La formazione in servizio per l’educazione civica

Al via le attività formative

È stata trasmessa dal Capo Dipartimento dr. Marco Bruschi a tutti i Direttori Generali e ai dirigenti titolari degli UUSSRR, ai dirigenti scolastici delle scuole polo la nota n° 19479 del 16 luglio 2020 – sempre a firma del Capo Dipartimento – dell’Uff.VI della Direzione Generale per il Personale Scolastico diretto dall’ing. Davide D’Amico avente ad oggetto:

Piano per la formazione dei docenti per l’educazione civica di cui alla legge n.92/2019. Assegnazione delle risorse finanziarie e progettazione delle iniziative formative”.

Un bel segnale di virtuosa operatività che, ancora una volta, il MI (Ministero Istruzione) mostra di possedere in questi momenti così densi di problematicità, novità, innovazioni; un’operatività che mette al centro dell’azione la scuola ed i suoi protagonisti.

Ed in questa partita dell’Educazione Civica il protagonista principale è l’adulto del domani che tutti vorremmo: preparato e consapevole dei suoi diritti e dei suoi doveri, capace di vivere la “civitas” come partecipazione attiva e costruttiva alla vita del Paese e del mondo intero, in grado di coniugare i temi dello sviluppo e della sicurezza dell’oggi alla salvaguardia del pianeta di domani.

Una governance a più livelli, centrata sulle scuole polo

Il piano di formazione si snoda, agile e snello, nella definizione di un quadro di riferimento così come delineato dalla Legge 20 agosto 2019, n.92 e dalle “Linee Guida” emanate con il D.M. n.35 del 22 giugno 2020, predisposte e validate da un apposito Comitato Tecnico Scientifico nominato con decreto del ministro a maggio 2020, un quadro di riferimento che delimita il campo di gioco nel quale prendono corpo i punti salienti della formazione: i destinatari, le forme ed i contenuti della formazione.

Il Piano prosegue, poi, con la descrizione della Governance delle azioni formative, una governance che risulta il frutto delle più avanzate forme di sinergie operative che l’Ufficio VI della DGPER ha saputo mettere in atto negli anni, portando oggi in campo una squadra composta da: il Cts, l’Indire, tutti gli Uffici Scolastici Regionali, le scuole Polo, i Soggetti attuatori; il tutto supportato presso il Ministero dalla ormai più che nota piattaforma Sofia.

L’ultimo punto, non per importanza, il piano di riparto finanziario.

La partita dell’educazione civica: fischio di inizio e regole di gioco

Partendo da quanto chiaramente normato dalla Legge 20 agosto 2019, n. 92 il calcio di inizio dell’insegnamento trasversale dell’Educazione civica è fissato, per tutte le scuole del I e del II ciclo e per le azioni di sensibilizzazione per la scuola dell’infanzia, al primo settembre 2020.

L’ individuazione dei nuclei tematici dell’insegnamento dell’Educazione civica afferenti a tre pilastri fondamentali quali la conoscenza della Costituzione italiana e delle istituzioni dell’Unione europea per sostanziare in particolare la condivisione e la promozione dei principi di legalità, la cittadinanza attiva e digitale, la sostenibilità ambientale e diritto alla salute e al benessere della persona, ilmonte ore annuale non inferiore a 33 ore da individuare all’interno dei quadri orari vigenti nei rispettivi ordinamenti e da affidare ai docenti della classe e del Consiglio di classe o dell’organico dell’autonomia, la trasversalità come tattica di gioco e punto ineludibile dell’insegnamento della nuova disciplina, la sua valutazione, sono tutti aspetti che nella loro complessità devono ora calarsi nel vivo della realtà scolastica.

Ecco allora la necessità di questo Piano della formazione che accompagni le Istituzioni scolastiche, nel rispetto della loro autonomia, a tradurre i principi normativi in azioni didattiche ed organizzative idonee, capaci cioè di incidere consapevolmente ed organicamente nella ridefinizione dei curricoli di istituto alla luce degli allegati B e C delle Linee Guida, ad elaborare schemi di gioco trasversali ed interconnessi per affrontare le tematiche dei tre nuclei concettuali voluti dalla legge e a guidare, altresì, le scuole nella elaborazione di appositi e condivisi strumenti valutativi alla luce dei criteri che ogni collegio dei docenti avrà deliberato ed inserito nel Ptof, il tutto con azioni formative tarate per il primo ed il secondo ciclo.

