Nonostante la tendenza verso una maggiore autonomia delle scuole registrata negli ultimi anni, il sistema educativo francese risulta fondamentalmente centralistico.
Le principali decisioni in materia di politica scolastica fanno capo al Ministère de l’Éducation Nationale de la Jeunesse e des Sports – MÉN che si avvale delle sue fondamentali diramazioni territoriali: le Académies, i cui confini corrispondono con quelli delle regioni amministrative. Ciascuna accademia è diretta da un Recteur, nominato dal presidente della Repubblica, di solito tra i professori universitari.
Dipartimento, circoscrizione, ispettorato generale
Oltre al rettorato, ciascuna accademia comprende la Direction des Départementaux de l’Éducation Nationale che gestisce l’organizzazione dei servizi scolastici nei vari Départements in cui è suddiviso il suo territorio. A capo di ciascun dipartimentoè posto un dirigente superiore, denominato Directeur départemental o Inspecteur d’académie. Le scuole dell’infanzia e primarie sono prive di un vero e proprio apparato amministrativo; il livello di supervisione ad esse più vicino è la Circonscription, a ciascuna delle quali è assegnato un Inspecteur[1].
La funzione ispettiva, tutt’altro che unitaria, si articola in due ben distinti livelli: quello centrale e quello territoriale. Proprio in virtù della molteplicità di funzioni, risulta più opportuno parlare di “corpi ispettivi”.
A livello centrale gli ispettori costituiscono un vero e proprio corpo (corps des inspecteurs généraux), organizzato nella Inspection générale de l’éducation, du sport et de la recherche (IGÉSR). La sua costituzione è recente, risale infatti al 2019 e deriva dall’aggregazione dei due tradizionali corpi ispettivi nazionali: l’IGAÉNR e l’IGÉN[2], le cui origini vengono fatte risalire al 1802, quando Napoleone istituì gli ispettori generali agli studi. Nel mese di agosto 2022 gli ispettori generali erano complessivamente 296, di cui il 38% donne[3].
Corpi ispettivi
L’IGÉSR si occupa non solo dell’istruzione scolastica, ma anche di quella superiore, delle biblioteche e dei centri di documentazione, nonché di sport e gioventù. Proprio in virtù di ciò è posto sotto la diretta responsabilità di tre ministri: dell’educazione, dell’università e ricerca, dello sport e gioventù, i quali ne definiscono il programma di lavoro annuale.
L’Ispettorato generale assolve compiti di natura ispettiva e consultiva. In particolare, relativamente al primo aspetto, effettua verifiche di controllo, audit, valutazione, accertamento peritale, anche in ambito amministrativo-finanziario e contabile. Ogni anno, l’IGÉSR presenta diversi rapporti ai ministri competenti, sulla base del programma di lavoro e degli incarichi di missione da questi ricevuti. Lo stesso partecipa al reclutamento e alla valutazione degli ispettori territoriali e, insieme ai rettori d’accademia, ne coordina l’attività.
L’organizzazione dell’Ispettorato risulta particolarmente complessa e articolata[4]. Il suo vertice si identifica con le Cheffe, il quale dirige le attività del servizio, assegna gli incarichi agli ispettori informa i ministri competenti delle conclusioni del loro lavoro. È responsabile della gestione del servizio e propone ai ministri le misure relative all’organizzazione e al suo funzionamento. Nel proprio lavoro è coadiuvato da ispettori che hanno le responsabilità di coordinamento e guida dei gruppi di lavoro, delle missioni e dei poli.
Gli ispettori generali
Gli inspecteurs généraux, capo incluso, sono nominati con decreto del presidente della Repubblica, su proposta del primo ministro e dei tre ministri di pertinenza e si articolano in due classi: la prima e la seconda. Fatto salvo il requisito comune di avere compiuto 45 anni d’età, sono necessari requisiti stringenti e ben precisi per accedere all’una e all’altra classe e le selezioni sono effettuate da apposite commissioni. Tuttavia è possibile accedere al corpo degli IGÉSR anche attraverso due percorsi non concorsuali: la lista attitudinale (liste d’aptitude) e il comando (détachement).
Particolare attenzione viene attribuita alla formazione, la quale è parte essenziale dell’anno di prova e si snoda attraverso un percorso individualizzato che tiene conto delle competenze acquisite nelle funzioni precedenti. Essa si completa, nel corso dei due anni successivi, con un periodo di formazione continua della durata di almeno 15 giorni. Per coloro che sono reclutati attraverso procedure non concorsuali, oltre alle suddette attività formative, è previsto un sostegno specifico.
Dal 1° gennaio 2023, in conformità con il decreto n. 2021-1550 del 1° dicembre 2021 che istituisce il corpo degli amministratori statali (corps des administrateurs de l’État), quello degli IGÉSR è stato gradualmente soppresso, con il diritto di opzione per gli ispettori generali (rimanere nel corpo o essere integrati come amministratori statali). Il servizio IGÉSR è ora composto da membri del corpo che hanno deciso di rimanervi, da amministratori statali distaccati per le funzioni di ispettorato generale, e da personale proveniente da altri corpi, distaccato per queste stesse funzioni.
