Approvato, nonostante tutto…
È stata approvata sul filo del rasoio la Legge 41 del 06/06/20 che reca: «Misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato, nonché in materia di procedure concorsuali e di abilitazione e per la continuità della gestione accademica».
Con 245 voti a favore e 122 contrari, nella giornata di sabato, al termine di un acceso e lunghissimo dibattito parlamentare, il DECRETO-LEGGE 8 aprile 2020, n. 22 è stato convertito nella legge 41 del 6 Giugno 2020 e pubblicato nella stessa data in Gazzetta Ufficiale (n. 143) .
Le novità in sintesi
Dal prossimo anno scolastico, nella scuola primaria, giudizi al posto dei voti
Dall’anno scolastico 2020/2021, la valutazione finale degli apprendimenti degli alunni delle classi della scuola primaria, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle indicazioni nazionali per il curricolo, è espressa attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione e riferito a differenti livelli di apprendimento, secondo termini e modalità definiti con ordinanza del Ministro dell’istruzione.
Esame finale del primo ciclo ed esame di maturità
Nel dettaglio, in merito agli esami la Legge stabilisce che la valutazione finale da parte del Consiglio di classe sarà formalizzata in occasione dell’esame di Stato del I ciclo tenendo conto dell’elaborato che ciascun allievo consegnerà e discuterà online. L’esame di maturità consisterà invece nella sola prova orale in presenza.
Esame di maturità a settembre per gli studenti privatisti
Gli aspiranti maturandi, in attesa di poter sostenere l’esame di maturità per conseguire il diploma di scuola secondaria di secondo grado, potranno partecipare con riserva alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato e ad altre prove previste dalle Università, dall’Afam ed altre istituzioni di formazione superiore post diploma. Essi potranno partecipare con riserva anche a procedure concorsuali pubbliche, selezioni e procedure di abilitazione per le quali sia richiesto il diploma di II grado.
Tutele per gli alunni con disabilità
Sulla “base di specifiche e motivate richieste da parte delle famiglie degli alunni con disabilità”, tenuto conto della particolarità di questo anno scolastico, dopo aver sentito i Consigli di classe e acquisito il parere del Gruppo di lavoro per l’inclusione della loro scuola, sarà possibile consentire “la reiscrizione dell’alunno al medesimo anno di corso frequentato nell’anno scolastico 2019/2020”.
Istruzione domiciliare
Fino al termine dell’anno scolastico 2020/2021, nell’ambito delle azioni individuate dalle istituzioni scolastiche, per garantire il diritto all’istruzione alle bambine e ai bambini, alle alunne e agli alunni, alle studentesse e agli studenti per i quali sia accertata l’impossibilità della frequenza scolastica, l’attività di istruzione domiciliare in presenza può essere programmata in riferimento a quanto previsto dal piano educativo individualizzato, presso il domicilio dell’alunno, qualora le famiglie ne facciano richiesta e ricorrano condizioni di contesto idonee a contemperare il diritto all’istruzione dell’alunno in istruzione domiciliare con l’impiego del personale già in servizio presso l’istituzione scolastica, anche nel rispetto delle misure idonee a garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro e assicurando tutte le prescrizioni previste dalle disposizioni in materia di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID19.
Precari: cambia il concorso straordinario scuola secondaria di I e II Grado
La prova d’esame, sempre “computer based” non sarà più costituita da 80 domande a risposta multipla (crocette) da svolgersi in 80 minuti. Gli aspiranti sosterranno una prova con quesiti a risposta aperta. La prova sarà diversa per ciascuna classe di concorso. Il bando di concorso, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile, sarà modificato tenendo conto delle novità introdotte. Le prove si svolgeranno appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno. Ai vincitori di concorso che saranno immessi in ruolo nel 2021/2022 e, che, rientreranno nel contingente previsto per l’anno scolastico 2020/2021 sarà riconosciuta la decorrenza giuridica dal 1° settembre 2020.
TFA per il sostegno V ciclo
A partire dal V ciclo del tirocinio formativo attivo (TFA), coloro che hanno già prestato almeno 3 annualità di servizio (negli ultimi 10 anni), accedono direttamente alle prove scritte, senza dover affrontare le prove preselettive.
Graduatorie di istituto di II e III fascia
L’aggiornamento o il nuovo inserimento sarà possibile esclusivamente per via telematica. Le nuove graduatorie partiranno già dal 2020/2021, esse saranno riaperte, aggiornate e trasformate in provinciali entro l’estate (date precise e modalità, però, non sono ancora note). La novità è che avranno durata solo biennale, cioè per gli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022. In questo modo potranno essere allineate alle graduatorie ad esaurimento (il cui aggiornamento non verrà più anticipato al 2021, come previsto in un primo momento). Con la trasformazione in graduatorie provinciali si ha, di fatto, un ritorno al passato: l’assegnazione delle supplenze sarà di competenza degli uffici periferici degli Uffici Scolastici Regionali.
Istituzione di un Tavolo di confronto per i percorsi abilitanti
È prevista l’istituzione di un apposito Tavolo di confronto per avviare “con periodicità percorsi abilitanti” e fare chiarezza sul percorso per diventare insegnanti, consentendo così anche ai giovani neo-laureati un percorso di accesso all’insegnamento “caratterizzato da una formazione adeguata”. Il Tavolo sarà presieduto dal Ministro.
Edilizia scolastica, poteri speciali ai Sindaci
Maggiore velocità nell’esecuzione degli interventi di edilizia scolastica: fino al 31 dicembre 2020 i Sindaci e i Presidenti delle Province e delle Città metropolitane potranno operare con poteri commissariali. Gli Enti locali potranno garantire lo svolgimento degli interventi in tempi utili per l’avvio del prossimo anno scolastico.
Carta del Docente
Potrà essere utilizzata anche per acquistare servizi di connettività (finalizzati alla realizzazione della didattica a distanza), se dovesse di nuovo servire. Nulla di fatto per l’estensione della stessa ai precari.