Un senso di vuoto incolmabile e di smarrimento sta soffocando il mondo della scuola privato di una persona speciale: Giancarlo Cerini. Maestro generoso, visionario appassionato, uomo leale, amico gentile e disponibile, Giancarlo ha dedicato ogni attimo della sua vita, anche quando le sue forze erano ormai ridotte al lumicino, al confronto appassionato per innovare la scuola e renderla sempre più funzionale ai bisogni formativi di quelle bambine e di quei bambini che sapeva ascoltare, osservare e che sempre poneva al centro delle sue riflessioni costantemente intrise di autentica Pedagogia. Fermamente convinto che c’è una vera cittadinanza se le persone hanno gli strumenti culturali per partecipare da protagonisti alla vita civile, sociale e culturale del proprio paese e che l’istruzione ha un ruolo fondamentale in questo percorso di crescita e di emancipazione, ha profuso impegno entusiasta per lo zero-sei, per l’innalzamento dell’obbligo d’istruzione, per le indicazioni nazionali, per l’inclusione dei bambini con bisogni educativi speciali, per le relazioni tra formazione professionale e istruzione, per svariati gruppi di lavoro, per numerosi dispositivi di legge e circolari. Quotidianamente presente in convegni affollatissimi durante i quali, accompagnato dai suoi inimitabili e preziosi appunti raccolti in schemi o su post it colorati, con chiarezza disarmante illuminata dal rasserenante sorriso faceva innamorare della scuola i partecipanti. Scriveva, divulgava e, da ottimo “talent scout,” era continuamente alla ricerca di “nuove penne” da coinvolgere in squadre abilmente capitanate a servizio di una “scuola comunità che crea comunità”, una scuola con “le luci sempre accese”, come sempre acceso resterà l’inestimabile tesoro che Giancarlo ci ha lasciato: la cura e l’attenzione per i più deboli, il coraggio garbato con cui affermare le proprie idee, l’onestà intellettuale, la ferma convinzione che il bello ed il vero si conquistino “lavorando come formiche dal basso”, l’amore per la scuola.
2021-04-25