Chi sono i primi destinatari della Formazione a scendere in campo?

In prima battuta ogni istituzione scolastica è chiamata ad individuare – tra i vari coordinatori scelti in base al comma 5 dell’art.2 della legge 92/2019 tra coloro cui è affidato l’insegnamento dell’educazione civica – un coordinatoreche, con il compito di referente, sarà il primo destinatario delle azioni di formazione. Individuato così dal Collegio dei docenti sulla base di criteri definiti e su proposta del DS, il coordinatore- referente sarà destinatario dell’azione formativa ma, contestualmente, sarà anche colui che accompagnerà tutti colleghi della sua scuola, quasi come un coach, nella realizzazione di progettazioni trasversali e multidisciplinari con il ruolo di tutoring e consulente andando così a realizzare una vera e propria “formazione a cascata”.

In seconda battuta, saranno attuate successive azioni di formazione onde permettere la partecipazione ai percorsi ad un numero maggiore di referenti, in relazione alla complessità delle istituzioni scolastiche in accordo con le Scuole Polo.

Quanto dura e come si svolge la Formazione?

Ogni pacchetto formativo avrà la durata non inferiore alle quaranta ore, avrà una sua certificazione e si strutturerà con 10 ore di lezione anche on -line a cura di esperti, con attività pratiche e laboratoriali. Ulteriori 30 ore di formazione saranno dal coordinatore-referente dedicate ad azioni di tutoraggio, formazione e supporto ai colleghi nella scuola di appartenenza nell’arco dell’intero anno scolastico ricevendo -egli stesso- nel contempo “supporto on the job” dall’Ente attuatore con appositi webinar e videolezioni. La piattaforma Sofia permetterà un costante monitoraggio ed una valutazione finale delle azioni tutte.

Quali i contenuti dei moduli formativi ?

Al fine di uniformare i pacchetti formativi sono stati individuati quattro punti essenziali che dovranno essere oggetto della formazione da parte di ogni ente attuatore: “indagare ed esplorare, previo un approfondimento mirato, i contenuti dei tre nuclei tematici al fine di cogliere utili e possibili collegamenti con le discipline e facilitare l’individuazione di piste trasversali; presentare esempi di curricoli di istituto individuando obiettivi specifici di apprendimento per anno e di traguardi di sviluppo delle competenze per ogni segmento ordinamentale alla luce degli allegati B e C delle già citate Linee Guida; predisporre esempi di griglie valutative sulla base dei criteri già individuati dal Collegio dei docenti ed inseriti nel Ptof; delineare modalità organizzative in linea con ogni percorso ordinamentale.

Particolare attenzione ai “pulcini” e ai “senior”

La contemporanea presenza di tutti i giocatori in campo non può far dimenticare che idonee e diverse azioni formative dovranno avere ad oggetto il mondo della Scuola dell’infanzia ed il mondo dei Cpia. Per la scuola dell’infanzia, in particolare, la legge parla di azioni di sensibilizzazione e le azioni di formazione dovranno indagare la percorribilità di idonee metodologie didattiche capaci di tradurre attraverso il gioco, la scoperta e l’esplorazione dell’ambiente umano e naturale, atteggiamenti di rispetto e apertura alla società e all’ambiente globalmente inteso. Nondimeno saranno esplorate azioni di iniziale sensibilizzazione all’uso corretto ed attento dei dispositivi tecnologici.

“La governance delle azioni formative”: la squadra dei giocatori e loro ruolo

Una squadra composita ed affiatata, messa in campo dal MI, affiancherà le scuole in questo percorso di formazione e non solo.

