Si è parlato molto dei dirigenti scolastici nei primi mesi del 2019, per il concorrere di diversi fattori: il fatto che sia in svolgimento un concorso per rinnovare oltre 1/3 dei quadri dirigenziali (v. voce “Reclutamento dirigenti”); che sia stato sottoscritto un nuovo contratto di lavoro (a 10 anni di distanza dal precedente), di cui si favoleggiano i consistenti aumenti retributivi (Delle Donne, 146); che sia stato approvato il decreto “concretezza” (Legge 19-6-2019, n. 56) che introduce, proprio per i dirigenti, il controllo biometrico delle presenze a scuola (Giannelli, 133) senza però affrontare il vero nodo della verifica dei risultati raggiunti.
Sulla figura del dirigente si sono accavallate tante interpretazioni spesso malevoli, come figura dotata – dopo la legge 107/2015 – di pieni poteri, in grado di condizionare negativamente la vita democratica della comunità professionale. In questa analisi si sottovaluta il peggioramento del contesto socio-culturale ed educativo del nostro paese (e delle nostre scuole) ove il dirigente finisce con il diventare parafulmine di molte tensioni interne ed esterne (Rispoli, 141), senza disporre di strumenti e di risorse adeguate (ad esempio, una rete di middle management) o un sistema disciplinare adeguato (Olivieri, 125).
Così, anche il decreto “concretezza” è sembrato un ulteriore colpo alla credibilità del dirigente scolastico (Imperato, 142), già messo in luce negativa con il diffondersi del fenomeno delle reggenze, cioè di un insufficiente presidio di molte scuole: perché il ruolo del dirigente richiede presenza, visibilità, pensiero positivo, intervento puntuale nei momenti topici della vita della scuola (Zen, 145). Queste, del resto, sono le caratteristiche di una efficace leadership educativa. Il DS deve essere un costruttore di comunità professionali (Giunti, Mughini, 145), ma questo lo si può fare solo se le pratiche burocratiche non prendono il sopravvento e se al dirigente resta un tempo significativo per occuparsi di innovazioni didattiche e metodologiche, di formazione del personale, di relazioni e animazione culturale.