Il 2019 sarà registrato negli annali della scuola italiana, come l’anno del ripristino dell’educazione civica in ogni ordine e grado scolastico (Legge 20-8-2019, n. 92). La formula delle 33 ore (tutto compreso) fa assai discutere per la quantità enorme di contenuti che dovrebbero essere veicolati attraverso il nuovo insegnamento: dalla conoscenza della Costituzione all’Agenda 2030 con i temi della sostenibilità, dalla valorizzazione del Made in Italy alla cittadinanza digitale. Quest’ultimo aspetto è certamente degno di nota: un intero articolo della legge è dedicato alla presentazione di un vero e proprio curricolo dedicato alla cittadinanza digitale (v. Baldascino, 150). Ecco i sette obiettivi “educativi” proposti dal legislatore: analizzare la credibilità delle fonti, utilizzare forme di comunicazione appropriate, fruire di servizi digitali pubblici, osservare norme comportamentali corrette, gestire la propria identità digitale, curare la riservatezza dei dati personali, promuovere il benessere digitale e il contrasto al cyberbullismo. A ben vedere, si tratta di consolidare l’obiettivo della formazione di una “mente critica” che è il fondamento di ogni società democratica e di ogni buona educazione, capace di far fronte alle tante forme di maleducazione digitale (v. Guspini, 157).
2020-01-07