Il simbolo del libro
Nel capitolo intitolato Il libro come simbolo, in Letteratura europea e Medio Evo latino, Ernst Robert Curtiusracconta come, nell’antica Grecia, non esistesse la sacralità della scrittura e tanto meno del libro. Né in Omero, “eroe fondatore della letteratura europea”, né in Esiodo. È con Pindaro, e con i poeti tragici, che si giunge alla scrittura come mnemotecnica.
La stampa
Aggiunge Curtius che, in tal modo, la condanna della scrittura e del libro, espressa da Platone alla fine del Fedro, può dirsi perfettamente greca. Poi, in epoca successiva, la cultura è andata progressivamente identificandosi nel volume. Il libro, nell’Umanesimo, diventa il presupposto per il recupero del passato. L’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg accelera questo processo. La Riforma luterana assume rilievo anche con la traduzione della Bibbia, il libro dei libri. Galileo fonda la scienza moderna scrutando il “gran libro della natura”. Con l’Illuminismo settecentesco lo scibile viene ordinato per voci nell’Encyclopédie. Tramite il libro la scrittura può meglio esprimere una sua intima aspirazione: trasmettersi attraverso una comunicazione a distanza.
Relazione a distanza
Ciò potrebbe far riflettere quanti tendono a stabilire schematiche fratture tra la didattica a distanza e tradizione educativa, a parte la doverosa considerazione per le oggettive difficoltà degli alunni di minore età e per l’esigenza di porre tutti in equanimi condizioni di interconnessione. Il libro è già, esso stesso, veicolo di una relazione a distanza. Attraverso i secoli e i continenti. Centrale non a scapito dell’innovazione tecnica, ma grazie ad essa. Destinato a rimanere fondamentale per la formazione intesa come qualcosa che non si limita alla informazione.
Gutenberg e Marconi
Un conflitto di civiltà tra la “galassia Gutenberg” e la “galassia Marconi”, secondo la suggestiva distinzione di Marshall Mc Luhan, non è auspicabile. Meglio una reciproca compatibilità tra invenzione della stampa, produzione del libro, e quella fase ulteriore, segnata dalla comunicazione a distanza, che va dal telefono alla radio, dalla tv al p.c. sino al cellulare. La storia della scrittura non finisce, anzi si rigenera nel reticolo multimediale.
Legislazione più avanti della realtà
Anche nella scuola. La legislazione dell’ultimo decennio ne porta il segno, nel presagio di un tempo che viene, che va preparato e orientato, nella prospettiva dell’arricchimento educativo. Non casualmente, un momento tutt’altro che irrilevante, nella vita vissuta della scuola dell’autonomia, risiede nell’adozione dei libri di testo. Decisione che ogni anno si rinnova e che sta maturando proprio in questi giorni.
Non solo carta
La titolarità per l’adozione dei libri di testo spetta al Collegio dei docenti, insieme ai Consigli di classe, in una filiera integrata dai Dipartimenti. I Consigli di classe obbligatori dal 1974 (DPR 416 del 31 maggio 1974). I Dipartimenti facoltativi dal 2010 (DPR 87, 88 e 89 del 15 marzo 2010), in attesa di un nuovo testo unico degli organi collegiali. Già più di dieci anni fa, dall’a.s. 2008/2009, la normativa ha indicato la strada di una migrazionedai testi cartacei verso quelli digitali. Dall’a.s. 2011-2012 il Collegio dei docenti è stato chiamato a valutare l’opportunità di adottare libri utilizzabili nelle versioni online. Dall’a.s. 2012/2013 i libri di testo dovrebbero essere redatti in forma mista, in parte cartacea, in parte in formato digitale.
Risorse educative aperte
Sino al DM 781 del 27 settembre 2013, a cui dobbiamo la promozione dell’utilizzo delle Risorse educative aperte (acronimo inglese OER, Open Educational Resources), vale a dire quelle opportunità, reperibili sul web, che possono essere utilizzate in campo educativo e che hanno reso possibili tre opzioni per l’adozione dei libri di testo e delle risorse digitali integrative:
1) libro di testo in versione cartacea accompagnato da contenuti digitali integrativi;
2) libro di testo in versione cartacea e digitale accompagnato da contenuti digitali integrativi;
3) libro di testo in versione digitale accompagnato da contenuti digitali integrativi.
