Il 22 giugno 540 mila studenti e studentesse sono tornati ad affrontare la prima prova scritta dell’esame di maturità 2022. Hanno archiviato le vivaci proteste messe in campo durante l’anno: una generazione resiliente guarda avanti. Pandemia e guerre più o meno vicine, più o meno minacciose per il loro futuro sono esperienze che li chiamano a non sottrarsi alle prove.
L’esercizio dello scrivere
I rischi percepiti, quelli vissuti e anche quelli volutamente rimossi, come le aspettative, costruite o solo attese, trovano un’occasione speciale per essere “rielaborati” nel giorno della prova scritta nella lingua madre o nella lingua di istruzione. L’esercizio dello scrivere è, infatti, un modo particolarmente sfidante per mettere insieme vita, realtà e saperi appresi; un modo interessante di rappresentare sé stessi mentre si rappresenta il mondo.
Il rito di passaggio
Le tracce offerte hanno messo al centro lo studente e il suo curricolo, consentendogli di personalizzare, integrare e sviluppare una o più dimensioni di un concetto complesso come la “sostenibilità” attraverso una elaborazione competente del nuovo profilo di sviluppo possibile e di umanità desiderabile. Nei momenti epocali di transizione, sempre più frequenti e sempre più rapidi, è utile che la maturità torni ad essere un rito dirimente tra una fase che si compie, quella della neotenia nel nido della scuola che ha aiutato a costruire autonomia e responsabilità, ed un’altra che si apre con prospettive “inattuali” e ampie di autonomo orientamento.
Dopo l’espressione del primo voto da cittadino, l’esame di maturità è la prova ulteriore di come i saperi si possano trasformare in comportamenti e di come i giovani si stiano costruendo la loro weltanschauung. La comprensione vera di quello che si studia è data dalla capacità di rendere duraturo e quindi prospettico e applicabile il sapere.
L’importanza della traccia di ambito storico
Il “Quadro di Riferimento per la redazione e lo svolgimento della prima prova scritta dell’Esame di Stato” del DM 1095/2019 ha confermato le tre tipologie di prova e gli indicatori della griglia di valutazione. Viene reintrodotta la traccia di ambito storico “considerata la rilevanza dell’apprendimento degli eventi storici nel contesto nazionale, europeo ed internazionale per la formazione di una cittadinanza consapevole e responsabile dei giovani”.
Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano (tipologia A)
Il primo testo “La strada ferrata” dalle Myricae, primo libro di poesie del Pascoli, offre all’analisi e all’interpretazione dello studente molte sollecitazioni ad esprimere la sua vicinanza o distanza da quella rappresentazione del progresso tecnologico (che ora sappiamo di non poter chiamare progresso se…) unita allo sguardo sui particolari di una natura che non è e non può essere semplice sfondo all’azione dell’uomo. La pietas pascoliana della fine del XIX secolo è una pietas planetaria, che si esprime in questo bisogno di solidarietà con la natura. Se una nuova generazione è anche un nuovo mondo, c’è sempre bisogno di un disegno di umanità futura.
Nel secondo testo “Nedda. Bozzetto siciliano” di Giovanni Verga, il nido degli ultimi e dei vinti come la protagonista non può che essere “dove c’è del pane”. Ultimi, vinti, rassegnati o resilienti? Una platea destinata ad aumentare per la fiumana del progresso, ma anche una platea destinata a cambiare per composizione. È il tema delle competenze sociali per il terzo millennio: la nuova frontiera dei diritti umani e di cittadinanza trasforma il lessico e i significati di solidarietà e carità….
Analisi e produzione di un testo argomentativo (tipologia B)
B1) Gherardo Colombo, Liliana Segre “La sola colpa di essere nati”. Il tema storico, le leggi razziali in Italia e nel contesto internazionale è di assoluta attualità. Le conoscenze storiche possono aprire ad ampie argomentazioni sui razzismi e i genocidi che la globalizzazione e la sua crisi oggi ripropongono in tutta la loro violenza. Come cambia la percezione delle identità se cambia la dimensione geopolitica?
