I decreti in fieri
Si succedono in questi giorni decreti del Presidente del Consiglio e note ministeriali esplicative; non ultimo è sopraggiunto un decreto legge corposo non solo per la estensione ma soprattutto per la complessità degli impegni finanziari assunti. Ed ancora indicazioni operative per la progettazione della didattica a distanza e per la salvaguardia del personale precario della scuola (i supplenti). I dettati normativi sono molto attesi e sottoposti alla lente di ingrandimento da chi con scrupolo e responsabilità cerca di comprendere la linea di attuazione per delineare la corretta applicazione. È un crescendo restrittivo che sottolinea il tentativo di arginare ogni possibile contaminazione, bilanciando responsabilità e dovere civico, perimetri di operatività possibili e tutela della salute pubblica; restrizioni alla libertà personale e collettiva e sostegno a tutto ciò che in queste settimana ha cambiato corso. Al centro vi sono sempre i “servizi essenziali”, tra cui l’istruzione, diritto costituzionalmente riconosciuto, nella consapevolezza che la l’istituzione SCUOLA sia e permanga un presidio dello STATO.
Presenti ma non in presenza
È un momento difficile. Unico, anche per il mondo della scuola. Le iniziative poste in essere dai docenti sono encomiabili e mettono in evidenza il tentativo di colmare in ogni modo e con ogni mezzo quella distanza spazio temporale che nella routine dell’azione ordinaria del docente è contenuta nella condivisione dell’aula e dei laboratori. Garantire a distanza la relazione educativa (che è cosa ben diversa dalla didattica tout-court) non è semplice. Non è una novità. Non è scontato averne la percezione. Ed anche la leadership educativa, come dimensione sistemica delle dinamiche relazionali, è posta a dura prova.
Relazioni a distanza
Il coordinamento delle relazioni (educative, gestionali, amministrative) senza perdere di vista il focus del progetto-scuola, l’attenzione ad un approccio formativo per tutti e per ciascuno, l’uso delle tecnologie e dei dispositivi tecnologici in modo da evitare discriminazioni e divari sociali, in uno alla osservanza dei dettati normativi in materia di protezione dei dati personali e di tutela della salute dei lavoratori, costituiscono una “tastiera” quotidiana per il dirigente scolastico tenuto ogni giorno a trovare la “intonazione” più armoniosa e a promuovere la “melodia” più emozionante che possa “toccare” tutti fino in fondo. Nei momenti “speciali” anche l’orchestra-scuola è chiamata a svolgere un ruolo speciale. Il direttore d’orchestra può non essere presente fisicamente. Ma solo se, nell’ordinario, è riuscito nell’impresa non facile di rendere autonomi “tutti i musicisti” e “ben intonati” i singoli strumenti.
La scuola in controluce
Così come nella relazione docente-alunno, anche nella dinamica dirigente-comunità scolastica emerge in controluce una fotografia in chiaro-scuro di ciò che si è costruito nell’ordinario: la collegialità partecipata, la propositività costruttiva, l’efficienza dell’impianto complessivo dell’organigramma, l’impronta gestionale, l’idea di scuola promossa, veicolata e coordinata dal Dirigente sono stelle polari di orientamento solo se ancorate ad una prassi consolidata.
Ciò che si rileva in questi giorni nella gestione della didattica a distanza, nel coordinamento dei servizi e del personale tutto è una cartina al tornasole che ci restituisce la stabilità o le crepe dell’impianto complessivo messo in campo per guidare e governare relazioni e processi.
La funzione di leadership del dirigente scolastico
Espressioni fuori luogo (“i presidi vogliono abbandonare la nave”), approssimazioni informative (scuole chiuse/ attività didattiche sospese; uffici chiusi- servizi indifferibili), invettive sindacali propagandistiche, hanno innescato un inutile vespaio mediatico che sortisce ancora una volta l’effetto di contrapporre categorie professionali che nel sistema scuola non hanno motivo di esistere. I dirigenti Scolastici sono tutti in prima linea impegnati insieme ai docenti e al personale tutto, in presenza e/o a distanza (l’espressione “smart warking” si addice poco al ruolo del DS), in video conferenza o in semplici chat di uso comune, tra piattaforme e dispositivi digitali di ogni sorta, a tutelare un servizio essenziale primario: l’istruzione e la formazione di tutti gli alunni. Siamo onorati di rappresentare una parte fondamentale dello Stato che poggia i suoi pilastri sulla uguaglianza, la libertà e il vivere civile. Sono valori che vanno tutelati sempre e declinati in azioni di responsabilità collettiva.
Pagine di scuola
Avremo modo di riflettere sulle pagine di scuola che stiamo scrivendo con canoni comunicativi e interattivi non ordinari. Si approfondirà un dibattito pedagogico, già in atto su metodologie didattiche e approcci valutativi, ora rinvigorito dalla didattica a distanza.
Lo faremo, speriamo presto, in presenza e con molta serenità, nella consapevolezza comunque che… ”l’essenziale è invisibile agli occhi”