Buona parte degli interventi (contenuti nell’articolo 20 del provvedimento di legge) sono finalizzati ad introdurre procedure che hanno lo scopo di rendere più agevole il raggiungimento degli obiettivi che il PNRR ha previsto per la scuola (in particolar modo le 70.000 assunzioni entro il 31 dicembre 2024). Insieme a queste, poi, sono state introdotte, in fase di conversione in legge, altre disposizioni che riguardano ulteriori aspetti (abilitazioni dei docenti, graduatorie dei precedenti concorsi,
Concorsi ordinari
Il primo intervento riguarda le modalità con le quali verranno tenuti i prossimi concorsi ordinari per i docenti. In pratica, per tutto il periodo di attuazione del PNRR, i concorsi per i docenti prevederanno una prova scritta, computer based, con quesiti a risposta multipla finalizzata alla verifica delle conoscenze e delle competenze in ambito pedagogico, psico-pedagogico e didattico metodologico. La prova orale verterà sulla verifica delle conoscenze dei candidati sulla disciplina della classe di concorso. Tale prova verificherà anche le competenze didattiche attraverso un test.
Solo al termine della fase di attuazione del PNRR, il Ministero potrà, eventualmente, optare per uno scritto articolato su quesiti a risposta aperta; in questo caso, potrà anche essere prevista una fase di preselezione dei candidati.
Graduatorie di merito
Altra novità riguarda le graduatorie di merito dei concorsi ordinari (costituite da un numero di vincitori pari ai posti messi a bando) che potranno essere integrate nella misura delle rinunce con i candidati che hanno superato il punteggio minimo.
Graduatorie dei concorsi ordinari
Una importante misura, fortemente richiesta dalla Cisl Scuola, ha riguardato le graduatorie dei concorsi ordinari 2020 (compreso lo STEM anticipato). Tali graduatorie di merito vengono trasformate in graduatorie ad esaurimentoper consentire l’assunzione di tutti i candidati che hanno superato le varie prove. Viene, però, previsto che tali graduatorie, a partire dal 2024/2025, potranno essere utilizzate solo in subordine alle immissioni in ruolo necessarie al raggiungimento degli obiettivi del PNRR.
Percorso di abilitazione
Il comma 3 dell’articolo 20 interviene sul percorso di abilitazione previsto dal Decreto Legislativo 59/2017 (già oggetto di ripetuti interventi, anche recenti). Accanto all’eliminazione della limitazione al numero dei posti disponibili per le abilitazioni alle esigenze di evitare condizioni di soprannumero, viene prevista, per i primi 3 cicli di abilitazione, una quota di riserva a favore dei docenti che abbiano prestato 3 anni di servizio nella scuola statale o in quella paritaria negli ultimi 5 di cui uno sulla classe di concorso specifica. Medesima disposizione riguarda i docenti che hanno sostenuto la prova concorsuale ai sensi del comma 9-bis dell’art. 59, decreto-legge 73/2021 e i docenti dei centri di formazione professionale.
Inoltre, tali categorie di insegnanti (escluso quelli dei centri di formazione) acquisiranno l’abilitazione con 30 CFU in luogo degli ordinari 60 richiesti.
Docenti “ingabbiati”
Altra novità riguarda i percorsi per ulteriori abilitazioni che i docenti già abilitati, anche di ruolo (i cosiddetti ingabbiati), potranno finalmente conseguire. Infatti, anche grazie alle forti pressioni della Cisl Scuola, tali abilitazioni sono svincolate da quelle oggetto di PNRR e potranno essere conseguite con un numero di crediti pari a 30 e soprattutto anche telematicamente, con modalità sincrona. Si tratta di un doveroso riconoscimento alla volontà di quei docenti che in possesso di ulteriore titolo di studio intendono, anche attraverso la mobilità professionale, provare nuove esperienze professionali.
Docenti di sostegno
Sempre fino al 31/12/2024 è previsto che i docenti che hanno maturato 3 anni di servizio sul sostegno negli ultimi 5 nelle scuole del sistema nazionale di istruzione accedono ai TFA di sostegno nel limite della riserva dei posti individuata con decreto MUR/MIM.
Viene anche previsto che ogni anno di servizio prestato sul sostegno da parte degli specializzati dia luogo ad una super valutazione di 3 punti per gli insegnanti inseriti nelle GPS.
Concorsi per l’insegnamento della religione cattolica
Per i futuri concorsi per il personale IRC viene prevista una aliquota del 70% dei posti vacanti a favore di coloro che abbiano svolto almeno trentasei mesi di servizio.
Personale ATA
Infine, tra le varie misure, due riguardano anche il personale ATA: la prima, sempre finalizzata al raggiungimento degli obiettivi PNRR, prevede un fondo di 50 milioni per il 2023 da distribuire alle scuole per l’assunzione di personale ATA necessario alla realizzazione dei progetti finanzianti dallo stesso piano. La seconda individua risorse da destinare alla formazione del personale ATA estendendo la possibilità di attingere ai fondi individuati dalla legge sulla “Buona scuola” per la formazione dei docenti anche per la formazione di questo personale.