Con il D.M. 333 del 31 marzo 2022 gli Atenei sono stati autorizzati ad attivare i corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico rivolte agli alunni di scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado. Il provvedimento interviene, così, sulla carenza diffusa di docenti specializzati mettendo a disposizione ben 25.874 posti. È il VII Ciclo TFA (Tirocinio Formativo Attivo).
Figura strategica per l’inclusione
Si tratta di una preziosa opportunità da cogliere sicuramente al volo per cercare di ricoprire un ruolo particolarmente prezioso nel mondo dell’educazione, quello del docente specializzato per le attività di sostegno didattico, figura strategica nella promozione del processo d’inclusione scolastica. È soprattutto questa figura professionale che individua le strategie per facilitare gli apprendimenti, la relazione, la socializzazione e la comunicazione dell’alunno con disabilità.
Le competenze previste dal profilo professionale pongono il docente specializzato per le attività di sostegno didattico come interlocutore chiave, sia per quanto riguarda l’area della corresponsabilità educativa sia per quella della condivisione metodologico-didattica, in modo da fornire risposte pedagogiche adeguate ai bisogni apprenditivi e relazionali di ciascun alunno.
Diventare insegnante specializzato per le attività di sostegno didattico richiede un percorso di studio approfondito ed appassionato alimentato da determinazione e resilienza.
In che cosa consistono le prove di accesso al TFA sostegno? Quando si svolgeranno? Quali requisiti sono richiesti per la partecipazione? Che cosa studiare?
Le prove di accesso
Il candidato deve sostenere e superare tre prove di accesso. Lo stabiliscono l’articolo 6 del D.M. del 30 settembre 2011 (all. C. art. 2) e l’art. 4 del D.M. 8 febbraio 2019, n. 92:
a) un test preliminare;
b) una prova scritta;
c) una prova orale.
Le prove sono atte a verificare, unitamente alla capacità di argomentazione e di corretto uso della lingua, il possesso, da parte del candidato, di:
- competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
- competenze su empatia e intelligenza emotiva;
- competenze su creatività e pensiero divergente;
- competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.
Le prove di accesso saranno predisposte con propri bandi dagli Atenei ed avranno luogo nella sede indicata dall’Ateneo scelto dal candidato.
Il calendario della prova preselettiva
Le prove preselettive per l’iscrizione si svolgeranno nel rispetto del seguente calendario:
- 24 maggio 2022 prove scuola dell’infanzia;
- 25 maggio 2022 prove scuola primaria;
- 26 maggio 2022 prove scuola secondaria I grado;
- 27 maggio 2022 prove scuola secondaria II grado.
Non è possibile partecipare in più atenei in quanto la data delle prove è unica su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, è consentito l’accesso per più gradi e ordini se si è in possesso dei requisiti e si versa una tassa di partecipazione per ogni ordine di scuola richiesto.
Cosa prevede la prova preselettiva
Il test preliminare è predisposto da ciascuna Università e si compone di 60 quesiti a risposta multipla con 5 opzioni di risposta. Sono suddivisi in:
- 20 quesiti che servono a verificare sia le competenze linguistiche sia il livello di comprensione di testi in lingua italiana dei candidati;
- 40 quesiti che servono a verificare le competenze socio-psico-pedagogiche, differenziate per infanzia, primaria, secondaria di primo grado, secondaria di secondo grado.
La risposta corretta a ogni domanda vale 0,5 punti, la mancata risposta o la risposta errata vale O (zero) punti; il test ha la durata di due ore.
Accede alla prova scritta un numero di candidati pari al doppio dei posti disponibili nella singola sede. Sono altresì ammessi direttamente alla prova scritta i candidati con disabilità uguale o superiore all’80%.
Analogamente, come prevede l’articolo 2, comma 8, del DL n. 22/2020, convertito in legge n. 41/2020, accedono direttamente alla prova scritta gli aspiranti che, nei dieci anni precedenti, hanno svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, sullo specifico posto di sostegno del grado di istruzione cui si riferisce la procedura.
Si precisa, infine, che l’articolo 1 comma 7 del Decreto ministeriale n. 333/2022, esclusivamente per questo ciclo, autorizza ad accedere direttamente alla prova scritta anche i candidati che abbiano superato la prova preselettiva del VI ciclo, ma che a causa di sottoposizione a misure sanitarie di prevenzione da COVID-19 (isolamento e/o quarantena, secondo quanto disposto dalla normativa di riferimento), non abbiano potuto sostenere le ulteriori prove.
La prova scritta e a prova orale
La prova scritta è valutata in trentesimi e consta, a seconda dell’Ateneo, di una o più domande a risposta aperta. La durata della prova scritta è stabilita in due ore e sono ammessi alla prova orale i candidati che abbiano riportato una votazione non inferiore a 21/30.
La prova orale verterà sui contenuti delle prove scritte e su questioni motivazionali individuali.
Requisiti per la partecipazione al TFA 2022 scuola dell’infanzia e primaria
I requisiti per la partecipazione restano disciplinati dal DM 92/2019 che all’art. 3 dispone che, per prendere parte alla selezione per l’accesso ai percorsi di specializzazione su sostegno, gli aspiranti devono essere in possesso di uno dei requisiti di seguito riportati.
- Titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
- Diploma magistrale, compreso il diploma sperimentale a indirizzo psicopedagogico con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002.
Requisiti per la partecipazione al TFA 2022 scuola secondaria di 1° e 2° grado
Anche per l’accesso ai percorsi di specializzazione per la scuola secondaria di primo e secondo grado i candidati devono possedere uno dei seguenti requisiti:
- Abilitazione specifica sulla classe di concorso ovvero analoghi titoli di abilitazione conseguiti all’estero e riconosciuti in Italia ai sensi della normativa vigente;
- Laurea magistrale o a ciclo unico (oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso) più 24 CFU/CFA.
