seguito dell’annessione illegale della Crimea, ne è stata sospesa la partecipazione.

Nel tempo gli obiettivi di lavoro del G7 sono divenuti sempre più ampi e complessi, specialmente in ragione della globalizzazione, e dal 1998 si è sentita l’esigenza di organizzare riunioni per temi specifici di livello ministeriale, che affiancano il tradizionale Vertice. Tocca alla Presidenza di turno definire l’agenda degli incontri sia relativamente ai temi che alla loro calendarizzazione.

I temi della Presidenza italiana del 2024

Nel corso del 2024 l’Italia ospita 21 riunioni ministeriali sui seguenti temi:

  • Industria, Tecnologia e Digitale;
  • Trasporti;
  • Esteri;
  • Clima, Energia e Ambiente;
  • Giustizia;
  • Finanze;
  • Istruzione;
  • Scienza e Tecnologia;
  • Commercio;
  • Lavoro e Occupazione;
  • Cultura;
  • Agricoltura;
  • Interni;
  • Pari Opportunità;
  • Salute;
  • Industria e Innovazione Tecnologica;
  • Inclusione e Disabilità;
  • Difesa, Sviluppo;
  • Sviluppo Urbano Sostenibile;
  • Turismo;
  • Esteri.

Educare e formare l’Africa per il 21° secolo

È con questo obiettivo di particolare rilevanza che si è concluso il G7 sull’istruzione presieduto dal Ministro italiano dell’istruzione e del merito il prof. Valditara, tenutosi dal 27 al 29 giugno a Trieste. Al termine del summit, i Ministri dei Paesi partecipanti hanno rilasciato una breve ma significativa dichiarazione, congiuntamente condivisa.

Sin dall’inizio è chiara la vision di riferimento: l’accesso ad un’educazione di alta qualità come premessa essenziale per accelerare il raggiungimento di altri obiettivi. La scuola deve essere la base da cui partire, una solida ed equa istruzione è il volano di ogni paese e della sua economia. Forte la denuncia nei confronti dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina così come l’impegno di aiutare il ripristino e la ricostruzione delle scuole danneggiate.

Le priorità della presidenza italiana

Tutti i Ministri confermano la volontà di perseguire le due priorità politiche della presidenza italiana del G7:

  • valorizzazione dei talenti di tutti;
  • istruzione innovativa e nuove competenze per il futuro.

Si tratta di due fondamentali obiettivi che sin dal suo insediamento il Ministro Valditara ha introdotto con azioni mirate. Merito, impegno, talento, sono i pilastri che il Ministro Valditara ha posto a fondamenta del suo operato una volta insediatosi alla guida del dicastero di Viale Trastevere. Del resto, la scelta di cambiare sin da subito il nome del dicastero, da Ministero dell’Istruzione a Ministero dell’istruzione e del merito, è stato un segnale inequivocabile in questa direzione.

Valorizzare i talenti di tutti

Se l’accesso a un’educazione di alta qualità è la premessa per accelerare il raggiungimento di altri obiettivi, ci si riferisce ai 17 obiettivi, corredati da sotto obiettivi, previsti da Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, allora diventa indispensabile la promozione dei talenti di ogni singolo protagonista del mondo dell’istruzione.

Bisogna sostenere approcci di apprendimento personalizzati, coinvolgenti, che considerino le caratteristiche, i punti di forza e le esigenze specifiche di ogni studente. L’assistenza personalizzata per quegli studenti il cui potenziale spesso rimane insoddisfatto, in linea del resto con la Dichiarazione di Toyama e Kanazawa e il Comunicato di Hiroshima.

Si ribadisce la necessità di includere, tra le priorità educative, la salute fisica e socio-emotiva, così come il benessere di tutti i membri della comunità scolastica.

Il ruolo fondamentale dei docenti

Importante il riconoscimento del ruolo fondamentale degli insegnanti e degli educatori in genere. A tal proposito i Ministri riconoscono la necessità di promuovere la fiducia, il rispetto e l’apprezzamento nei confronti del corpo docente, per il quale si ribadisce la necessità di sostenerne il benessere attraverso azioni mirate di formazione iniziale ed in itinere.

Punti essenziali per raggiungere questo obiettivo sono:

  • il miglioramento delle condizioni di lavoro degli insegnanti e una maggiore attenzione posta alla competitività degli stipendi per superare la carenza di insegnanti qualificati e per stimolare un corpus docente sempre più demotivato.
  • il potenziale delle tecnologie digitali, compresa l’intelligenza artificiale generativa. La generativa potrà essere utile per migliorare le opportunità di apprendimento inclusivo e personalizzato, senza tralasciare la necessità di rafforzare le competenze digitali e l’alfabetizzazione mediatica non solo degli studenti, ma anche dei docenti e dei dirigenti. L’approccio al digitale deve essere sempre guidato da un uso responsabile ed etico.

Formazione innovativa e nuove competenze per il futuro

Sono necessari approcci e percorsi innovativi per essere competitivi nel mondo del lavoro. Il G7 sull’istruzione ha confermato la strategicità dell’apprendimento permanente per le persone di tutte le età, con particolare attenzione all’acquisizione di quelle competenze necessarie per affrontare la transizione digitale e verde.

È, pertanto, necessario un cambiamento di prospettiva rispetto all’acquisizione delle competenze spendibili nel corso della vita, interiorizzando la necessità che occorra formarsi lungo tutto l’arco della propria vita per potere intraprendere carriere diversificate o per migliorare e riqualificare le proprie competenze nel mondo del lavoro.

In questa direzione diventa fondamentale un orientamento qualificato, in cui, ad esempio, il coaching e il tutoraggio sono necessari per consentire scelte e processi decisionali in linea con i punti di forza e gli interessi personali e con le opportunità offerte dal mercato del lavoro.

Piu che mai, quindi, diventa necessaria un’internazionalizzazione dell’istruzione e della formazione, ed una maggiore focalizzazione sulle discipline Stem, non solo per migliorare l’uguaglianza di genere ma anche per aumentare la competitività e una partecipazione più equa nella gestione dei poteri decisionali.

Guardiamo al futuro

La chiusura finale del documento è affidata ad uno specifico invito: sostenere una maggiore collaborazione tra i paesi del G7 e l’Unione Africana. I Ministri dell’istruzione del G7 raccolgono con favore l’invito della Presidenza italiana impegnandosi a collaborare con la comunità globale e in particolare con la comunità africana per il raggiungimento dell’obiettivo 4 dell’Agenda 2030. Solo così si potrà davvero perseguire un’istruzione inclusiva che caratterizzi anche i Paesi più deboli e deprivati.