B2) Oliver Sachs “Musicofilia”. Interessante e ricco di spunti il confronto tra gli Umani musicofili e i Superni ipercognitivi e privi di empatia. Una sorta di metafora della nicchia ecologica della creatività musicale e della sua doppia natura: immaginifica e cognitiva; innata ed acquisita; frutto della natura e frutto della cultura. Il potere della musica richiamato da Sachs è quello che permette di entrare in sintonia con sé stessi e gli altri, legare e connettere in modo prelogico; una sorta di monito a tenere attivi tutti i canali di comunicazione. È il mistero della notazione musicale, che non smentisce però il racconto mitico di Orfeo che riproduce con la sua cetra i suoni prodotti dal vento sui Monti Rodopi.
B3) Dal discorso di Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica 2021, pronunciato alla Camera dei Deputati nello stesso anno. Cambiamento climatico e crisi energetica postulano una modifica urgente dei comportamenti di tutti e delle priorità d’intervento da parte dei decisori politici a livello mondiale. Responsabilità individuali e consapevolezze sociali, autorevolezza della scienza e autorevolezza politica per la governance delle emergenze in atto sono problemi da affrontare che richiedono competenze sempre più alte e che richiederanno costi sociali rilevanti. La riflessione è dunque duplice: non c’è sostenibilità ambientale separata dall’equità sociale, i costi devono essere a carico di chi ha di più. Sarà così?
Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità (tipologia C)
C1) Luigi Ferrajoli “Perché una Costituzione della Terra?”. Lo stralcio proposto alla rielaborazione degli studenti trae spunto dalla “lezione” impartita dalla pandemia: il diritto alla salute ha bisogno di garanzie riconosciute a livello globale; la salute umana è collegata a quella del pianeta; la consapevolezza della fragilità dell’ecosistema è consapevolezza di un destino comune. Su questi temi i nostri studenti arrivano “rinforzati” dall’insegnamento trasversale dell’educazione civica oltre che dall’esperienza diretta delle caratteristiche di una pandemia inedita per loro come per tutti. E non sarà sfuggito che l’8 febbraio di quest’anno è stata approvata la proposta di legge Costituzionale n. 1 per l’introduzione della tutela dell’ambiente, delle biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni.
C2) Vera Gheno e Bruno Mastroianni “Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello”. La traccia più utilizzata dai nostri maturandi è immediatamente rappresentativa della quotidiana problematicità di un’identità “aumentata” che purtroppo non poggia sulle necessarie competenze personali e sociali prima che digitali. Se si esamina il Quadro delle Competenze Digitali, elaborato a livello europeo, il DigComp, si scopre che c’è una dimensione in particolare che ha costante necessità di aggiornamento: quella della sicurezza. E la sicurezza si articola su quattro livelli di protezione: la protezione dei dispositivi, la protezione dei dati personali, la protezione della salute e del benessere, la protezione dell’ambiente. Potenzialità e rischi sono dunque un terreno da valutare attentamente soprattutto se le indagini sulle competenze digitali restituiscono una fotografia che vede al momento prevalere i rischi.
La competenza alfabetico funzionale nel PECuP dello studente
È stato importante aver permesso ai nostri maturandi di poter affrontare di nuovo questa prova che resta un tassello ineludibile del corredo di competenze necessario ad affrontare il terzo millennio. Perché? È una competenza chiave per la cittadinanza attiva così definita nella Raccomandazione della Commissione Europea del 22 maggio 2018.
- La competenza alfabetica funzionale indica la capacità di individuare, comprendere, esprimere, creare e interpretare concetti, sentimenti, fatti e opinioni, in forma sia orale sia scritta, utilizzando materiali visivi, sonori e digitali attingendo a varie discipline e contesti.
- Essa implica l’abilità di comunicare e relazionarsi efficacemente con gli altri in modo opportuno e creativo…
- Tale competenza comprende la conoscenza della lettura e della scrittura e una buona comprensione delle informazioni scritte e quindi presuppone la conoscenza del vocabolario, della grammatica funzionale e delle funzioni del linguaggio…
- Questa competenza comprende anche la capacità di distinguere e utilizzare fonti di diverso tipo, di cercare, raccogliere ed elaborare informazioni, di usare ausili, di formulare ed esprimere argomentazioni in modo convincente e appropriato al contesto, sia oralmente sia per iscritto.
- Essa comprende il pensiero critico e la capacità di valutare informazioni e di servirsene.
Grazie alla competenza di scrittura crescono le capacità logiche di organizzazione delle informazioni e della loro selezione per la riflessione e l’argomentazione. Su questa competenza evolve dunque il pensiero critico, assolutamente indispensabile in un mondo sovrabbondante di informazioni difficili da gerarchizzare se non si approfondiscono le fonti.