Il pendolarismo scolastico
In Italia, secondo i dati ISTAT, si spostano ogni giorno, per motivi di studio o di lavoro, oltre trenta milioni di persone; di queste, il 18,5% si spostano per motivi di studio e buona parte di essi utilizzano un mezzo pubblico.
Gli spostamenti avvengono nel comune di residenza per il 54,4% dei pendolari, mentre i rimanenti si recano fuori dal proprio comune. La durata dei tragitti è di oltre 30 minuti per il 26%; di un tempo compreso tra 15 e 30 minuti per il 29% e di un tempo inferiore ai 15 minuti per l’altro 45%.
Leggendo questi numeri ben si comprende come un cambiamento di comportamento, anche solo di una piccola parte, di queste persone può mettere in crisi la mobilità e il traffico di un intera città e creare quei problemi che inevitabilmente stanno accompagnando, anche da questo punto di vista, l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021.
Le misure anti contagio
Le “Linee Guida per l’informazione agli utenti e le modalità organizzative per il contenimento della diffusione del Covid-19 in materia di trasporto pubblico” e le “Linee Guida per il trasporto scolastico dedicato” sono state approvate in Conferenza unificata il 31 agosto 2020.
Per entrambe le tipologie di servizio, la capienza massima dei mezzi è stata portata all’80 per cento con una maggiore riduzione dei posti in piedi, ove esistenti, rispetto a quelli seduti; prescrizioni che, assieme alle mascherine obbligatorie, alla sanificazione frequente e al ricambio dell’aria continuo, rappresentano le principali misure di prevenzione adottate.
Il limite dell’80 per cento potrà essere oltrepassato, per arrivare fino alla capienza indicata sul libretto di circolazione del mezzo, installando separazioni removibili tra i sedili, nei mezzi di trasporto pubblico locale (TPL) urbano ed extraurbano, mentre nei mezzi del trasporto scolastico dedicato, il limite potrà essere superato nell’ultimo tratto del tragitto di andata e nel primo tratto del tragitto di ritorno purché la capienza eccedente sia utilizzata per un tempo inferiore ai 15 minuti.
Ha preso avvio con queste regole, il servizio di supporto alla scuola che presenta obiettivamente le maggiori criticità di gestione.
Le misure di prevenzione nel trasporto scolastico dedicato
Nel dettaglio, le misure di prevenzione nel trasporto scolastico dedicato sono:
– la misurazione della febbre a casa degli studenti prima della salita sul mezzo di trasporto;
– l’assoluto divieto di far salire sul mezzo gli studenti in caso di alterazione febbrile o nel caso in cui gli stessi siano stati in diretto contatto con persone affette da infezione Covid-19 nei quattordici giorni precedenti la salita sul mezzo di trasporto;
– igienizzazione, sanificazione e disinfezione del mezzo almeno una volta al giorno;
– assicurare un’areazione, possibilmente naturale, continua;
– mettere a disposizione all’entrata appositi detergenti per la sanificazione delle mani;
– salita e discesa degli alunni evitando un distanziamento inferiore al metro;
– posto disponibile vicino al conducente (ove esistente) lasciato libero;
– mascherina di comunità sempre indossata per gli alunni di età superiore ai sei anni e non interessati da forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo dei dispositivi di protezione delle vie aeree.
“È consentito, nel caso in cui le altre misure non siano sufficienti ad assicurare il regolare servizio di trasporto pubblico scolastico dedicato, ed in considerazione delle evidenze scientifiche sull’assunto dei tempi di permanenza medi in relazione alla percorrenza casa-scuola-casa, un coefficiente di riempimento dei mezzi non superiore all’ 80% dei posti consentiti dalla carta di circolazione dei mezzi stessi“.
“…è consentita la capienza massima del mezzo di trasporto scolastico dedicato nel caso in cui la permanenza degli alunni nel mezzo nella predetta modalità di riempimento non sia superiore ai 15 minuti. In questo caso dovrà essere quotidianamente programmato l’itinerario del percorso casa-scuola- casa, in relazione agli alunni iscritti al servizio di trasporto scolastico dedicato, avendo cura che lo stesso itinerario consenta la massima capacità di riempimento del mezzo per un tempo massimo di 15 minuti“.
Ulteriori criteri per l’organizzazione del servizio
Il protocollo prevede che l’ente locale, sentite le Istituzioni scolastiche, sulla base delle indicazioni condivise con la Regione, in presenza di criticità rispetto al numero di mezzi destinati al trasporto scolastico dedicato e in relazione a un elevato numero di studenti iscritti al servizio, possa determinare le fasce orarie del trasporto, non oltre le due ore antecedenti l’ingresso usuale a scuola e un’ora successiva all’orario di uscita previsto.
Questa misura organizzativa incide in modo significativo sull’organizzazione scolastica e sulla mobilità urbana e avrebbe richiesto un’accurata analisi congiunta, eventualmente da portare a sintesi nel previsto patto territoriale, che raramente è stata effettuata e le problematiche che già stanno emergendo nel coordinamento degli orari scolastici, non di rado sfalsati per motivi diversi da quelli del trasporto, con gli orari dei servizi dovranno trovare soluzione negli accomodamenti che si renderanno necessari e che saranno apportati sulla base dell’andamento dei primi giorni di scuola.
Alunni con disabilità e con difficoltà
L’obbligo di indossare la mascherina non si estende agli studenti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo dei dispositivi di protezione delle vie aeree. In questi casi si raccomanda agli operatori addetti all’assistenza sui mezzi l’utilizzo di ulteriori dispositivi e, in particolare, si specifica che l’operatore potrà usare unitamente alla mascherina chirurgica, guanti in nitrile e dispositivi diversi di protezione per occhi, viso e mucose. Nell’applicazione delle misure di prevenzione e protezione si dovrà necessariamente tener conto delle diverse tipologie di disabilità presenti.
Anche per gli alunni in difficoltà, come ad esempio un sopravvenuto malessere, o che manifestino necessità di prossimità, sarà possibile il non rispetto temporaneo delle prescrizioni.
Le misure di carattere finanziario
Per attuare il necessario incremento delle corse e dei mezzi utilizzati e per fronteggiare i maggiori costi che deriveranno dalle misure restrittive, il Governo si è impegnato a stanziare, nella legge di Bilancio 2021, duecento milioni di euro a favore delle Regioni e centocinquanta per Comuni e Province per i servizi aggiuntivi di trasporto, indispensabili per l’avvio dell’anno scolastico. A parere degli enti locali tali somme sono insufficienti e lo sono in modo ampio per il trasporto di linea urbano e extraurbano.