La scomparsa di Franco Frabboni, uno dei grandi Maestri della Pedagogia italiana, con cui per lungo tempo abbiamo condiviso iniziative editoriali e divulgative, ci ha profondamente colpiti e sinceramente addolorati. È per questo che, attraverso questo contributo, la casa editrice Tecnodid vuole rendere omaggio al suo ricordo, alla profondità delle sue idee, alla capacità innovativa del suo pensiero, da sempre e per sempre al servizio della scuola.
L’impegno di Franco Frabboni per la scuola
La vita professionale di Franco Frabboni ne testimonia l’alto profilo scientifico: Professore Emerito della Alma Mater Studiorum Università di Bologna, è stato Presidente dell’Irrsae Emilia-Romagna e Presidente della Società Italiana di Pedagogia (SIPED), oltre che autore di innumerevoli testi che hanno segnato la storia della pedagogia italiana.
Cercare di sintetizzare in poche righe l’impegno costante di una intera vita spesa per la ricerca pedagogica e per contribuire a delineare un modello di scuola innovativo e sfidante non è certo facile, né forse è possibile senza evitare il rischio di tralasciare qualcosa. Ci limiteremo, per questo, a ricordarne la partecipazione ad alcune delle più importanti Commissioni ministeriali nell’ambito dell’istruzione, che hanno segnato la strada per giungere all’attuale modello scolastico italiano. Citando solo le partecipazioni formali a gruppi di lavoro ministeriali, possiamo ricordare che ha preso parte alla Commissione che ha redatto i Programmi didattici della scuola elementare (1985), alla Commissione che ha redatto gli Orientamenti Programmatici della scuola materna (1991), alla Commissione che ha redatto il Rapporto nazionale sullo stato della Ricerca pedagogica in Italia (1991) ed alla Commissione che ha redatto le Indicazioni per il curricolo della scuola di base (2007).
Ma il suo contributo per l’innovazione del modello scolastico italiano si è dispiegato nel corso di tutta la sua vita professionale, grazie alla capacità speculativa innovativa ed alla autonomia delle sue idee, attente e impegnate, che ha sempre speso per affermare l’importanza di un sistema formativo integrato che andasse dalla scuola dell’infanzia alla formazione universitaria senza tralasciare la dimensione extrascolastica.
Per una certa idea di pedagogia
Il ruolo centrale della educazione nei primissimi anni di vita per superare le disuguaglianze sociali e l’importanza di un sistema formativo capace di aprirsi al territorio per realizzare, appunto, un sistema integrato, sono stati al centro del suo pensiero scientifico, anticipando alcuni dei temi fondanti dell’attuale modello scolastico del nostro Paese.
La sua attività di studio è stata caratterizzata dal cosiddetto problematicismo pedagogico, ovverosia la capacità di porre al centro della ricerca i bisogni formativi concreti dell’alunno, in quanto inserito in precisi contesti storici e sociali, per puntare all’inclusione e all’uguaglianza delle opportunità. È innegabile che il suo pensiero abbia contribuito, e continuerà a farlo, a definire quella pedagogia democratica, secondo cui tutti devono potere accedere all’istruzione e devono potersi formare lungo tutto l’arco della vita. Un’idea pedagogica basata sulla necessità di una didattica moderna e sul rispetto del pluralismo delle culture e dei valori, che oggi più che mai sembra necessario difendere e sostenere.
La visione progressista e internazionale
L’attivismo democratico del pensiero di Franco Frabboni è testimoniato anche da progetti di ricerca condotti in ambito internazionale, in collaborazione con Università europee, di cui il commosso ricordo che il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Alma Mater Studiorum -Università di Bologna, di cui Frabboni era professore emerito di Pedagogia Generale e Sociale, gli dedica delinea i profili di maggiore rilevanza[1].
Ma è tutta la sua produzione scientifica ad essere caratterizzata dalla costante esigenza di garantire investimenti alla scuola per raggiungere una uguaglianza sociale, nella consapevolezza che l’elevata formazione scolastica sia una leva strategica per la crescita di ogni Paese. Il modello di scuola del terzo millennio verso cui tendere è, nel pensiero scientifico di Frabboni, ispirato da quei sistemi scolastici europei democratici e progressisti, caratterizzati da welfare society e da un modello socioeconomico solidaristico[2].
Uno studioso innovativo e libero
Ci sono diversi modi per fare ricerca. Lo si può fare puntando sulla solennità della speculazione scientifica oppure sporcandosi le mani, senza disdegnare di partecipare a iniziative sul campo, in un confronto diretto e aperto con il mondo della scuola. Crediamo che si possa affermare senza ombra di dubbio che Frabboni abbia esercitato in questo secondo modo il proprio ruolo nel dibattito pedagogico di cui è stato protagonista fin dagli anni Settanta. Questo aspetto lo accomuna sicuramente a Giancarlo Cerini, di cui tutti sentiamo la mancanza, come la sentiremo di Franco Frabboni. Entrambi avevano la capacità di disseminare andando ovunque senza mai risparmiarsi, sapevano entusiasmare i docenti, come solo chi ama la scuola vera sa fare.
La copiosa produzione scientifica è testimoniata dalle innumerevoli collaborazioni con molte Case Editrici italiane[3]. Per Tecnodid, insieme a Cerini nel 2001 Frabboni ha firmato un interessantissimo testo “Il curricolo di base”; nel 2005 Frabboni ha pubblicato “Il laboratorio per imparare a imparare”, un volume apripista della nostra Collana didattica “Scuola dei Laboratori”, oltre a contribuire negli anni con diversi saggi a “Voci della scuola” e a “Notizie della scuola”. Ha diretto per alcuni anni, dal 2006, la collana “Innovazione educativa” ed è stato spesso con noi alla Summer school di Ischia, oltre che ispiratore di molte nostre iniziative culturali, di convegni e di seminari, durante i quali abbiamo apprezzato non solo lo studioso ma soprattutto l’uomo, schietto e coerente.
Ci mancheranno la sua visione illuminata sul ruolo dell’istruzione, le metafore con cui sapeva caratterizzare il pensiero scientifico. Faremo per sempre tesoro della ricchezza delle sue idee, della capacità innovativa della sua ricerca e ne ricorderemo con affetto e rispetto la libertà e l’amore per la scuola.
[1] Ricordo di Manuela Gallerani, ordinaria di Pedagogia Generale e Sociale.
[2] Franco Frabboni, “Una scuola possibile. Modelli e pratiche per il sistema formativo integrato”, 2008, ed. Laterza.
[3] Per citarne alcune Anicia, EIT, Cooperativa libraria universitaria, Laterza, Bruno Mondadori, Editori Riuniti, La Nuova Italia, Giunti, Sellerio, Erikson.