L’accordo Governo Sindacati sul precariato…e oltre
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto, in data 1.10.2019, un’intesa secondo la quale, a breve si avvieranno alcune procedure concorsuali finalizzate sia alla stabilizzazione del precariato che a consentire a coloro che intendono avviarsi alla docenza, di partecipare ai concorsi ordinari, al fine di coprire i posti vacanti già a partire dall’anno scolastico 2020/21.
In estrema sintesi si tratterebbe di bandire, oltre ai concorsi ordinari già previsti dal Decreto Legislativo 59/2017 e che da tempo avrebbero dovuto essere attuati, un concorso straordinario per insegnamenti afferenti a classi di concorso della scuola secondaria di primo e secondo grado.
I posti destinati a quest’ultima procedura dovrebbero ammontare ad almeno 24.000 unità distribuite su tutte le classi di concorso, come elencate nella Tabella A e nella Tabella B allegate al DPR 14.2.2016, n. 19.
Le caratteristiche del concorso straordinario
Al concorso straordinario potranno partecipare coloro che, in possesso del titolo di studio di accesso, vantino almeno tre anni di servizio nella scuola secondaria statale, di cui almeno uno prestato nella classe di concorso per la quale si intende concorrere.
È prevista un’unica prova computer based rappresentata da una serie di quesiti a risposta multipla, per superare la quale bisognerà ottenere il punteggio di almeno 7 decimi e che consentirà, in uno alla valutazione dei titoli, l’inserimento in una graduatoria; coloro che si saranno collocati in posizione utile rispetto al numero dei posti messi a concorso saranno assunti ed avviati al periodo di prova, durante il quale potranno acquisire, a carico dello Stato, se non ne sono in possesso, i 24 CFU o CFA previsti dal D.Lgs 59/2017.
Al termine del periodo di prova dovranno superare una prova finale consistente nella dimostrazione di saper costruire e condurre una lezione; il periodo di prova è ripetibile.
Coloro che avranno superato la prova concorsuale con almeno 7 decimi e che non si saranno collocati in posizione utile rispetto ai posti disponibili, sosterranno una prova orale selettiva abilitante, ma solo se saranno titolari di un contratto di insegnamento nella scuola secondaria statale almeno fino al termine delle lezioni (30 giugno) e che siano in possesso dei 24 CFU o CFA.
Altre misure per agevolare il reclutamento
Inoltre si prevederà, per coloro che sono inseriti nelle GAE e nelle graduatorie degli idonei dei concorsi ordinari banditi nell’anno 2016 e nell’anno 2018, la possibilità, su base volontaria, di produrre istanza di immissione in ruolo in altra regione/provincia, residualmente a coloro che vi siano già inseriti nelle regioni/province richieste, sui posti vacanti che saranno disponibili a settembre 2020.
Infine sarà prevista una procedura concorsuale riservata agli assistenti amministrativi che nell’ultimo ottennio abbiano prestato servizio per almeno tre anni quali incaricati su posti di DSGA; a tale procedura saranno destinati i posti residuati dalle nomine dei vincitori del concorso attualmente in espletazione.
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