Libro scolastico e competenza digitale
Questo “doppio binario”, cartaceo e online, è il tratto di un’epoca di transizione che coinvolge la scuola anche nella programmazione di uno strumento didattico decisivo come il libro. Contendersi, al momento delle adozioni, come talvolta capita, un testo obbligatorio in più o in meno, al fine di garantire il contenimento dei costi, sul quale incombono non secondarie responsabilità di diverso profilo, rischia di essere una battaglia di retroguardia, se confrontata con le occasioni di miglioramento del modo di fare scuola che può favorire uno sguardo rivolto alla nuova competenza digitale sulla quale hanno insistito le Raccomandazioni europee del 18 dicembre 2006 e del 22 maggio 2018, nonché, dall’ottobre del 2015, il Piano Nazionale Scuola Digitale.
Evidenza pubblica
È bene ricordare anche che le istituzioni scolastiche devono provvedere ad affiggere all’Albo dell’istituto e a pubblicare nel proprio sito e su Scuola in chiaro l’elenco dei libri di testo adottati, distinguendo quelli obbligatori di ogni singola classe/sezione da quelli consigliati, evidenziando che, per questi ultimi, l’eventuale acquisto rientra nella libera scelta delle famiglie e degli studenti.
Tetto di spesa
La delibera del Collegio dei docenti è chiamata al rispetto del tetto di spesa, secondo quanto previsto dal comma 3-bis e al controllo contabile (questione tutt’altro che irrilevante) di cui all’art. 11 del D.Lgs. 30 giugno 2011, n. 123. Il Decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, all’art. 6, ha chiarito che i testi consigliati possono essere indicati dal Collegio dei docenti “se hanno carattere di approfondimento o monografico”.
Ruolo dei dirigenti scolastici
I dirigenti scolastici esercitano la necessaria vigilanza affinché le adozioni dei libri di testo di tutte le discipline siano deliberate nel rispetto dei vincoli normativi, assicurando che le scelte siano espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia professionale dei docenti.
Contenimento dei costi
Il principio del contenimento dei costi relativi ai libri scolastici è sempre stato opportuno. Lo è ancor più oggi in vista di un a.s. come il prossimo che si annuncia gravemente penalizzato dalle conseguenze economico-sociali della pandemia prodotta al Covid-19. Il DM n. 2 del 13 maggio 2020 ha fissato i prezzi di copertina dei libri di testo della scuola primaria per l’a.s. 2020/2021.
Alleanza scuola-editoria
Forse è giunto il momento per trarre in evidenza il valore che può assumere un’alleanza educativa tra scuola e mondo editoriale a favore della competenza digitale, in modo da offrire una migliore integrazione al tradizionale libro di testo, diminuendo il peso degli zaini, aumentando il risparmio a favore delle famiglie.
Cultura digitale
Tra gli interventi considerati dal governo per promuovere la ripresa, tra bonus per bici e monopattini, sconti fiscali, vacanze low cost, forse sarebbe il caso di dedicare una maggiore attenzione all’esigenza di uno stanziamento, non particolarmente oneroso, ma qualitativamente significativo, non solo dal punto di vista del diritto all’apprendimento, per sussidi didattici, specie se in formato digitale, a favore di quelle famiglie che il prossimo a.s. faranno fatica a garantire l’acquisto dei libri di testo adottati in questo a.s.
La nuova ordinanza
È bene ricordare che, a seguito dell’art. 2 comma 1, lettera d) del Decreto-Legge n. 22 dell’8 aprile 2020, la nuova ordinanza ha impostato le procedure ordinarie ai sensi del capo V, Libri di testo e biblioteche scolastiche, art. 151, comma 1 del D.Lgs. 297/1994 e del capo V, Libri di testo, art. 188, comma 1, Adozione dei libri di testo. Siccome la legge n. 27 del 24 aprile 2020, conversione del Decreto-Legge del 17 marzo 2020 ha introdotto il comma 2 bis all’art 73 che recita: “Per lo stesso periodo previsto dal comma 1, le sedute degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado possono svolgersi in videoconferenza, anche ove tale modalità non sia stata prevista negli atti regolamentari interni di cui all’articolo 40 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297”, si può procedere con convocazione degli organi collegiali da remoto anche per l’adozione dei libri di testo.
Le scadenze
È polemica sulla possibilità che spetti al dirigente scolastico confermare le adozioni per il prossimo a.s. mediante un proprio atto. Probabile scadenza per la delibera del Collegio dei docenti potrebbe essere l’8 giugno. Per la comunicazione dei dati sulla piattaforma dell’AIE il 22 giugno. A proposito della specifica ordinanza, l’Associazione nazionale agenti rappresentanti promotori editoriali (ANARPE) ha formulato la richiesta di avere in tempi brevi regole definitive, perché l’a.s. sta ormai volgendo al termine.