Gli ispettori territoriali
A livello territoriale, gli ispettori dipendono gerarchicamente dal rettore e si distinguono in due macro tipologie: gli inspecteurs de l’éducation nationale – IÉN, ripartiti in sotto-categorie a seconda della specializzazione, e gli inspecteurs d’académie – IA.
Consistenza numerica degli Ispettori territoriali (2021)[5]:
Tipologia | Numero |
---|---|
IÉN-CCPD | 1.426 |
IA-IPR | 1.444 |
IÉN-EG | 146 |
IÉN-ET | 393 |
IÉN-IO | 113 |
IÉN comandati | 267 |
Totale | 3789 |
Gli ispettori della scuola dell’infanzia e primaria
Gli ispettori della scuola dell’infanzia e primaria si caratterizzano per il legame con una specifica circoscrizione. Va sottolineato che le scuole dell’infanzia e primarie francesi non godono della personalità giuridica. Il direttore della scuola è un docente, parzialmente o totalmente esonerato dall’insegnamento e svolge prevalentemente compiti di animazione e coordinamento pedagogico. Il ruolo di supervisione è affidato all’ispettore, denominato inspecteur de l’éducation nationale chargés d’une circonscription du premier degré (IÉN-CCPD) o più semplicemente inspecteur du premier degré, che in tale funzione ispeziona le scuole e il personale docente.
In relazione a quest’ultimo, appare particolarmente rilevante la procedura di valutazione, denominata rendez-vous de carrière[6]. In base ad essa il docente, nel corso della sua intera carriera, può utilizzare fino a un massimo di quattro “incontri” che, se positivi, gli consentono avanzamenti nella scala retributiva. Oltre alla valutazione dei docenti, l’ispettore della primaria svolge attività di consulenza per le scuole, per i direttori di dipartimento e per i rettori; partecipa a svariati consigli, ivi inclusi i consigli di scuola e può anche coordinare il lavoro dei conseillers pédagogiques[7].
La presenza dell’ispettore in un territorio circoscritto è proprio uno dei punti di forza della professione.
Gli ispettori della scuola secondaria
Gli ispettori della scuola secondaria si caratterizzano per la loro specializzazione disciplinare; al loro interno si distinguono a seconda della tipologia scolastica in cui operano:
- IA-IPR inspecteurs d’académie – inspecteurs pédagogiques régionaux, si occupano dell’istruzione scolastica;
- IÉN inspecteurs de l’éducation nationale, si occupano dell’istruzione professionale;
- IÉN-EG specializzati nelle discipline generali (enseignements généraux);
- IÉN-ET specializzati nelle discipline tecniche (enseignements tecniques);
- IÉN-IO (chargés de l’information et de l’orientation) sono incaricati dell’informazione e dell’orientamento.
I compiti tradizionali degli ispettori della secondaria possono raggrupparsi nelle seguenti categorie:
- valutare i docenti;
- garantire l’attuazione della politica educativa nelle classi e nelle scuole;
- collaborare alla formazione del personale educativo nazionale, assieme alle università;
- consigliare i dirigenti delle scuole su richiesta del rettore;
- fornire consulenze relativamente agli esami, alla gestione del personale educativo e alla scelta del materiale didattico.
Recentemente è stato affidato loro, come anche ai colleghi della primaria, l’incarico di valutare le scuole.
Reclutamento e formazione degli ispettori territoriali
Le modalità di reclutamento degli ispettori territoriali sono abbastanza simili, variano, invece, i requisiti che per gli IA sono più stringenti. Oltre alle consuete procedure concorsuali, si può accedere alla funzione ispettiva attraverso percorsi non concorsuali.
La formazione iniziale degli ispettori territoriali è obbligatoria e segue percorsi comuni alle due tipologie ispettive. Per gli ispettori reclutati con il concorso è previsto un anno di formazione e prova durante il quale l’esercizio effettivo delle funzioni si alterna a sessioni formative della durata minima di 36 giorni. La formazione iniziale si completa durante i due anni successivi con un ulteriore periodo obbligatorio della durata complessiva di almeno 15 giorni. Gli ispettori assunti attraverso procedure non concorsuali, oltre alle suddette sessioni di formazione, fruiscono di un accompagnamento specifico sia durante il primo anno sia durante i due successivi.
[1] L’origine delle circoscrizioni, sotto la vigilanza di un ispettore, risale alla riforma dell’istruzione elementare del 1833, realizzata dall’allora ministro François Guizot.
[2] Rispettivamente Inspection Générale de l’Administration de l’Éducation Nationale et de la Recherche e Inspection Générale de l’Éducation Nationale.
[3] IGÉSR, L’année 2021-2022 de l’IGÉSR en chiffres, p. 5.
[4] Cfr. IGÉSR, L’année 2021-2022 de l’IGÉSR en chiffres, p. 6.
[5] La mobilité des personnels d’inspection (IA-IPR et IEN) pour la rentrée scolaire 2021, 23.04.2021.
[6] Letteralmente “incontro di carriera”.
[7] Il consigliere pedagogico è un insegnante di scuola primaria la cui competenza pedagogica è formalmente certificata, svolge attività di supporto pedagogico per gli insegnanti e i team scolastici, formazione iniziale e in servizio degli insegnanti e attuazione della politica educativa a livello di circoscrizione o distretto, a seconda di dove è collocato.