Un estate tra timori e speranze
“Sotto dura stagion del sole accesa langue l’uom, langue il gregge ed arde il pino”
Questi primi versi del sonetto del grande musicista Antonio Vivaldi dedicato all’Estate raffigurano fedelmente l’ambivalenza di questo tempo, sospeso tra timori e speranze, che precede l’avvio di un complicatissimo autunno e, quindi, del nuovo anno scolastico.
Il Governo, con il Decreto Legge n. 104 del 14 agosto 2020 già nominato “Decreto Agosto” individua misure atte ad evitare “La Tempesta” dell’ultimo atto dell’Estate del grande compositore. Dei 115 articoli, tre riguardano la scuola.
Norme per il personale aggiuntivo nel decreto “agosto”
Art. 32 – Misure per l’edilizia scolastica, per i patti di comunità e per l’adeguamento dell’attività didattica per l’anno scolastico 2020-2021.
Incremento dei fondi per il personale
Il primo comma dell’articolo incrementa di 400 milioni di euro nell’anno 2020 e di 600 milioni di euro nell’anno 2021 il “Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid-19” istituito presso il Ministero dell’Istruzione in base all’articolo 235 del decreto-legge n. 34 del 19 maggio 2020, convertito dalla legge n. 77 del 17 luglio 2020. Complessivamente, per effetto dell’incremento di 400 milioni per il 2020 e di 600 milioni per il 2021, l’ammontare del fondo ammonta a 777,6 milioni per il 2020 e a 1200 milioni per il 2021.
Gli Uffici Scolastici Regionali, proprio in questi giorni, facendo seguito all’O.M. 83/2020 e al D.M. 95/2020 stanno effettuando le operazioni necessarie per la nomina di personale docente ed ATA al fine di consentire la riduzione del numero di alunni per classe, lo sdoppiamento delle classi e in generale per l’adozione di modelli organizzativi differenti.
Risorse per gli Enti locali
Il secondo comma dell’articolo afferma che 32 milioni di euro nell’anno 2020 e 48 milioni di euro nell’anno 2021, dell’incremento sono destinati:
a) al trasferimento di risorse agli EE.LL. per consentire affitto, leasing o altre soluzioni commerciali per acquisire ulteriori spazi da destinare all’attività didattica per l’anno scolastico 2020/21 e, per sostenere le spese derivanti dalla conduzione di tali spazi e del loro adattamento alle esigenze didattiche;
b) alla assegnazione di risorse agli uffici scolastici regionali per il sostegno finanziario ai patti di comunità. A tale scopo le scuole potranno stipulare accordi sia con gli enti locali, sia con le istituzioni culturali, sportive e del terzo settore, o ai piani di zona con l’obiettivo di ampliare la permanenza a scuola degli allievi, integrando la didattica ordinaria con attività ludico-ricreativa, di approfondimento culturale, artistico, coreutico, musicale e motorio-sportivo, come disposto dall’articolo 1, comma 7, della legge 107/2015.
Potenziamento dell’organico, supplenze, straordinario
Il terzo comma dell’articolo afferma che 368 milioni di euro nell’anno 2020 e a 552 milioni di euro nell’anno 2021 degli incrementi (440 milioni per il 2020 e 600 milioni per il 2011) sono destinati:
a) a potenziare quanto previsto dall’art.231-bis del D.L.34/2020 (assunzione a tempo determinato di personale docente ed ATA), consentendo l’eventuale sostituzione del personale “ORGANICO COVID” sin dal primo giorno di assenza (assicurando, per il personale docente, il ricorso prioritario al personale già in servizio nella istituzione scolastica in possesso di abilitazione o di titolo di studio idoneo); a tal fine è una quota del 10% è accantonata per consentire la copertura delle sostituzioni;
b) all’autorizzazione allo svolgimento di prestazioni di lavoro straordinario rese nei mesi di agosto e settembre 2020 dal personale degli ambiti territoriali del Ministero dell’istruzione impegnato nelle operazioni di avvio dell’anno scolastico 2020/2021 e all’incremento del MOF di cui all’articolo 40 del CCNL SCUOLA 2018, anche per remunerare lo svolgimento di prestazioni aggiuntive rese dal personale delle istituzioni scolastiche.
Divieto di lavoro “agile”
Il quarto comma dell’articolo afferma che per consentire l’avvio e lo svolgimento dell’anno scolastico 2020/21, al personale scolastico e a quello coinvolto nei servizi erogati dalle istituzioni scolastiche in convenzione o tramite accordi, non è consentito il lavoro agile. In sintesi il comma deroga il D.L.34/2020 nella parte in cui dispone che le P.A. organizzino il lavoro dei propri dipendenti applicando il lavoro agile alla metà del personale nelle attività che possono essere svolte in tale modalità.
Finalizzazione delle spese
Il quinto comma dell’articolo precisa che l’unico vincolo di utilizzo delle risorse consiste nel fatto che devono essere destinate esclusivamente a misure di contenimento del rischio epidemiologico da realizzare presso le istituzioni scolastiche statali. Ovviamente in base ai criteri ed alle finalità indicate all’articolo 235 del D.L.34/2020.
Graduatorie per gli Enti locali
Il sesto comma proroga al 30/09/2021 la validità delle graduatorie comunali del personale scolastico, educativo ed ausiliario destinato ai servizi educativi e scolastici gestiti dai comuni.
Risorse per il Commissario Straordinario
Art.34 – Rifinanziamento del Commissario Straordinario
La norma prevede il rifinanziamento del “Fondo per le emergenze nazionali”. L’incremento è di 580 milioni di euro per il 2020 e 300 milioni di euro per il 2021.
Il Commissario Straordinario, se necessario, potrà utilizzare parte dei fondi per:
– l’acquisto e la distribuzione delle apparecchiature e dei dispositivi di protezione individuale;
– l’acquisto dei necessari beni strumentali, (ad esempio arredi scolastici), per garantire l’avvio dell’anno scolastico 2020-2021;
– contenere e contrastare l’eventuale emergenza nelle istituzioni scolastiche statali.
Interventi per l’edilizia scolastica
Art.48 – Incremento risorse per le scuole di province e città metropolitane
Al fine di garantire gli interventi di manutenzione straordinaria e favorire l’incremento dell’efficienza energetica delle scuole, è autorizzata, nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, la spesa di 90 milioni di euro per l’anno 2020, 215 milioni di euro per l’anno 2021, 625 milioni di euro per l’anno 2022, 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e 225 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029.