Il simbolo del libro
Nel capitolo intitolato Il libro come simbolo, in Letteratura europea e Medio Evo latino, Ernst Robert Curtiusracconta come, nell’antica Grecia, non esistesse la sacralità della scrittura e tanto meno del libro. Né in Omero, “eroe fondatore della letteratura europea”, né in Esiodo. È con Pindaro, e con i poeti tragici, che si giunge alla scrittura come mnemotecnica.
La stampa
Aggiunge Curtius che, in tal modo, la condanna della scrittura e del libro, espressa da Platone alla fine del Fedro, può dirsi perfettamente greca. Poi, in epoca successiva, la cultura è andata progressivamente identificandosi nel volume. Il libro, nell’Umanesimo, diventa il presupposto per il recupero del passato. L’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg accelera questo processo. La Riforma luterana assume rilievo anche con la traduzione della Bibbia, il libro dei libri. Galileo fonda la scienza moderna scrutando il “gran libro della natura”. Con l’Illuminismo settecentesco lo scibile viene ordinato per voci nell’Encyclopédie. Tramite il libro la scrittura può meglio esprimere una sua intima aspirazione: trasmettersi attraverso una comunicazione a distanza.
Relazione a distanza
Ciò potrebbe far riflettere quanti tendono a stabilire schematiche fratture tra la didattica a distanza e tradizione educativa, a parte la doverosa considerazione per le oggettive difficoltà degli alunni di minore età e per l’esigenza di porre tutti in equanimi condizioni di interconnessione. Il libro è già, esso stesso, veicolo di una relazione a distanza. Attraverso i secoli e i continenti. Centrale non a scapito dell’innovazione tecnica, ma grazie ad essa. Destinato a rimanere fondamentale per la formazione intesa come qualcosa che non si limita alla informazione.
Gutenberg e Marconi
Un conflitto di civiltà tra la “galassia Gutenberg” e la “galassia Marconi”, secondo la suggestiva distinzione di Marshall Mc Luhan, non è auspicabile. Meglio una reciproca compatibilità tra invenzione della stampa, produzione del libro, e quella fase ulteriore, segnata dalla comunicazione a distanza, che va dal telefono alla radio, dalla tv al p.c. sino al cellulare. La storia della scrittura non finisce, anzi si rigenera nel reticolo multimediale.
Legislazione più avanti della realtà
Anche nella scuola. La legislazione dell’ultimo decennio ne porta il segno, nel presagio di un tempo che viene, che va preparato e orientato, nella prospettiva dell’arricchimento educativo. Non casualmente, un momento tutt’altro che irrilevante, nella vita vissuta della scuola dell’autonomia, risiede nell’adozione dei libri di testo. Decisione che ogni anno si rinnova e che sta maturando proprio in questi giorni.
Non solo carta
La titolarità per l’adozione dei libri di testo spetta al Collegio dei docenti, insieme ai Consigli di classe, in una filiera integrata dai Dipartimenti. I Consigli di classe obbligatori dal 1974 (DPR 416 del 31 maggio 1974). I Dipartimenti facoltativi dal 2010 (DPR 87, 88 e 89 del 15 marzo 2010), in attesa di un nuovo testo unico degli organi collegiali. Già più di dieci anni fa, dall’a.s. 2008/2009, la normativa ha indicato la strada di una migrazionedai testi cartacei verso quelli digitali. Dall’a.s. 2011-2012 il Collegio dei docenti è stato chiamato a valutare l’opportunità di adottare libri utilizzabili nelle versioni online. Dall’a.s. 2012/2013 i libri di testo dovrebbero essere redatti in forma mista, in parte cartacea, in parte in formato digitale.
Risorse educative aperte
Sino al DM 781 del 27 settembre 2013, a cui dobbiamo la promozione dell’utilizzo delle Risorse educative aperte (acronimo inglese OER, Open Educational Resources), vale a dire quelle opportunità, reperibili sul web, che possono essere utilizzate in campo educativo e che hanno reso possibili tre opzioni per l’adozione dei libri di testo e delle risorse digitali integrative:
1) libro di testo in versione cartacea accompagnato da contenuti digitali integrativi;
2) libro di testo in versione cartacea e digitale accompagnato da contenuti digitali integrativi;
3) libro di testo in versione digitale accompagnato da contenuti digitali integrativi.
