Un professionista alle prese con sfide difficili
È trascorso già un mese dall’inizio di questo difficile anno scolastico che, dopo il lock-down della primavera scorsa, segna un auspicato ritorno alla normalità, inevitabilmente segnata da vincoli, misure contenitive e una pluralità di disposizioni normative, a volte addirittura sovrabbondanti e contradditorie.
In una cornice variegata, composita ed estremamente complessa, i Dirigenti scolastici si muovono come abili ginnasti in grado di gareggiare con tanti attrezzi o come ciclisti alle prese con una gincana dal tracciato tortuoso e particolarmente impegnativo. I DS con una lunga esperienza alle spalle hanno vissuto lo scorso anno come una difficile tappa del loro percorso professionale. Quelli come me di nuova nomina nel 2019/20 sono stati travolti dagli eventi come un fiume in piena, con sei mesi (da febbraio ad agosto) dall’impatto tanto travolgente da poter essere paragonabili a diversi anni di servizio.
E i 487 Dirigenti scolastici assunti il 1° settembre 2020, come seconda tranche dell’ultimo concorso? Entrano in medias res come su un treno in corsa, di cui devono cercare di orientare rotta e velocità senza farsi travolgere.
I dirigenti scolastici di nuova nomina
Metafore a parte, anche per loro è previsto un percorso di formazione e prova, che il Ministero ha definito con la nota n. 28422 del 17.09.2020. Analizziamone il contenuto.
Pur con gli opportuni distinguo legati evidentemente ai diversi profili professionali, mi si permetta un confronto fra il piano di formazione dei Dirigenti scolastici neoassunti, che ho personalmente sperimentato lo scorso anno e quello dei docenti in periodo di formazione e prova, che conosco discretamente per trascorse ragioni professionali. Entrambi i percorsi, infatti, fanno riferimento a uno specifico Decreto ministeriale (DM 850/2015 per i docenti, DM 956/2019 per i dirigenti) e sono strutturati in tre macro-aree:
L’accompagnamento e il tutoraggio
L’accompagnamento è esercitato per entrambi i profili con la collaborazione dei tutor. Il tutoraggio fra docenti, la parte più apprezzata di tutto il percorso, prevede programmazione e osservazione reciproca nelle classi; nel caso dei DS, sono chiamati ad affiancare i colleghi di nuova nomina i dirigenti scolastici che possiedono esperienza, solide competenze professionali, attitudine a svolgere funzioni di consulenza, tutoraggio e supervisione, nonché, specificatamente per quest’anno così singolare, comprovate capacità di gestire l’emergenza COVID-19. Stante il numero contenuto di DS in anno di prova (487 rispetto ai 1995 dello scorso anno), la nota ministeriale di avvio del percorso indica come base per poter garantire un accompagnamento efficace il rapporto di 1:1, che non potrà superare comunque il 2:1, mentre nel 2019/20 ogni tutor seguiva indicativamente tre DS neoassunti. Pleonastico sottolineare quanto questa figura sia cruciale e strategica. Gli Uffici Scolastici Regionali stanno provvedendo alla loro individuazione e designazione, tanto che qualche DS neoassunto ha già avuto i primi contatti con il proprio tutor/mentor.
La formazione e alcuni temi emergenti
L’ambito della formazione si sostanzia per i docenti in incontri iniziali e finali e in laboratori tematici, per un totale di 18 ore complessive, mentre per i Dirigenti scolastici si prevede un pacchetto di 40 ore di attività formative online per gruppi di norma non superiori a 25 DS. Nella citata nota MI n. 28422 viene giustamente sottolineata la modalità telematica della formazione. Lo scorso anno gli UU.SS.RR. avevano infatti pianificato un articolato piano di incontri in presenza, con professionalità interne ed esterne all’Amministrazione, che è stato inevitabilmente stravolto e fortemente rimodulato, talvolta anche in più riprese, a causa del prolungarsi dell’emergenza sanitaria. Per i neods 2020/21 le tre aree tematiche restano quelle del DM 956/2019 (dell’ordinamento scolastico, giuridico-amministrativa, professionale e formativa), ma si auspica che quest’anno alcuni momenti formativo-laboratoriali siano inerenti alla gestione dell’emergenza, al nuovo curricolo di educazione civica, alla valutazione degli apprendimenti nella scuola primaria e alla cultura digitale, con particolare riferimento alla didattica digitale integrata, alla cittadinanza attiva, all’uso responsabile di internet da parte degli studenti, all’accessibilità e all’inclusione digitale.