Il Comitato Tecnico Scientifico, oltre alle iniziali azioni informative, ha il compito di seguire tutto il processo di attuazione nell’arco del triennio attraverso l’emanazione di documenti di indirizzo, seminari in presenza e on- line , indicando, altresì, con il supporto di Indire, le azioni di monitoraggio necessarie per la raccolta e messa a sistema dei traguardi di competenza e degli obiettivi di apprendimento che le scuole avranno sperimentato al fine di redigere, al termine del triennio, una versione ufficiale del Ministero dell’istruzione dei Traguardi di competenza e degli obiettivi specifici di apprendimento per la scuola del primo ciclo, degli obiettivi specifici di apprendimento per i Licei e dei risultati di apprendimento per gli Istituti Tecnici e Professionali a cui riferire la valutazione dell’insegnamento di Educazione civica.

L’Indire presterà sostegno al CTS sia nell’organizzazione degli eventi seminariali in presenza e on -line sia per le opportune azioni di monitoraggio, mettendo a disposizione tutto il suo know-how per la messa a sistema delle migliori pratiche realizzate dalle scuole al fine di renderle fruibili in un repository documentale a cui le comunità scolastiche potranno attingere.

Gli Uffici Scolastici Regionali affiancheranno il processo attraverso un coordinamento territoriale della formazione e svolgeranno monitoraggi quali/quantitativi e si dedicheranno alla rendicontazione amministrativa.

I Soggetti attuatori della formazione dovranno mettere a disposizione adeguati pacchetti formativi composti variamente da strumenti agili quali webinar e videolezioni che daranno vita ad un sistema di supporto “ on the job” a quella formazione a cascata che il coordinatore -referente sarà chiamato a realizzare all’interno della sua istituzione scolastica durante tutto il primo anno. Le scuole polo, attente a selezionare le migliori offerte formative, per il tramite degli uffici scolastici regionali trasmetteranno poi al CTS la programmazione delle iniziative formative. I componenti del CTS potranno cosi – in qualità di osservatori – partecipare alle iniziative formative organizzate ed operare eventuali aggiustamenti che, in corso d’opera, si rendessero necessari.

Le Scuole Polo scenderanno presto in campo ed entro il 31 ottobre 2020 avranno dovuto acquisire i nominativi dei “coordinatori – referenti” da tutte le istituzioni scolastiche ed organizzare le azioni formative che si dovranno concludere entro il 30 giugno 2021. Negli anni successivi altre azioni formative saranno messe in campo con opportune misure aggiuntive di accompagnamento organizzate alla luce dei monitoraggi avviati ed effettuati.

“Le risorse disponibili”: le regole d’ingaggio

Per un combinato disposto di una norma di legge primaria e di un CCNI della Formazione, le risorse finanziarie previste dall’art.1 comma 125 della L.107/2015 “Piano di Formazione“ e stanziate nel bilancio MI pari a 4.000.000,00 di euro all’anno per la formazione per l’Educazione civica verranno erogate alle scuole polo quale corrispettivo del 40% previsto dal CCNI della formazione – siglato nel mese di novembre 2019 – per le azioni di formazione a carattere nazionale.

Ogni percorso formativo avrà un budget di massimo 3.200,00 euro e, con gran lungimiranza al fine di riconoscere l’attività proattiva che il referente dovrà svolgere nella sua scuola, è stato previsto che tale somma dovrà riconoscere sia l’attività formativa dell’ente sia l’attività di tutoring e accompagnamento che il referente svolgerà nella sua scuola. Il numero dei primi percorsi da avviare è pari a 1250 unità dando modo di raggiungere tutto il territorio come da Tabella allegata alla nota.

Sarà di prossima emanazione una nota per le Scuole Polo con maggiori dettagli circa il riparto delle somme per l’attivazione di diversi pacchetti formativi per il primo ed il secondo ciclo.

Conclusioni

Ogni partita che si rispetti ha sempre un pubblico che, pur attento e partecipe, è pur sempre spettatore. L’auspicio più bello per il mondo della scuola è che questo “pubblico”- inteso quale società tutta- non solo faccia un sano tifo ma partecipi attivamente e costruttivamente a questo nuovo processo di crescita della sua gioventù e sia pronto a sostenere che quanto si chiede agli studenti di apprendere in termini di conoscenze per tradurle in competenze di “Educazione civica” sia contemporaneamente ed effettivamente sostenuto, agito e realizzato in ogni famiglia ed in ogni attività politica, economica, sociale, imprenditoriale e lavorativa del Paese.

Solo insieme si può vincere!