Nel volume “Governare l’inatteso” (2010), gli autori (Weick e Sutcliffe) affermano che le organizzazioni in grado di affrontare le crisi con successo sono quelle che hanno consapevolezza degli eventi e dei processi, che sanno anticipare e contenere l’inatteso, che sanno sviluppare alte competenze e capacità decisionali potendo contare su conoscenze trasformative e su responsabilità condivise.
Learning Organisation
Applicato al contesto scolastico, questo si traduce in attenzione verso tutti quegli elementi che caratterizzano una scuola come “Learning Organisation” (Kools&Stoll, 2016). È la locuzione che viene utilizzata nei confronti di una istituzione in cui prevale una visione condivisa delle scelte, dove si investe sulla formazione del personale, dove si sviluppano sistemi efficaci di knowledge management, dove l’apertura e le interazioni con il territorio, il sostegno a pratiche di leadership condivisa diventano le cifre fondamentali che identificano quel sistema istituzionale.
La leadership, l’innovazione ed il cambiamento organizzativo sono temi sui quali la comunità scientifica si sta interrogando, per comprendere quali modelli organizzativi abbiano consentito un tempestivo adattamento ai cambiamenti di contesto conseguenti al lockdown.
Sul piano organizzativo la pandemia è l’esempio di una situazione emergenziale di eccezionale gravità che ha reso necessaria una discontinuità strategica insieme all’esigenza di gestire il cambiamento su scala collettiva. I legami già deboli dell’organizzazione scolastica hanno richiesto un profondo lavoro di coordinamento per evitare le derive verso un’anarchia organizzativa.
La lezione della pandemia
La pandemia da Covid-19 ha messo in evidenza l’importanza di aspetti come le capacità di leadership didattica del Dirigente Scolastico, la presenza di una leadership distribuita, l’atteggiamento collaborativo degli insegnanti, la propensione all’adattamento, il senso di comunità. Questi aspetti hanno contribuito a determinare il tipo di risposta che le scuole sono state capaci di dare all’emergenza. Alcune sono state infatti in grado di intercettare le istanze e di adattarsi al cambiamento più velocemente e in modo più efficace.
L’assunto che sta alla base di questa riflessione è che la leadership costituisce una qualità distintiva di un’intera comunità: ne ispira le scelte e i valori e ne determina i comportamenti. Valorizzare il ruolo dei middle leaders è prioritario per promuovere un nuovo modello organizzativo, incentrato sulla leadership distribuita e sulla partecipazione attiva degli insegnanti a una comunità professionale che pone al centro gli apprendimenti degli studenti ed è essa stessa orientata all’apprendimento (Professional Learning Community).
La scuola che apprende
Il concetto di «organizzazione orientata all’apprendimento» riveste un ruolo fondamentale negli studi sull’organizzazione (Gronhaug and Stone, 2012). Appare in letteratura alla fine degli anni ’80, diventando sempre più diffuso in seguito alla pubblicazione di Senge The Fifth Discipline: The Art & Practice of The Learning Organisation. Nel 1990, Senge, ed altri, hanno definito la learning organisation come una «organizzazione in cui le persone espandono continuamente la loro capacità di creare i risultati che desiderano veramente, dove sono coltivati nuovi e ampi modelli di pensiero, dove l’aspirazione collettiva è libera e dove le persone imparano continuamente a vedere l’intero insieme» (p. 3).
Ma cosa significa per una scuola diventare un’organizzazione orientata all’apprendimento e in che modo esattamente questo processo si può realizzare? Come è possibile, per una scuola, diventare un’organizzazione di apprendimento? Quali sono i passaggi, quali le condizioni necessarie e i processi facilitanti?
Le caratteristiche di una scuola che apprende
È utile richiamare e approfondire il documento OECD relativo alle caratteristiche della scuola come Learning Organisation. Qui si può rilevare che il coinvolgimento di tutti gli attori e l’attenta pianificazione e gestione dei processi comunicativi si confermano tra gli elementi che connotano una scuola capace di cambiare e di adattarsi in risposta a sollecitazioni sempre nuove. Ciò è possibile se alla base tutti i suoi membri, a livello individuale e come comunità, sono in grado di apprendere e agire per la realizzazione di una vision comune, di una concezione di scuola condivisa. Lo studio propone un modello integrato di School as Learning Organisation (SLO) basato su sette dimensioni:
- sviluppare e condividere una vision focalizzata sull’apprendimento di tutti e di ciascuno capace di coniugare qualità ed equità;
- creare e sostenere opportunità di formazione continua per tutto il personale scolastico;
- promuovere occasioni di apprendimento e collaborazione all’interno della comunità scolastica;
- promuovere una cultura della ricerca e dell’innovazione;
- creare un sistema integrato di knowledge management;
- creare collegamenti e sinergie con il territorio e con il più ampio sistema di educazione, istruzione, formazione;
- identificare e sostenere un modello di leadership distribuita per l’apprendimento, con lo scopo di supportare la crescita della scuola nell’ottica di un miglioramento continuo.
