Il tema della sicurezza degli edifici scolastici negli ultimi mesi del 2019 è rimbalzato più volte sulle prime pagine dei giornali, per episodi luttuosi che hanno suscitato molto scalpore nell’opinione pubblica (v. Rispoli, 157). Facile è scagliarsi contro carenze di tutti i tipi (negli edifici, nella presenza di personale di vigilanza, nelle inadempienze degli enti locali, nelle misure di prevenzione), più difficile è promuovere una vera e propria cultura della sicurezza a scuola. Gli annuali rapporti di Legambiente, di Cittadinanzattiva, dell’Osservatorio ministeriale recentemente ricostituito, segnalano i ritardi con i quali si provvede a mettere a norma gli edifici scolastici, un patrimonio che inizia a mostrare sintomi di affaticamento (v. Sozzi, 154). L’impegno delle autorità è sembrato in questi ultimi mesi maggiormente attento ai fattori di rischio e all’incremento di risorse per manutenzioni straordinarie, messa a norma antisismica, costruzione di nuovi edifici (v. Nutini, 158), con una necessaria sburocratizzazione delle procedure. Molti edifici risalgono a parecchi decenni fa, quando le esigenze e lo stile di lavoro a scuola erano assai diversi: oggi la qualità e la funzionalità degli edifici si dovrebbero maggiormente coniugare con la qualità della vita delle persone che lo abitano, e quindi presentarsi come strutture accoglienti e sostenibili, come sottolineato anche nelle ricerche dell’INDIRE (v. Imperato, 162). La sicurezza diventa ricerca del benessere attraverso una corretta informazione e formazione sulla prevenzione dei rischi, che sono in grado di ridurre le probabilità e la gravita del danno (v. Sozzi, 156).
In particolare, unanime è la richiesta di adottare il prescritto Decreto interministeriale attuativo del D.lgs. 81/2008, che precisi con chiarezza la doppia responsabilità in materia di sicurezza (1. il proprietario dell’edificio per quanto riguarda i rischi derivanti dalle strutture, impianti fissi e presidi antincendio; 2. il dirigente scolastico in ordine alla organizzazione e gestione dell’attività e delle emergenze, la formazione del personale e degli studenti, la sicurezza delle attrezzature di proprietà utilizzate, ecc.).
Su questo tema si sono avute numerose prese di posizione e manifestazioni che hanno visto impegnati in prima persona i dirigenti scolastici, anche per il carico di responsabilità che finisce con il gravare sulle loro spalle. È grazie all’impegno quotidiano di personale dirigente, docente e amministrativo che si alimenta la cultura della sicurezza (Amaducci, 156).