L’auto-riflessività professionale
Le azioni che nel percorso di formazione e prova dei docenti neoassunti afferiscono al portfolio digitale compilato nella piattaforma gestita da INDIRE trovano analogia con la “Cartella DS in anno di formazione e prova”. Si tratta di uno strumento cui si accede tramite SIDI e attraverso il quale i neods hanno la possibilità di documentare, attraverso la riflessione sulle azioni intraprese in più ambiti di intervento e alcuni significativi atti e/o provvedimenti di propria competenza, le attività più rilevanti, svolte con riferimento al possesso ed esercizio delle competenze:
– gestionali ed organizzative, finalizzate alla correttezza, trasparenza, efficienza ed efficacia dell’azione dirigenziale;
– formative e relazionali, per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse umane;
– di governance, concernenti i rapporti con la comunità scolastica, il territorio ed i referenti istituzionali;
– di progettazione strategica: dall’analisi della realtà scolastica di assegnazione alle iniziative volte al suo miglioramento.
La valutazione del Dirigente Scolastico neoassunto
La descrizione della cartella dei DS ci conduce verso il sempre delicato tema della valutazione. Così come al Dirigente Scolastico compete infatti la valutazione dei docenti in periodo di formazione e di prova, i Dirigenti Scolastici neoassunti sono soggetti a valutazione da parte dei Direttori degli Uffici Scolastici Regionali. Sono confermati gli ambiti e i criteri del 2019/20, con l’integrazione dei descrittori per ciascun ambito, che lo scorso anno erano stati esplicitati solo in un secondo momento.
Il paragrafo “Il processo valutativo” a pag. 7 chiarisce compiti e ruoli dei soggetti a vario titolo coinvolti (I neods, i tutor e i Direttori degli UU.SS.RR., che potranno avvalersi della collaborazione di dirigenti amministrativi e tecnici, nonché di DS di comprovata esperienza e specifica professionalità). L’esito della valutazione da parte del DG può essere favorevole o non favorevole e, in caso di giudizio sfavorevole, non è previsto un secondo anno di prova.
Di seguito uno schema sintetico delle attività previste, con i riferimenti agli articoli del DM 956/2019 e un confronto con la formazione 2019/20.
DM 956/2019 | Che cosa | Chi | Come | Quando/Quanto nel 2019-20 | Quando/Quanto nel 2020-21 |
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ART. 4 | Attività di accompagnamento | Uffici Scolastici Regionali, avvalendosi di DS tutor | modalità online sincrona e asincrona | 25 ore | 35 ore |
ART. 5 | Attività di formazione | Uffici Scolastici Regionali | online, per gruppi di DS non superiori a 25 | 50 ore | 40 ore |
ART. 6 | Tutoraggio | Dirigente Scolastico tutor | sotto forma di ascolto, consulenza e collaborazione | orientativamente 1 DS tutor ogni 3 DS neoassunti | 1 DS tutor ogni neoassunto e comunque non più di 1 ogni 2 |
ART. 7 | Valutazione | Direttore Generale degli UU.SS.RR., con eventuale collaborazione di dirigenti tecnici, amministrativi o scolastici | sulla base di: – istruttoria del tutor – documentazione della formaz. – eventuali verifiche effettuate – ulteriori elementi conoscitivi | Entro il 31 agosto 2020 | entro il 31 agosto 2021 |
cartella DS | Il Dirigente Scolastico neoassunto | documentando a SIDI, nella “Cartella DS in anno di formazione e prova”, le attività svolte | Entro il 30 giugno 2020 | Entro il 30 giugno 2021 |
Non dimentichiamoci dei DSGA!
A settembre sono entrati in ruolo anche 1985 Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA), distribuiti in tutto il Paese. È il Piemonte la regione con il maggior numero di immissioni, ben 250. Ebbene, anche i DSGA hanno il loro piano di formazione, disciplinato dalla nota n. 28419 del 17.09.2020.
23 ore complessive di formazione comprendenti incontri di formazione on-line, laboratori formativi dedicati, sempre on-line e la redazione di un elaborato finale. Avremmo letto volentieri che anche per ciascun DSGA neoassunto fosse stato previsto l’affiancamento di un DSGA di comprovata esperienza, sacrificando eventualmente parte della quota pro-capite assegnata per la formazione online. Peccato. Vale infatti la pena ricordare quanto sia strategica e centrale all’interno delle istituzioni scolastiche autonome la figura del DSGA e come essa sia stata negli ultimi mesi più che determinante per il loro andamento, anche in considerazione delle risorse messe in campo da diverse fonti di finanziamento, dai decreti rilancio ai progetti europei (PON), con somme da impegnare e rendicontare secondo tappe e scadenze cogenti e spesso complicate, che non si sono ancora concluse, sono anzi prossime e stanno mettendo a dura prova le segreterie.
A tutti i neoassunti, DS e DSGA (compresa la mia), i miei migliori auguri di un anno di formazione e prova sostenibile e arricchente, dal punto di vista professionale e personale.