La cultura dell’apprendimento
Emerge una visione che privilegia l’approccio sistemico ai processi che strutturano il modello di scuola come Learning Organisation (SLO). Importante è il fattore squadra nei processi di insegnamento-apprendimento. Si fa squadra quando si collabora, si sperimenta, si riflette insieme, si contribuisce ad apportare soluzione ai problemi, (Schlechty, 2009; Bowen et al., 2006). Sono questi gli elementi chiave grazie ai quali è possibile stimolare il cambiamento e l’innovazione.
Perché questa trasformazione della scuola in organizzazione orientata all’apprendimento sia sostenibile, è necessario intervenire sulle sette dimensioni in maniera integrata favorendo lo sviluppo del capitale professionale. È utile vedere la comunità di apprendimento come un sistema che coinvolge comportamenti individuali, di gruppo e a livello di organizzazione. La scuola deve diventare un luogo in cui le convinzioni, le norme e i valori di tutti sono portati a sostegno dell’apprendimento, dove viene coltivata una “cultura dell’apprendimento” e dove “imparare a imparare” diventa essenziale per tutte le persone coinvolte.
Call for paper: senso e finalità
La rivista IUL Research[1], collegata all’Università Telematica degli Studi IUL, ha pubblicato, per il suo quinto numero, la “Call for Abstract”, dal titolo: “Leadership, Innovazione e Cambiamento organizzativo. Promuovere comunità di apprendimento professionale”. La call è curata da Angelo Paletta, Serena Greco ed Enrique Martín Santolaya.
Obiettivo della Call è quello di raccogliere contributi che permettano di ampliare il confronto in atto, dando spazio sia ad approfondimenti teorici e progetti di ricerca sia alla narrazione di esperienze sul campo.
I contributi e le tematiche
Verranno accolti contributi orientati ad approfondire una delle seguenti tematiche:
- Esperienze innovative di leadership condivisa;
- Esperienze di cambiamento organizzativo;
- Leadership del dirigente scolastico;
- Il ruolo del middle management nella gestione del cambiamento organizzativo;
- Qualità, equità e giustizia sociale durante Covid-19
- Lineamenti delle comunità di apprendimento professionale;
- Scuola come learning organisation;
- Apertura scuola-territorio;
- Rapporti con la comunità educante;
- Patti educativi di comunità;
- Innovazione organizzativa.
La IUL Research accetta contributi in italiano e inglese che rientrino in una delle seguenti tipologie:
- Research papers;
- Reflection papers;
- Systematic review;
- Voices from the field.
Modalità di invio degli Abstract
Tutti coloro che intendono partecipare possono inviare l’Abstract seguendo le indicazioni a partire dal link: https://iulresearch.iuline.it/index.php/IUL-RES/about/submissions
Gli Abstract, in forma anonima, dovranno essere in italiano e in inglese, avere una lunghezza compresa fra le 400 e le 600 parole ed essere corredati da 3 a 5 parole chiave in italiano e inglese. Gli Autori dovranno fornire insieme all’abstract un breve profilo biografico (massimo 200 parole) in un file separato.
Dopo l’eventuale accettazione dell’abstract, per la predisposizione del manoscritto si dovrà fare riferimento alle Linee guida per gli autori disponibili sul sito.
- Gli abstract vanno inviati entro il 10 Dicembre 2021.
- Le valutazioni degli abstract pervenuti e la comunicazione degli esiti ai proponenti avverranno entro il 7 Gennaio 2022.
- L’Invio dei manoscritti relativi agli abstract accettati dovrà essere effettuato entro il 18 Febbraio 2022.
Serena Greco, Ricercatrice INDIRE
[1] IUL Research è la rivista scientifica open access dell’Università Telematica degli Studi IUL che raccoglie i migliori contributi sul tema della didattica d’avanguardia, concorrendo attivamente al dibattito per l’innovazione dei sistemi di istruzione. La rivista, diretta da Giovanni Biondi, è un’iniziativa editoriale aperta alla comunità scientifica e si alimenta attraverso la pubblicazione di call pubbliche a livello nazionale e internazionale. Per informazioni scrivere a: dsu.redazione@iuline.it