Insegnanti tecnico-pratici
Anche per gli insegnanti tecnico-pratici l’accesso ai percorsi di specializzazione è possibile se c’è il possesso di:
- Abilitazione specifica sulla classe di concorso ovvero analoghi titoli di abilitazione conseguiti all’estero e riconosciuti in Italia ai sensi della normativa vigente;
- Laurea anche triennale (oppure diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di primo livello, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso) più 24 CFU/CFA.
I requisiti di cui al punto 2 sono derogati sino al 2024/2025, per cui gli insegnanti tecnico-pratici partecipano alla selezione per accedere ai percorsi di specializzazione sino alla predetta data con il solo diploma che dà accesso alla relativa classe di concorso.
Sono, altresì, ammessi con riserva tutti coloro che, avendo conseguito il titolo abilitante all’estero, abbiano presentato la relativa domanda di riconoscimento, entro la data ultima per la presentazione delle istanze di partecipazione alla specifica procedura di selezione.
Tutti i requisiti devono essere posseduti entro la data di scadenza del bando.
Come si svolge il TFA
Il TFA Sostegno è un Tirocinio Formativo Attivo della durata di 8 mesi presso le Università Pubbliche Italiane. Durante questi otto mesi, gli aspiranti insegnanti di sostegno dovranno conseguire 60 CFU, distribuiti fra insegnamenti, laboratori e tirocinio.
La percentuale dell’80% di presenze consentirà allo specializzando di partecipare all’esame finale. I percorsi di formazione dovranno concludersi entro il 30 giugno 2023.
La ripartizione dei posti per università e ordine di scuola
Di seguito la ripartizione dei posti per università e ordine di scuola così come da allegato A al DM 333/2022 Tabella riassuntiva offerta formativa specializzazione sul sostegno, definita ai sensi dell’art. 2, commi 2, 3 e 4 del D.M. 948/2016.
Una sfida con sé stessi
Appare superfluo sottolineare che lo sbarramento in ingresso costituito da ben tre prove particolarmente impegnative si pone l’obiettivo di selezionare i candidati più motivati e, soprattutto, quelli più preparati.
Infatti, chi si appresta a diventare docente specializzato per le attività di sostegno didattico è consapevole che insegnare non è un mestiere per tutti ma insegnare su posti di sostegno è davvero per pochi. È una professione che non ammette fragilità e debolezze. Essere docente specializzato per le attività di sostegno didattico richiede determinazione, empatia, proattività, e solida preparazione.
Preferire la professione di docente e specializzarsi per l’insegnamento di sostegno è una scelta che si pone come sfida con sé stessi, con la propria intelligenza, con la propria resilienza e con la dimensione umana più autentica di cui ciascuno di noi è portatore in base alla propria storia personale, alle proprie competenze ed ai giacimenti emotivi che caratterizzano ogni persona.
Ne deriva la necessità di una preparazione solida che si nutre sia della formazione specialistica, svolta nelle università con rigore e impegno accademico, sia nella successiva pratica professionale quotidiana, che oggi è diventata sempre più complessa e impegnativa restando, tuttavia, una delle più appaganti ed esaltanti.
Come prepararsi: un manuale per studiare ed esercitarsi
La TECNODID ha realizzato, mediante l’impegno di un qualificato parterre di autori, una serie di strumenti utili a supportare la preparazione dei candidati al TFA sostegno che, è bene puntualizzare, richiede un impegno personale e diretto nello studio, negli approfondimenti e nella rielaborazione.
Nello specifico, il testo “TFA Sostegno: Nuovo manuale di preparazione”, aggiornato alle più recenti disposizioni normative ed arricchito nei contenuti, vuole essere un contributo agile ed efficace per chi si appresta a diventare docente specializzato.
È stata privilegiata la scelta di dipanare il testo in maniera parallela alle competenze previste dai bandi di ammissione dei diversi atenei, così come definite dal DM 30 settembre 2001, all’articolo 6, ed i contenuti sono stati, spesso, schematizzati e semplificati, onde consentire un apprendimento mirato ed efficace.
Nello stesso tempo, il tenore della trattazione non disdegna l’offerta al lettore di argomenti appositamente focalizzati per affrontare con padronanza i tre step previsti per l’ammissione.
Le estensioni on line seguiranno parallelamente il corso delle prove e sono costituite da diverse centinaia di domande a risposta multipla.
Come prepararsi: un manuale per approfondire i contenuti e migliorare la scrittura
Altro utile strumento è sicuramente il testo “Modelli ed esempi di tracce svolte per la prova scritta TFA Sostegno”.
Il volume è destinato a quanti desiderano approfondire la preparazione alla prova scritta e propone una ponderata raccolta di tracce svolte, a risposta aperta, suddivise in base alle aree previste dal programma d’esame che vengono affrontate in maniera ampia ed esaustiva.
Tale scelta è volta a stimolare una riflessione sulle diverse tematiche, focalizzando direttamente una pista di lavoro che si caratterizza per sintesi, compiutezza e rispetto dei criteri di valutazione forniti dagli atenei.
Il volume è aggiornato ai più recenti contributi pedagogici e normativi ed è stato organizzato in maniera da agevolare lo studio degli aspiranti docenti di sostegno, prestandosi anche ad un ripasso degli argomenti trattati in vista della prova orale.
Uno strumento, insomma, che non può mancare dalla cassetta degli attrezzi professionali del futuro docente specializzato.