Libro scolastico e competenza digitale
Questo “doppio binario”, cartaceo e online, è il tratto di un’epoca di transizione che coinvolge la scuola anche nella programmazione di uno strumento didattico decisivo come il libro. Contendersi, al momento delle adozioni, come talvolta capita, un testo obbligatorio in più o in meno, al fine di garantire il contenimento dei costi, sul quale incombono non secondarie responsabilità di diverso profilo, rischia di essere una battaglia di retroguardia, se confrontata con le occasioni di miglioramento del modo di fare scuola che può favorire uno sguardo rivolto alla nuova competenza digitale sulla quale hanno insistito le Raccomandazioni europee del 18 dicembre 2006 e del 22 maggio 2018, nonché, dall’ottobre del 2015, il Piano Nazionale Scuola Digitale.
Evidenza pubblica
È bene ricordare anche che le istituzioni scolastiche devono provvedere ad affiggere all’Albo dell’istituto e a pubblicare nel proprio sito e su Scuola in chiaro l’elenco dei libri di testo adottati, distinguendo quelli obbligatori di ogni singola classe/sezione da quelli consigliati, evidenziando che, per questi ultimi, l’eventuale acquisto rientra nella libera scelta delle famiglie e degli studenti.
Tetto di spesa
La delibera del Collegio dei docenti è chiamata al rispetto del tetto di spesa, secondo quanto previsto dal comma 3-bis e al controllo contabile (questione tutt’altro che irrilevante) di cui all’art. 11 del D.Lgs. 30 giugno 2011, n. 123. Il Decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, all’art. 6, ha chiarito che i testi consigliati possono essere indicati dal Collegio dei docenti “se hanno carattere di approfondimento o monografico”.
Ruolo dei dirigenti scolastici
I dirigenti scolastici esercitano la necessaria vigilanza affinché le adozioni dei libri di testo di tutte le discipline siano deliberate nel rispetto dei vincoli normativi, assicurando che le scelte siano espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia professionale dei docenti.
Contenimento dei costi
Il principio del contenimento dei costi relativi ai libri scolastici è sempre stato opportuno. Lo è ancor più oggi in vista di un a.s. come il prossimo che si annuncia gravemente penalizzato dalle conseguenze economico-sociali della pandemia prodotta al Covid-19. Il DM n. 2 del 13 maggio 2020 ha fissato i prezzi di copertina dei libri di testo della scuola primaria per l’a.s. 2020/2021.
Alleanza scuola-editoria
Forse è giunto il momento per trarre in evidenza il valore che può assumere un’alleanza educativa tra scuola e mondo editoriale a favore della competenza digitale, in modo da offrire una migliore integrazione al tradizionale libro di testo, diminuendo il peso degli zaini, aumentando il risparmio a favore delle famiglie.
Cultura digitale
Tra gli interventi considerati dal governo per promuovere la ripresa, tra bonus per bici e monopattini, sconti fiscali, vacanze low cost, forse sarebbe il caso di dedicare una maggiore attenzione all’esigenza di uno stanziamento, non particolarmente oneroso, ma qualitativamente significativo, non solo dal punto di vista del diritto all’apprendimento, per sussidi didattici, specie se in formato digitale, a favore di quelle famiglie che il prossimo a.s. faranno fatica a garantire l’acquisto dei libri di testo adottati in questo a.s.
La nuova ordinanza
È bene ricordare che, a seguito dell’art. 2 comma 1, lettera d) del Decreto-Legge n. 22 dell’8 aprile 2020, la nuova ordinanza ha impostato le procedure ordinarie ai sensi del capo V, Libri di testo e biblioteche scolastiche, art. 151, comma 1 del D.Lgs. 297/1994 e del capo V, Libri di testo, art. 188, comma 1, Adozione dei libri di testo. Siccome la legge n. 27 del 24 aprile 2020, conversione del Decreto-Legge del 17 marzo 2020 ha introdotto il comma 2 bis all’art 73 che recita: “Per lo stesso periodo previsto dal comma 1, le sedute degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado possono svolgersi in videoconferenza, anche ove tale modalità non sia stata prevista negli atti regolamentari interni di cui all’articolo 40 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297”, si può procedere con convocazione degli organi collegiali da remoto anche per l’adozione dei libri di testo.
Le scadenze
È polemica sulla possibilità che spetti al dirigente scolastico confermare le adozioni per il prossimo a.s. mediante un proprio atto. Probabile scadenza per la delibera del Collegio dei docenti potrebbe essere l’8 giugno. Per la comunicazione dei dati sulla piattaforma dell’AIE il 22 giugno. A proposito della specifica ordinanza, l’Associazione nazionale agenti rappresentanti promotori editoriali (ANARPE) ha formulato la richiesta di avere in tempi brevi regole definitive, perché l’a.s. sta ormai volgendo al termine.